Attenta vigilanza del territorio, mappatura degli immobili non utilizzati in tutta Italia con l’obiettivo di prevenire forme di illegalità ed evitare che si consolidino situazioni di fatto, poi difficili da rimuovere come il caso di via Curtatone a Roma insegna. E, ancora, istituzione di una cabina di regia al Viminale, con la partecipazione di rappresentanti di Anci e della Conferenza dei presidenti di regione, oltre che dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. È questo il contenuto di una circolare con “Misure in materia di occupazioni arbitrarie di immobili”, firmata dal prefetto Mario Morcone, inviata oggi dal Viminale ai prefetti, ai commissari di governo per le province e al presidente della Regione Valle d’Aosta.
Una cabina di regia mapperà gli immobili
Sarà proprio la Cabina di regia a mappare gli immobili pubblici e privati inutilizzati, compresi quelli sequestrati e confiscati. E proprio sulla base della mappatura sarà proposto un effettivo piano di utilizzo e riuso ai fini abitativi, «che dovrà tener conto anche delle necessarie risorse finanziarie». I prefetti potranno acquisire gli elementi utili al quadro complessivo nel Comitato metropolitano, dove dovranno convergere le istanza delle istituzioni locali, dei soggetti pubblici e privati, compresi gli enti che svolgono un ruolo fondamentale nel sociale, dalla Croce Rossa italiana alla Caritas. Al Comitato potranno anche essere invitati rappresentanti di altre amministrazioni e istituzioni.
Evidenziare le situazioni di criticità
Sarà il prefetto a promuovere la mappatura delle situazioni di criticità di immobili occupati e categorie di soggetti presenti. Sempre al prefetto spetterà il compito di sondare le capacità assistenziali delle autonomie locali e regionali e la programmazione regionale in materia, anche sul fronte finanziario. Il Comitato potrà anche sviluppare sinergie nell’housing pubblico, disincentivando situazioni di illegalità. Il Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica è la sede deputata ad analizzare il quadro informativo sugli eventuali risvolti che le operazioni di sgombero possono creare per l’ordine pubblico.
In cima alla scala di priorità i soggetti “fragili”
Saranno i prefetti a pianificare, in base agli elementi emersi nell’ambito del Comitato metropolitano, gli interventi necessari , «verificando la sussistenza delle condizioni che garantiscono l’ordine pubblico, la sicurezza, l’incolumità e la salute pubblica, nonché le tutele alloggiative degli aventi diritto in relazione a ciascuno degli interventi di sgombero programmati». E a tenere conto nella scala di priorità in particolare dei soggetti “fragili”.
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