È stato sgomberato questa mattina il presidio vicino ai Fori Imperiali dove da sabato 26 agosto si erano radunati alcuni migranti allontanati dal palazzo sgomberato in via Curtatone, a un passo da piazza Indipendenza, a Roma.
Un accampamento nel cuore di Roma
Dopo la manifestazione i migranti avevano inizialmente ottenuto l'autorizzazione a restare in presidio nei giardini di piazza Madonna di Loreto vicino ai Fori Imperiali, alle spalle della Prefettura di Roma. E avevano annunciato che sarebbero rimasti in piazza finché il governo non avesse deciso dove sistemarli. In realtà poi, soprattutto nel corso della notte, da semplice presidio la zona si era trasformata in un accampamento all’aperto nel cuore della Capitale, a un passo dai Fori Imperiali, una delle mete turistiche di punta della Capitale. Il presidio, inizialmente autorizzato dalla Questura, era poi divenuto abusivo, alimentato dalla presenza di persone estranee allo sgombero di via Curtatone.
Sequestrato gazebo e striscione
Ai promotori di questa forma non legale di accampamento, sono state contestate le violazioni previste dalla normativa di settore, mentre il gazebo e lo striscione, entrambi non autorizzati, sono stati posti sotto sequestro. Nel corso dell’intervento programmato in piazza Madonna di Loreto, la task force composta da personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, da Polizia Roma Capitale, della sala operativa sociale del comune e dall'Ama, finalizzato al controllo ed all'adozione di misure di assistenza delle persone aventi diritto, ha effettuato controlli su 57 migranti.
In 29 accettano soluzioni del servizio sociale del Comune
La Questura di Roma ha reso noto che sono state 27 le persone che inizialmente hanno aderito alla proposta del servizio sociale del Comune, accettando le soluzioni proposte, sulle 57 identificate stamattina al presidio vicino via dei Fori Imperiali, nel cuore di Roma. Poi fonti capitoline hano reso noto che altri due migranti hanno aderito alla proposta: in totale 17 uomini e 12 donne hanno accettato di essere accolti nelle strutture di accoglienza di Roma Capitale. «Durante le operazioni - sottolinea la Questura - è partita una sorta di chiamata a raccolta da parte dei movimenti per l'abitare. La situazione è pertanto seguita sul piano dell'ordine pubblico».
La direttiva sugli sgomberi
Mappatura degli immobili pubblici e privati inutilizzati in tutta Italia e piano nazionale per il riuso a fini abitativi; vigilanza per evitare nuove occupazioni; intervento immediato se si verificano per scongiurare il consolidamento di situazioni come quella dell'edificio di via Curtatone a Roma; nell'esecuzione degli sgomberi tutelare i soggetti che hanno diritto ad un alloggio e le famiglie in condizioni di disagio. Sono i punti principali della direttiva sugli sgomberi inviata dal Viminale a tutti i prefetti.
Minniti: a metà settembre il piano per l’integrazione
«A metà settembre presenteremo un 'Piano per l'integrazione'», ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti alla Festa de Il Fatto Quotidiano a Marina di Pietrasanta (Lucca). «L'integrazione culturale è una gigantesca questione» che
non è affatto «scontata», ha detto. Eppure per il ministro è fondamentale, visto anche quanto sta accadendo in questi giorni: «il rispetto tra uomo e donna è scontato per noi, dobbiamo lavorare perchè diventi scontato anche per gli altri, anche per chi ospitiamo», ha concluso il ministro.
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