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Lega, tribunale Genova: stop altri sequestri dai conti

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le finanze del carroccio

Lega, tribunale Genova: stop altri sequestri dai conti

Si fermano a poco meno di due milioni di euro i soldi sequestrati alla Lega Nord dopo la sentenza di condanna per la maxi truffa ai danni del Parlamento per i rimborsi elettorali ottenuti con bilanci alterati. Lo ha deciso il tribunale di Genova dopo la relazione presentata dalla procura. In pratica i giudici stabiliscono che i soldi che entreranno in futuro nelle casse non potranno essere bloccati. La procura potrebbe chiedere il sequestro delle restanti somme (circa 47 milioni di euro) direttamente ai condannati oppure potrebbe essere il Parlamento a muoversi, con una azione civile.

Tribunale Genova: stop altri sequestri da conti
I sequestri erano scattati dieci giorni fa quando le Fiamme gialle hanno bloccato il denaro presente nei vari conti sparsi in tutta Italia. Era stata la stessa procura a chiederlo dopo che il tribunale, a luglio, aveva disposto la confisca dei quasi 49 milioni di euro in seguito alla condanna di Umberto Bossi, dell'ex tesoriere Francesco Belsito, e dei tre ex revisori contabili. Il provvedimento aveva sollevato una prima polemica tra il segretario della Lega Matteo Salvini, che aveva parlato di un attacco alla democrazia, e il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, che aveva sottolineato come invece si fosse agito a tutela di Camera e Senato. Era stato lo stesso procuratore a sedare gli animi in un incontro con i legali del Carroccio, proponendo uno sblocco delle somme dietro garanzie.

Stop della Lega per una settimana ai lavori in Aula
Le fiamme gialle hanno finora sequestrato un milione e 800 mila euro dai vari conti della Lega sparsi in tutta Italia. Contro il blocco dei conti del partito il 18 settembre il segretario Matteo Salvini ha annunciato la mobilitazione con lo stop dei parlamentari della Lega per una settimana alla partecipazione ai lavori parlamentari. A questo punto potrebbero però scattare i pignoramenti a Umberto Bossi, suo figlio Renzo, Francesco Belsito e i tre ex revisori contabili condannati dal tribunale genovese per la maxi truffa nei confronti del Parlamento sui rimborsi elettorali.

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