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Sette milioni di dollari in palio all’Open d’Italia

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Sette milioni di dollari in palio all’Open d’Italia

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Un montepremi record di 7 milioni di dollari conteso da 25 fra i primi 100 giocatori al mondo. Si annuncia spettacolare il 74esimo Open d’Italia di golf, in scena da giovedì 12 a domenica 15 ottobre al Golf Club di Milano, nel Parco di Monza. È la punta di diamante degli eventi nel percorso verso la Ryder Cup 2022 di Roma e l’ingresso per il pubblico sarà gratuito, per cancellare l’etichetta di ”sport per pochi”.

Il torneo, inserito fra gli otto delle Rolex Series dell’European Tour, ha più di un favorito. Fra i campioni più attesi, i due nella top ten del ranking mondiale, Jon Rahm (5) e Sergio Garcia (10). Ma ci sono anche altri 6 fra i primi 50, fra cui Francesco Molinari (18), a caccia del tris dopo i successi del 2006 e 2016. Mai così numerosi, sette, sono stati sul tee di partenza i vincitori di tornei Major, i più prestigiosi, e anche il montepremi è da record per l’Open d’Italia, che inizialmente avrebbe dovuto svolgersi a Torino e invece per il terzo anno di fila approda al Golf Club di Milano, anche grazie ai 500 mila euro stanziati da Regione Lombardia.

Golf: tutto pronto per 74esima edizione Open Italia a Monza

«Era giusto farlo anche se ci sono state un sacco di critiche» ha ribadito il governatore Roberto Maroni, che vanta un titolo di “campione provinciale di minigolf” ed è convinto che questi investimenti facciano bene a sport e turismo. Al governatore lombardo sono andati i ringraziamenti del ministro dello Sport, Luca Lotti, che a sua volta ha faticato non poco per portare in Italia la Ryder Cup, la sfida fra le selezioni di golfisti europei e statunitensi.

«Eravamo in una buca, si stava dimostrando che l’Italia non era in grado di organizzare il terzo evento più seguito al mondo, dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio - ha ricordato il ministro -. Sarebbe stata una brutta figura. Ma abbiamo
dimostrato che le nostre istituzioni sanno organizzare grandi eventi, e tralascio le occasioni purtroppo perse. L’Italia è pronta ad affrontare tutte le sfide e non teme il confronto con nessuno. Ora bisogna aumentare il numero di iscritti e portare il golf nelle scuole».

«Si deve giocare nei campi, nei circoli, ma la grande sfida è allargare gli orizzonti», spiega il n.1 del Coni, Giovanni Malagò.

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