Il VAR, che sta facendo molto discutere in Italia, paese che insieme alla Germania sta sperimentando la tecnologia in campo, è molto approvato dal presidente della FIFA Gianni Infantino. L'utilizzo della "moviola in campo" per Infantino si dovrebbe allargare anche alle qualificazioni ai Mondiali. Ecclatante è stato il gol-fantasma convalidato a Panama del momentaneo 1-1 contro la Costa Rica, nell'ultima e decisiva gara di qualificazione nel gruppo del Nord-Centro America, che ha contribuito proprio ai padroni di casa di vincere 2-1 e qualificarsi per la prima volta ai Mondiali, costringendo a un'eliminazione clamorosa gli Stati Uniti. Il numero uno dell'organo mondiale del calcio ha commentato così l'incriminato episodio: "Quando ti giochi l'accesso al Mondiale e la partita si decide con un errore importante dell'arbitro può succedere, ma è arrivato il momento di poter rettificare anche questo". Il dirigente svizzero di origine italiana ha precisato che il problema non è la malafede dei direttori di gara: "Quando tutti vedono in pochi secondi e l'unico che non vede è l'arbitro, non perché non voglia, ma perché ne è impedito, lui deve avere la possibilità di correggere la decisione. L'obiettivo non è risolvere i piccoli dettagli del gioco come un fallo laterale, ma i grandi errori". Credo che dobbiamo vivere e capire i tempi che corrono e avanzare sempre di un passo con la tecnologia". Infantino infatti vorrebbe applicare quanto prima il VAR in tutte le competizioni internazionali, incontrando però l'opposizione dei più conservatori, ma il primo vero banco di prova sarà proprio la Coppa del Mondo in Russia: "Siamo pronti a metterlo in pratica e nessun test che abbiamo fatto è stato negativo. Ogni volta che è stato utilizzata la tecnologia, il Var ha confermato o smentito bene una decisione dell'arbitro".
