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Manovra, arrivano fondo famiglia da 100 mln l’anno e «bond…

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MANOVRA al quirinale nel WEEKEND

Manovra, arrivano fondo famiglia da 100 mln l’anno e «bond cuscinetto» per crisi bancarie

Un fondo ad hoc per le politiche per la famiglia, alimentato, a partire dal 2018, con 100 milioni l’anno. È una delle novità contenute nella nuova bozza della manovra (varata dal Cdm lo scorso 16 ottobre), ancora soggetta alle ultime limature prima della bollinatura da parte della Ragioneria generale dello Stato e dell’invio al Colle. A seguire l’approdo in Senato, dove è previsto l'avvio della sessione di Bilancio martedì 31 ottobre. Tra le altre novità della bozza Previsto un piano straordinario di 7.394 assunzioni tra corpi di polizia e vigili del fuoco, da attuare in 5 anni. E un “bond cuscinetto” nelle crisi bancarie.

Intanto la Commissione Ue ha chiesto all’Italia di fornire entro martedì 31 ottobre chiarimenti sull'aggiustamento strutturale previsto dal progetto di legge di bilancio, poiché si ravvisa «il rischio di una deviazione significativa» dalle richieste della Ue «sia nel 2017 che nel 2018». Lo si legge in una lettera che il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e il commissario Pierre Moscovici hanno inviato al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Nella lettera viene preso atto «dell’obiettivo dell'Italia di rafforzare la ripresa in atto e assicurare la stabilità dei conti pubblici ».

Arrivano “bond cuscinetto” in crisi bancarie
Nell’ultima bozza della manovra, in particolare, arriva una nuova classe di bond, che le banche potranno emettere anche prima che sia adottata la nuova direttiva Ue (la Brrd 2), la quale dispone che in caso di perdite tali bond verrebbero coinvolti prima delle obbligazioni senior. Sono introdotti «strumenti di debito chirografario di secondo livello», noti come “senior non preffered”, già una realtà in altri paesi che hanno anch’essi emanato norme in anticipo rispetto alla direttiva. L’obiettivo è quello, in caso di bail in, di dotare le banche di una maggiore capacità di assorbire le perdite e limitare l’intervento pubblico.

Ogni istituto dovrà così includere una quota, che varierà da banca a banca, di tali strumenti finanziari. In altri paesi europei dove la norma è stata già emanata, diverse banche hanno emesso tali obbligazioni e quindi anche in Italia, una volta emanata la legge, potrebbero presto arrivare le prime operazioni. Come spiega la relazione illustrativa, «si consente alle banche di dotarsi di un cuscinetto di passività che si interporrebbe fra gli strumenti di capitale e le obbligazioni senior, assicurando a queste ultime, per una consistente parte ancora detenute dalla clientela retail, una ulteriore protezione in caso di crisi».

7.394 assunzioni tra polizia e vigili fuoco
Previsto poi un piano straordinario di 7.394 assunzioni tra corpi di polizia e vigili del fuoco, da attuare in 5 anni, con l’obiettivo di «incrementare i servizi di
controllo del territorio e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, connessi, in particolare, alle esigenze di contrasto al terrorismo internazionale, nonché i servizi di soccorso pubblico, prevenzione degli incendi e lotta attiva agli incendi boschivi». Il piano di ingressi “extra” copre il quinquennio 2018-2022. Nel dettaglio si tratta di 1.953 entrate nella Polizia di Stato, 2.155 nei Carabinieri, 1.125 nella Guardia di finanza, 861 nella Polizia penitenziaria e 1.300 nei vigili del fuoco.

1400 assunzioni per uffici giudiziari
Tra le nuove assunzioni previste dalla manovra anche quelle di 350 magistrati ordinari vincitori di concorso, quaranta fra nuovi avvocati e procuratori
dello Stato ma soprattutto 1400 unità di personale amministrativo non dirigenziale nel triennio 2018-2019. «L’assunzione di personale amministrativo - si legge nella relazione illustrativa - si rende necessaria per migliorare
l'efficienza degli uffici giudiziari, anche tenuto conto delle scoperture di organico presso i medesimi, pari a 9mila unità».

50 milioni in 3 anni a Istituti tecnici superiori
Cinquanta milioni in tre anni (5 milioni nel 2018, 15 nel 2019, 20 dal 2020) andranno agli Istituti tecnici superiori per aumentare l'offerta formativa e il numero di iscritti. «Gli Istituti Tecnici Superiori - si legge nella relazione illustrativa - sono stati avviati nel 2010 e hanno dato ad oggi buoni risultati per quantità e qualità. Rappresentano l’unico percorso formativo che ha un tasso di occupazione, in media, dell'80%: 8 giovani su 10 trovano un lavoro ad un anno dal conseguimento del diploma. Gli istituti tecnici superiori sono 93 nella mappatura nazionale, con circa 9.000 studenti iscritti».

Verso un “fondino” ad hoc per salvataggio 80 euro
In manovra ci saranno le risorse per coprire gli aumenti di stipendio, pari a 85 euro medi mensili, dovuti agli statali e, secondo quanto si apprende, un 'fondino'
ad hoc per salvare il “bonus Renzi” degli 80 euro, a quanti rischiano di perderlo, superando la soglia di reddito che ne dà diritto, proprio a causa dello scatto nel contratto. Stando alle ultime bozze in circolazione, infatti, lo stanziamento per i rinnovi 2016-2018, relativi alle amministrazioni centrali, è di 2 miliardi 850 milioni. Cifra adatta a garantire gli incrementi concordati tra Governo e sindacati.

Il “paracadute” per gli 80 euro viaggerà invece per conto suo, attraverso una misura ad hoc, che si tradurrà in, appunto, una sorta di “tesoretto”. C'è anche la possibilità che la garanzia passi per un innalzamento delle fasce di reddito che danno diritto al beneficio. L'obiettivo è tutelare quanti si trovano tra i 24 e i 26 mila euro e che con il rinnovo potrebbero vedersi ridotto o annullato il bonus degli 80 euro.

Sgravi contributi per agricoltori under 40
In arrivo poi sgravi contributivi per tre anni al 100% per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli under 40. «In riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018, è riconosciuto - si legge nel testo - ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, per un periodo massimo di trentasei mesi, l'esonero dal versamento del 100 per cento dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti».

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