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Next Gen Atp Finals: oggi si comincia. Sotto osservazione la durata…

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Next Gen Atp Finals: oggi si comincia. Sotto osservazione la durata degli incontri

Prende il via oggi al Polo Fiera Milano di Rho la prima edizione delle Next Gen Atp Finals (montepremi 1.275 milioni di dollari), torneo a cui partecipano i migliori under 21 della stagione, a cui si è aggiunta la wild card italiana, Gianluigi Quinzi. È proprio nei tre giorni del torneo di qualificazione tra i pari categoria italiani, che si è svolto lo scorso weekend allo Sporting Milano 3, che si sono sperimentate alcune delle nuove regole proposte dall’Atp (l’Association of Tennis Professionals) per rendere il gioco del tennis più moderno e appetibile, soprattutto, per i palinsesti televisivi.

A destare maggiore interesse le modifiche sperimentali introdotte al fine di velocizzare la durata degli incontri. Si gioca infatti sulla distanza dei 3 set su 5, ci si aggiudica il set al quarto game con eventuale tie break sul tre pari, non ci sono i vantaggi sul 40 pari con il giocatore al servizio a scegliere da che parte servire il killer point e non si ripete il servizio in caso di let.

Dai primi tre giorni di gare a Basiglio, se i giudici di sedia hanno fatto più fatica a controllare il riflesso incondizionato di non chiamare il let sul servizio, tra i giocatori e gli allenatori a destare più perplessità è stata la durata degli incontri. Vero che in questo modo l’attenzione e la concentrazione devono rimanere sempre alte perché le possibilità di recupero si riducono ma la media oraria degli incontri disputati supera di poco l’ora di gioco. E questo potrebbe rappresentare un problema, anche in rapporto ai prezzi dei biglietti da proporre al pubblico soprattutto nel caso delle finali nei tornei più prestigiosi.

«La durata così breve degli incontri ci preoccupa un po’. Lavoriamo tanto e poi tutto si decide in pochissimo tempo», ha dichiarato Fernando Vicente, l’allenatore spagnolo di Andrey Rublev, il Next Gen testa di serie n. 1 delle Finals milanesi.

A Rho un ruolo ancora più importante lo svolgerà la tecnologia. A differenza di Basiglio (troppi i costi per installare il sistema) non ci saranno i giudici di linea e tutte le linee saranno monitorate dall’Hawk-Eye Live. La differenza rispetto al circuito è che, invece di venire utilizzato solo sulle palle dubbie, l’occhio di falco avrà un ruolo attivo e si occuperà di tutte le chiamate, fallo di piede escluso. Ai protagonisti, nei prossimi giorni, i commenti e i pareri sul tennis del futuro.

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