Si va verso lo stop definitivo per le bollette tlc a 28 giorni. La riformulazione dell’emendamento di Stefano Esposito (Pd) al Dl fiscale (all’esame della commissione bilancio del Senato) operata dal relatore, in accordo con il ministero dello Sviluppo economico, prevede - secondo quanto si apprende – l’esclusione delle utilities (gas ed elettricità). Escluse anche le offerte promozionali temporanee e non rinnovabili, come ad esempio quelle estive o di durata limitata, di 2 o 3 settimane. Il nodo non è ancora stato affrontato in Commissione Bilancio, dove c'è ancora un confronto aperto su ulteriori deroghe che potrebbero riguardare i contratti per le utenze business. Tra le ipotesi estreme ancora aperte c'è anche la deroga per i piani tariffari in modalità prepagata (ma il Pd starebbe facendo muro).
Uno dei nodi ancora aperti è invece l’emendamento Pd sulla “sanatoria” per gli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate, già accantonato giovedì scorso e non ancora arrivato all’attenzione dei senatori per il voto. In Commissione è arrivato un nuovo pacchetto di emendamenti del governo. Tra le proposte dell’esecutivo non c’è l’emendamento contenente i ritocchi al golden power. Il decreto fiscale andrà in Aula mercoledì, con voto di fiducia previsto giovedì 16.
Arriva riforma Agenzie: vertici in carica per 5 anni
Arriva invece con il decreto fiscale la riforma delle Agenzie. Il relatore, Silvio Lai (Pd), ha presentato un emendamento al testo, all’esame della commissione Bilancio del Senato che ridà autonomia organizzativa alle agenzie, lega gli obiettivi ai risultati, punta su lotta all’evasione ma anche spinta all’adempimento spontaneo e allunga la durata in carica dei vertici da 3 a 5 anni, ma mantiene lo spoil system. Si disciplinano anche i concorsi interni per la dirigenza, con una riserva sull'anzianità aziendale e arrivano le posizioni organizzative ad elevata responsabilità.
Ok uscita autonoma scuola, con autorizzazione
La commissione Bilancio del Senato ha dato anche il via libera all'emendamento Pd a firma Marcucci e Puglisi che risolve la questione dell’uscita dalle scuole medie per i ragazzi con meno di 14 anni.I ragazzi potranno tornare a uscire autonomamente da scuola, previa autorizzazione dei genitori che esonera gli istituti dalla responsabilità «connessa all'obbligo di vigilanza».
Ipotesi stop sanzioni per mancati pagamenti
In commissione bilancio è stato depositato nei giorni scorsi un emendamento targato Pd (primo firmatario Claudio Broglia) al decreto fiscale collegato alla manovra che, se venisse approvato, consentirebbe di non pagare sanzioni anche se il Fisco ha accertato mancati versamenti delle tasse. Il testo del correttivo al Dl fiscale che prevede, in sintesi, che le rate dei pagamenti dovuti a seguito dell’attività di controllo e accertamento dell’agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi e Iva in corso al 16 ottobrte scorso (quindi non varrebbe per i nuovi accertamenti) potranno essere versate senza sanzioni in un'unica soluzione entro maggio 2018 o in sei rate di cui l'ultima a marzo 2019. Per il momento l’emendamento è stato accantonato. «Puntiamo a portare a casa l'emendamento», ha riferito però il capogruppo Dem in Commissione Bilancio, Giorgio Santini.
Nuove risorse a Comuni sisma
Il governo ha presentato quattro nuovi emendamenti al decreto fiscale in discussione alla Commissione Bilancio del Senato. Tra le proposte anche quella di nuovi finanziamenti ai Comuni delle zone sismiche per progetti di messa in sicurezza di immobili e territorio. L'emendamento stanzia 5 milioni di euro
nel 2017 per la progettazione definitiva ed esecutiva di opere pubbliche, e 25 milioni nel 2018 e 30 milioni nel 2019 per il miglioramento e l'adeguamento antisismico di immobili pubblici e per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico. Rispetto agli stanziamenti previsti finora le risorse aumentano di 10 milioni annui a partire dal 2018. Ciascun Comune potrà inviare al massimo tre richieste di contributo per la stessa annualità.
Governo ci riprova: torna Fondazione cybersecurity
Un altro emendamento del governo al dl fiscale depositato in commissione Bilancio del Senato prevede che il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del consiglio può costituire, anche per la promozione di mirate attività di ricerca, una fondazione di diritto privato con la partecipazione di enti, amministrazioni pubbliche e soggetti privati. L’obiettivo è di migliorare i livelli di cybersecurity. Si tratta della stessa norma stralciata dal ddl bilancio. La proposta prevede che il reclutamento del personale docente avvenga nel limite di spesa di 1 milione di euro.
Una norma quest’ultima, che non piace affatto al M5S. «Il Paese - denunciano Vito Crimi, Bruno Marton ed Angelo Tofalo (M5S), membri del Copasir - non ha bisogno di una fondazione privata per gestire la propria sicurezza! A chi serve davvero questa porcata? Forse la si vuole regalare a Carrai, il caro amichetto di Renzi? C'è solo da vergognarsi! Anziché svenderle agli amici degli amici, dovremmo potenziare le risorse che già abbiamo».
Anche Cdp per rifinanziamento Fondo garanzia Pmi
Tre emendamenti identici al (di Mdp, FL e Pd) approvati dalla Commissione Bilancio del Senato nella seduta di questa mattina prevedono che la Cassa Depositi e Prestiti potrà partecipare all'incremento del Fondo di garanzia per le Pmi previsto dal decreto fiscale. Il decreto dispone l’incremento del Fondo di 300 milioni di euro per il 2017 e di 200 milioni di euro per il 2018. Il versamento dei contributi è stato finora affidato a banche, Regioni e Sace.
Ok a 40 mln a Piemonte per salvare Gtt trasporti
Arrivano poi 40 milioni in due anni (35 quest'anno e 5 milioni nel 2018) di contributo straordinario alla Regione Piemonte per salvare la Gtt, l'azienda di trasporto pubblico locale di Torino. La commissione Bilancio del Senato ha
approvato un emendamento di diversi senatori piemontesi in materia.
Incognita emendamento su golden power
Non è stato invece presentato dal governo l’atteso emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra che attenua le sanzioni per le violazioni della normativa sul golden power nel caso in cui ci sia una collaborazione delle parti e che potrebbe incidere sul dossier Vivendi-Tim. La bozza di emendamento, nella versione circolata, aveva valore retroattivo. E prevedeva che anche Tim avrebbe potuto beneficiarne nell’ambito dell’iter avviato a fine settembre dal gruppo di coordinamento di Palazzo Chigi sul golden power. Con quel verdetto, come noto, è stata contestata all'ex incumbent tricolore la mancata notifica (poi ottemperata) e ciò potrebbe far scattare l'eventuale sanzione a valle della procedura che si concluderà entro 120 giorni sempre che la società non ribalti le tesi dell’accusa.
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