La formazione della nazionale azzurra schierata da Ventura a San Siro contro la Svezia ha fallito la qualificazione ai Mondiali di calcio in Russia del 2018. Italia e Svezia hanno pareggiato 0-0 nel ritorno del Play-off mondiale, dopo lo 0-1 dell'andata. È la prima volta da 60 anni che l'Italia non si qualifica per la fase finale della Coppa del Mondo.
Giocatori azzurri in lacrime, da Belotti a Gabbiadini e Bonucci, sul terreno di San Siro; grande delusione sui volti di tutti, a cominciare dal capitano Buffon: «Dispiace non per me, ma per il movimento, perché abbiamo fallito e anche a livello sociale poteva essere veramente importante», ha dichiarato a Rai Sport dopo l'eliminazione dal Mondiale. «Questo è l'unico rammarico che ho, e non certo perché chiudo, perché il tempo passa, è tiranno ed è giusto che sia così. Mi dispiace solo che l'ultima partita ufficiale in nazionale sia coincisa con l'eliminazione».
San Siro ha trasmesso tutto il suo entusiasmo alla nazionale, ma ha anche riservato fischi al ct Ventura fin dalla lettura delle formazioni, con Jorginho a centrocampo e Gabbiadini in attacco, in coppia con Immobile. Ventura ha schierato gli azzurri con un 3-5-2: davanti a Barzagli, Bonucci e Chiellini,
il centrocampo era composto da Paorolo-Jorginho-Florenzi, con Candreva e Darmian esterni, a far da supporto alla coppia Gabbiadini-Immobile.
Scelte probabilmente non condivise da molti tifosi, ma Buffon a fine partita non rincara la dose: «Sicuramente non siamo riusciti a esprimere il meglio, ma sicuramente c'è un futuro per il calcio italiano, perché noi siamo testardi, caparbi, abbiamo forza e orgoglio, dopo le brutte cadute troviamo il modo di rialzarci. Lascio ragazzi in gamba che faranno parlare di loro, da Perin a Donnarumma, vorrei dare un grande abbraccio a chi mi ha sostenuto. Il ct ha le colpe che abbiamo noi».
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