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Manovra in Senato, saltano emendamenti anti Flixbus

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Stop anche a cedolare secca 10% su Airbnb

Manovra in Senato, saltano emendamenti anti Flixbus

(Ansa)
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Entra nel vivo la discussione sulla legge di bilancio in Senato, dopo il via libera ieri di palazzo Madama alla fiducia sul decreto fiscale collegato alla manovra. Oggi, come ha spiegato la relatrice alla manovra Magda Zanoni (Pd), inizia l’esame degli emendamenti segnalati dai gruppi. L’obiettivo è quello di tagliare così la mole delle proposte di modifica da esaminare da quota 4mila a circa 500-600 emendamenti. Dopodiché la commissione tornerà a riunirsi martedì, con l’obiettivo di lavorare fino a domenica 26, per garantire l’approdo in Aula il 27 novembre, data fissata dalla conferenza dei capigruppo (con uno slittamento rispetto alla data prevista inizialmente del 21 novembre).

Manovra, saltano emendamenti anti Flixbus
Intanto ieri il presidente della commissione Bilancio del Senato, Giorgio Tonini, ha provveduto a una prima scrematura degli emendamenti, individuando quelli inammissibili. Tra le proposte di modifica non ammesse per estraneità di materia, i 5 emendamenti contro Flixbus (la società di autobus extra-urbani che effettua servizi di trasporto low-cost in tutta Europa), presentati da Fi, Mdp e Udc. «Concorrenza è salva, certezza del diritto pure» ha commentato via twitter Andrea Mazziotti (Civici e Innovatori), presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.

Salta anche emendamento per cedolare secca 10% su Airbnb
Dichiarato inammissibile anche l’emendamento alla legge di bilancio presentato dal Pd che proponeva in via sperimentale per tre anni una cedolare secca al 10% (anziché all'attuale 21%) per gli affitti brevi, compresi quelli tramite piattaforme telematiche «che mettono in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare», come AirBnb. La proposta di modifica della manovra è stata esclusa da quelle esaminabili in commissione Bilancio del Senato perché priva di copertura.

Oggi gli emendamenti segnalati
Oggi ogni gruppo dovrà dunque indicare le modifiche al ddl bilancio considerate prioritarie, in modo da portare i circa 4mila emendamenti presentati venerdì a non più di 500-600 proposte complessive. Il governo, con il viceministro Enrico Morando ha ribadito la necessità di intervenire sul superticket sanitario. Mdp ha depositato un pacchetto di 250 proposte di modifica, con un emendamento ad hoc per la sua abolizione. Altri temi caldi, le pensioni, il pacchetto famiglia con il ripristino del bonus bebè (chiesto a gran voce da Ap e che anche il Pd si è detto favorevole a ripristinare) e i risarcimenti degli azionisti delle banche venete. Su quest'ultimo versante il Pd e senatori veneti di altri partiti hanno messo a punto un emendamento bipartisan (primo firmatario il dem Giorgio Santini) per la costituzione di un fondo ad hoc per il risarcimento danni.

Proposta dalla commissione lavoro del Senato la proroga al 2019 della sperimentazione dell’Ape social. Mentre dal Pd è arrivato anche un emendamento sull’introduzione della web tax che rafforza il meccanismo della digital tax transitoria introdotta con la manovrina di aprile. Nell'emendamento, a prima firma Massimo Mucchetti, «sarà data una cifra fiscale alla stabile organizzazione, - ha spiegato Santini - è un passo avanti dalla tassazione forfettaria alla ordinaria, con la stabile organizzazione».

Ipotesi bonus nonni, sconti su aiuti ai nipoti
Tra gli emendamenti spuntati in manovra anche un bonus fiscale per i nonni che aiutano economicamente i nipoti nelle attività sportive, nelle spese scolastiche o universitarie, negli affitti fuorisede. Alcuni emendamenti di Ap prevedono infatti l’allargamento delle detrazioni al 19% per i figli a tutti «i parenti in linea retta», ovvero anche ai nipoti. Tra le spese detraibili rientrano anche le spese mediche e quelle assicurative. Da vedere se l’emendamento passerà al vaglio della commissione bilancio.

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