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Figc, sfuma (per ora) l’ipotesi del comissariamento

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dopo le dimissioni di tavecchio

Figc, sfuma (per ora) l’ipotesi del comissariamento

(Reuters)
(Reuters)

Commissariamento scongiurato, almeno per il momento. Sfuma l'ipotesi paventata subito dopo le dimissioni di Tavecchio da presidente della Figc, nonostante le parole di Malagò e le intenzioni mostrate sin da subito dal numero uno del Coni. Sul futuro immediato della Federcalcio, però, ha dovuto fare dietrofront dopo sole ventiquattro ore: «Potrebbe anche non esserci un commissario - ha dichiarato Malagò a margine degli Stati Generali dello sport, in corso al Foro Italico -. Giovedì dovrebbe esserci l'assemblea di Lega B, poi vedremo cosa succederà con la Lega Serie A». Entrambe le leghe, al momento, sono commissariate. I cadetti potrebbero trovare una soluzione eleggendo Mauro Balata, l'attuale commissario, nel ruolo di presidente.

Situazione tutta in divenire invece per la lega di massima serie. Sta di fatto che con tutte queste incertezze, anche il futuro della Figc rimane in bilico, con l’unica alternativa data dalle elezioni di un nuovo presidente. «Il Consiglio federale resta in carica, Tavecchio si occuperà della gestione ordinaria fino a nuove elezioni che dovranno essere indette entro 90 giorni», con queste parole Gabriele Gravina, numero uno della Lega Pro ed elemento di spicco sul fronte degli oppositori, ha lasciato intendere come l'Era Tavecchio non sia ancora definitivamente conclusa, pur essendo sulla via del tramonto.

Tre mesi per indire nuove elezioni e convocare i delegati per l’assemblea dalla quale verrà fuori il nome del nuovo presidente. Prenderanno parte i rappresentanti delle società professionistiche (98 in totale, tra i 20 di Serie A, 22 di Serie B e 56 di Lega Pro), della Lega Nazionale Dilettanti (90 delegati), dei calciatori (52 delegati), degli allenatori (26 delegati) e degli arbitri (9 delegati). A ciascuna componente (le singole leghe e associazioni) viene assegnato un coefficiente per far sì che i voti complessivi siano 516: i voti delle tre leghe professionistiche sommate hanno lo stesso peso di quello della Lega Nazionale Dilettanti e, nello specifico, la somma dei voti di Lega Serie A e Lega B è uguale a quello dei voti della Lega Pro, per un totale di 352 voti espressi dalle leghe. I restanti 164 voti arrivano dall'Assocalciatori (103 voti), dai tecnici (51 voti) e dall'Aia (10 voti). Per i delegati di queste tre categorie la carica è quadriennale.

L'elezione può terminare già al primo turno se un candidato avrà tre quarti delle preferenze, al secondo con i due terzi dei voti oppure al terzo turno con la maggioranza assoluta. La carica di presidente sarà valida per quattro anni con la possibilità di un secondo mandato, oltre che di un terzo (ma non consecutivo). Entro tre mesi si saprà quando verranno indette le elezioni, ma l'ipotesi di un commissariamento, adesso appare sempre meno probabile.

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