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Tensioni sul bonus bebè, Ap: valga per primi 3 anni di vita o non…

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IL DDL BILANCIO OGGI IN AULA AL SENATO

Tensioni sul bonus bebè, Ap: valga per primi 3 anni di vita o non votiamo manovra

  • – di Redazione online
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla manovra che prevede un Fondo per i risparmiatori delle banche venete in liquidazione coatta amministrativa (Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e delle quattro banche in risoluzione (Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche)
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla manovra che prevede un Fondo per i risparmiatori delle banche venete in liquidazione coatta amministrativa (Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e delle quattro banche in risoluzione (Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche)

«Per Ap il bonus bebè vale per i primi (tre, ndr) anni di vita del bambino, così come previsto dalla legge che l’ha istituita». Lo ha sottolineato Simona Vicari nel suo intervento in Aula al Senato. Da questa mattina è in corso il dibattito sulla legge di Bilancio, dopo che la Commissione Bilancio di Palazzo Madama con una seduta notturna ha completato l’esame del ddl. Vicari ha chiesto che il governo chiarisca perché questo era «l’accordo politico strategico sulla famiglia raggiunto in commissione e per noi rappresenta la più importante condizione per votare questa manovra». La norma approvata in commissione prevede che il bonus sia erogato «fino al compimento del primo anno di età» del bambino. Oltre a essere dimezzato di importo (480 euro invece di 960) a partire dal 2019.

Il sottosegretario Pizzetti: bonus bebè è misura strutturale
A stretto giro la precisazione del governo. «In merito a interpretazioni fuorvianti di queste ore confermo che il bonus bebè è misura strutturale, così come definita nella legge di bilancio in fase di approvazione a Palazzo Madama, e trova le coperture per il 2018 e per gli anni seguenti nel bilancio dello Stato così come risulta dall’emendamento approvato in commissione Bilancio che sarà assorbito dal maxi emendamento del governo nel pieno rispetto dei lavori e delle intese parlamentari», ha affermato Luciano Pizzetti, il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento intervenuto in Aula.

Pd: norma chiara, bonus per 3 anni vita bebè
A seguire la precisazione del Pd. «La norma è chiarissima, il bonus è triennale fino ai tre anni di vita del bambino» come previsto dalla norma originaria. Lo precisa il capogruppo Pd in commissione Bilancio del Senato, Giorgio Santini, rispondendo ai dubbi di Ap e spiegando che la specificazione del primo anno di
vita del bambino riguarda il valore pieno dell'assegno, che nei secondi due anni ha invece un valore dimezzato per questioni di copertura.

L’atteso maxiemendamento del governo dovrebbe dunque specificare meglio che l’assegno sarà di 960 euro annui nel 2018 e 480 euro annui nel 2019 e 2020 , erogati mensilmente a partire dalla data di nascita o di adozione ai genitori che presentano una condizione economica ai fini Isee non superiore a 25mila euro annui.

Le prossime tappe
Dopo la discussione generale è attesa dunque la richiesta di fiducia da parte del governo, prevista per domani mattina, e a seguire il voto, nel pomeriggio. Il provvedimento passerà poi alla Camera dove verrà esaminato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio la settimana prossima. La conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso che la manovra approderà in Aula il 19 dicembre (il 17 è la deadline per la chiusura del passaggio in Commissione). Rispetto agli oltre 4.700 fra emendamenti e subemendamenti presentati nel corso dell'esame della manovra, solo 173 sono stati approvati.

Banche venete e in risoluzione, fondo ad hoc per i danneggiati
Tra gli emendamenti che sono stati approvati questa notte dalla Commissione Bilancio, quello che prevede un Fondo per i risparmiatori delle banche venete in liquidazione coatta amministrativa (Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e delle quattro banche in risoluzione (Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche) che però dovranno comprovare il danno subito per accedere al ristoro. Resta confermata la dotazione di 50 milioni per gli anni 2018-2019, derivante dai conti dormienti, mentre verranno definite con un Dpcm, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, «modalità» e «condizioni» dell’attuazione della nuova misura. Rispetto alla versione presentata nel pomeriggio di ieri è stato precisato che verranno ristorati i risparmiatori «che hanno subito un danno ingiusto riconosciuto con sentenza passata in giudicato» relativamente agli «obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza» nel collocamento degli strumenti finanziari. Il Fondo, ha assicurato questa mattina il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in un’intervista a “Radio Anch’io”, su Radio Uno, « è destinato certamente a crescere». «Le risorse - ha aggiunto Baretta - sono state prese da fondi dormienti, conti correnti non reclamati. Sono interessati gli azionisti e gli obbligazionisti portati fuori strada rispetto al risparmio».

Boccia (Pd), cantiere aperto anche alla Camera in rispetto saldi
Che il testo che sarà approvato dal Senato è destinato a subire alcune modifiche nel secondo passaggio parlamentare lo ha fatto capire anche il presidente della Commissione bilancio della Camera, Francesco Boccia. «Dopo il lavoro fatto in Senato sulla legge di Bilancio e i nodi affrontati e sciolti, nel passaggio alla Camera ci sono temi che si potranno approfondire ulteriormente - ha detto Boccia a RaiNews24 -. Dai temi sociali a quelli industriali, agli enti locali fino alla stessa webtax. Il cantiere della manovra resta aperto sempre nel rispetto dei saldi».

Asse Mdp-SI-Possibile e Cgil per modifiche alla Camera sulle pensioni
Si delinea peraltro un fronte tra Mdp-SI-Possibile e Cigl per introdurre nel passaggio alla Camera alcune modifiche alla Legge di bilancio con particolare riferimento al tema delle pensioni. «Questa mattina - si legge in una nota di Mdp-SI-Possibile - i direttivi dei gruppi di Sinistra Italiana-Possibile e MDP, allargati ai componenti della commissione Lavoro di Montecitorio, hanno incontrato una delegazione della segreteria nazionale della Cgil. Nel corso nell’incontro - si legge ancora nella nota - è stata condivisa la necessità di apportare modifiche strutturali in materia di pensioni». I gruppi parlamentari di MDP e Sinistra Italiana-Possibile - conclude il comunicato - si sono impegnati «a riprendere le proposte della Cgil in emendamenti alla legge di Bilancio».

Proroga graduatorie Pa, in lizza oltre 150mila
Tra gli emendamenti alla manovra approvati nella sessione notturna dalla Commissione Bilancio del Senato quello che prevede il via libera alla proroga per un altro anno, a tutto il 2018, delle graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza a fine 2017. In ballo ci sono circa 4 mila vincitori e 150 mila idonei a selezioni pubbliche. Sono state allungate di un anno anche le facoltà assunzionali delle amministrazioni. La proroga era attesa ed era stata annunciata dalla ministra della P.a, Marianna Madia, nei giorni scorsi.

Fondi ad hoc per assumere ricercatori precari
Tra gli emendamenti che nella seduta notturna hanno ottenuto il via libera della Commissione Bilancio anche quello che prevede che 10 milioni per il 2018 e 50 milioni a decorrere dal 2019 vengono destinati per la trasformazione e la stipula di contratti a tempo indeterminato di ricercatori e tecnologi.

Concorso per stabilizzare i collaboratori scolastici di Palermo
Arriva un concorso ad hoc per stabilizzare i collaboratori scolastici di Palermo, che nel frattempo saranno prorogati fino ad agosto 2019.

Cambia ripartizione spese legali
Cambiano le ripartizioni del recupero delle spese legali a carico delle controparti nei casi di sentenza favorevole: un emendamento alla manovra, approvato dalla commissione Bilancio, prevede l'innalzamento dal 50 al 75% della fetta delle somme recuperate da ripartire tra gli avvocati e procuratori dello Stato. Salta la quota destinata alle borse di studio per lo svolgimento della pratica forense presso l'Avvocatura dello Stato. Il restante 25% continua a essere destinato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Le altre novità del rush finale
Sono dunque numerose le modifiche apportate nel rush finale: dalle nuove regole ambientali per i poligoni di tiro militari all’arrivo di un commissario straordinario per completare i preparativi per le Universiadi del 2019 ospitate da Napoli. Approvata anche la nascita, osteggiata dagli ambientalisti, del Parco unico del Delta del Po e la nascita di alcune nuove riserve marine. Arriva un fondo ad hoc per la manutenzione di immobili pubblici in uso agli organismi internazionali. Via libera anche a un altro fondo, da 1 milione l’anno, per gli archivi storici di partiti politici e sindacati. Un emendamento al Ddl bilancio, riformulato, approvato dalla commissione Bilancio del Senato limita l’applicazione dell’Imu alla «sola porzione del manufatto destinata a uso abitativo e dei servizi civili».

Ok a emendamento italiani estero: più 4mln in 2018
Tra le “micro-misure” ha trovato posto anche il rifinanziamento, per 4 milioni, in favore degli italiani all’estero. Per la promozione della lingua e cultura italiana all’estero stanziati 1 milione di euro aggiuntivo rispetto al finanziamento a regime nel 2018 e 1,5 milioni di euro a decorrere dal 2019; 400mila euro, sempre nel 2018, sono invece destinati al Consiglio generale italiani all’estero e 100mila ai Comites; 600.000 euro, a decorrere dal 2018, serviranno per l’adeguamento salariale del personale, mentre un totale di 900mila euro è destinato alla stampa; infine, le Camere di Commercio italiane all’estero sono finanziate con 1 milione di euro per il 2018.

15 milioni nel 2018 al Fondo emergenza avicola
Arriva un fondo per «l’emergenza avicola»: lo prevede un altro emendamento alla manovra che ha ottenuto il bia libera. Le risorse sono pari a 15 milioni nel 2018 e 5 nel 2019. Tra gli obiettivi, il rafforzamento del sistema di sorveglianza e prevenzione dell’influenza aviaria.

Pacchetto di misure per la pesca
Via libera dalla Commissione Bilancio del Senato anche a un pacchetto di misure per il settore della pesca. Previsto un sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti da imprese di pesca marittima compresi i soci dei lavoratori della piccola pesca, nel periodo di sospensione dell’attività derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio. Viene poi prevista un’indennità giornaliera onnicomprensiva pari a 30 euro, da corrispondere nel periodo di fermo nel limite di spesa di 11 milioni di euro. Riguardo al Programma triennale, unico strumento programmatico del settore ittico nell’ambito della politica agroalimentare italiana, sono stanziati ulteriori 12 milioni di euro che contribuiranno alla gestione delle risorse biologiche nonché alla redditività delle imprese della pesca italiane.

Introdotta la disciplina dell’enoturimo
Approvato in commissione Bilancio del Senato l’emendamento alla legge di Bilancio che introduce la disciplina dell’enoturismo. Arriva dunque il via libera alla disciplina di tutte quelle attività di conoscenza e promozione del vino da realizzare direttamente nei luoghi di produzione, per esercitare le quali sarà sufficiente la presentazione della Scia al comune di competenza. A queste attività saranno applicate le disposizioni fiscali contenute nella legge fiscale sull’agriturismo ( 413/91), mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che svolgono la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola.

Milleproroghe in versione “light”
Nella manovra ha trovato spazio anche il Milleproroghe, in versione “light”. Tra le misure previste, oltre al divieto di incroci Tv-giornali, un pacchetto eterogeneo che va dal rinvio per un anno dei risarcimenti danni a causa di trasfusioni e vaccini al congelamento degli affitti per le amministrazioni pubbliche e per le Autorità indipendenti passando per la proroga sempre di un anno, fino al 31 gennaio 2019, della possibilità per gli 007 di effettuare colloqui personali con soggetti detenuti o internati per prevenire reati terroristici. Salvati anche i precari dell’Inapp, mentre l’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali, potrà bandire concorsi per 100 assunzioni tra 2018 e 2019.

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