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Manovra, Morando: se necessarie modifiche a bonus bebè

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ok del senato alla fiducia

Manovra, Morando: se necessarie modifiche a bonus bebè

  • – di Redazione Online

Al Senato l’esame della legge di bilanci0 supera la boa della prima lettura. Questo pomeriggio, alla ripresa dei lavori dell’Aula, il Governo ha posto l’attesa questione di fiducia sul maxiemendamento interamente sostitutivo del testo varato in commissione Bilancio ma con «alcune correzioni e integrazioni di carattere tecnico e istituzionali», come ha spiegato all’Assemblea la ministra dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. Nel tardo pomeriggio, al termine della chiama, il risultato favorevole per il Governo, con 149 sì, 93 no e nessun astenuto.

Stamani la fiducia sul Dl fiscale alla Camera
Alla Camera questa mattina l’Esecutivo aveva già incassato un’altra fiducia sul decreto legge fiscale con 284 voti a favore, 162 contrari e 1 astenuto, confermata di lì a poco dal voto finale che ha portato all’approvazione definitiva del provvedimento collegato alla manovra (già approvato da Palazzo Madama e licenziato senza modifiche in commissione a Montecitorio), con 237 sì, 156 no e tre astenuti.

Morando: se necessarie modifiche a bonus bebè
Prima della sospensione a metà giornata il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha annunciato la disponibilità del governo a modificare la norma sul bonus bebè alla Camera. Il bonus, nella versione attuale è di durata ridotta: da tre a un anno. Una lettura in tal senso della norma è arrivata in serata dall'Ufficio studi di Camera e Senato. «Rispetto alla disciplina relativa al periodo 2015-2017 - si legge nel dossier dei tecnici del Senato - le differenze concernono l'importo base dell'assegno e la durata, che, per i figli nati o adottati nel periodo 2015-2017, è pari a 3 anni, anziché ad 1 anno». La vicenda ha spaccato la maggioranza, con Ap che ha minacciato di non votare la manovra. Tanto che prima il Governo e poi il Pd hanno comunque garantito che l’agevolazione avrà validità per tre anni, seppure con un assegno dimezzato dal secondo anno. «L’intervento sulla natalità», vale a dire il bonus bebè, è «già finanziariamente molto significativo ma se dovrà essere aggiustato alla Camera lo sarà perché il governo condivide la scelta, in particolare voluta da Ap, di sostenere questa prospettiva con concrete e puntuali riforme da introdurre nel corso di questa legge di bilancio» ha detto Morando intervenendo in Aula.

«Alla Camera semplificazioni fatturazione elettronica»
«Alla Camera dovremo accompagnare la rivoluzione della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati con misure specifiche e contemporanee di riduzione degli adempimenti fiscali» ha poi annunciatoil vice ministro all'Economia, chiudendo la discussione generale sul Ddl bilancio a Palazzo Madama. «Se vogliamo consolidare la novità della fatturazione elettronica obbligatoria - ha aggiunto - bisogna che i contribuenti vedano, non le promesse che saranno, ma vedano le semplificazioni del sistema procedere contemporaneamente all’introduzione fatturazione, nella battaglia per la riduzione della pressione fiscale».

«Pronti a compensare banche su web tax»
Morando è intervenuto anche sulla web tax introdotta dalla manovra. E in particolare sulla contestata norma in base alla quale per le prestazioni di servizi dei soggetti non residenti senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato entrano in gioco le banche. Queste ultime dovranno applicare una ritenuta d'imposta con obbligo di rivalsa sul soggetto che percepisce i corrispettivi. «Sappiamo che senza il contributo del sistema bancario e degli intermediari finanziari la web tax delineata non avrebbe potuto funzionare e per questo non abbiamo esitato ad introdurre l'ipotesi di un sostituto d'imposta. Ma siamo pronti a trovare una forma di compensazione perché sappiamo che abbiamo dato da svolgere agli istituti bancari un adempimento in più. Lo faremo con confronto alla luce del sole con le rappresentanze di questi istituti»m ha assicurato il viceministro.

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