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Higuain ferma la corsa del Napoli: ora la Juventus è a -1 dalla…

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Higuain ferma la corsa del Napoli: ora la Juventus è a -1 dalla capolista

L’esultanza di Higuain a Napoli (Ansa)
L’esultanza di Higuain a Napoli (Ansa)

Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Higuain punisce il Napoli. Con un gol del Pipita, che dimentica i problemi alla mano che lo avevano tenuto in dubbio fino all’ultimo (pre-tattica di Allegri?), la Juventus batte la capolista, alla prima sconfitta in campionato e ora la tallona a un punto. Allegri la spunta su Sarri. Sul piano tattico il tecnico dei bianconeri punta a impallare il match e ci riesce, quello azzurro, invece, ha qualche difficoltà a trovare varianti al proprio gioco, copa anche di uno stato di forma non proprio eccezionale dei suoi, quest’anno costretti a sostenere i preliminari di Champions League.
In particolare Albiol e Callejon sono apparsi stanchi, acciaccato Insigne, addirittura zoppicante verso la fine del secondo tempo, quando ha chiesto la sostituzione. Allegri sceglie il 4-3-2-1 inserendo Matuidi al posto di Barzagli. La Juventus è più coperta a centrocampo dove la linea a tre è molto arretrata e si dispone, di norma, a ridosso della propria area di rigore.

Il Napoli nella fase iniziale della gara è troppo frenetico nell’azione e questo si ripercuote sulla mancanza di precisione nei passaggi. Inizialmente è dunque la Juve a essere più propositiva e a mantenere maggiormente il possesso del pallone. Ma l’indirizzo tattico della gara non è questo. Il copione dell’azione che manda in rete la squadra di Allegri al 12’ è quello che evidentemente l’allenatore dei torinesi aveva studiato a tavolino: aspettare il Napoli arroccati davanti alla propria area di rigore e ripartire a tutta velocità con le frecce Dybala e Douglas Costa, lanciati sul primo tocco da uno dei tre centrocampisti che fanno sempre scudo davanti alla difesa. Nasce così il gol di Higuain, l’ex lanciato in contropiede da Dybala, dopo che la Juventus aveva recuperato il pallone su circolazione sbagliata degli avversari nella propria metà campo. Cinque gol in cinque partite contro il Napoli, per il centravanti argentino che, ancora una volta, è stato beccato dallo stadio e, ancora una volta, nell’esultanza si è abbandonato alle provocazioni. Una volta raggiunto il vantaggio, la Juventus si difende, sempre con calma e con una perfetta organizzazione, spesso momenti mettendo addirittura tutti e dieci uomini dietro la linea della palla. Gioco all’italiana che, a livello internazionale, forse non pagherà più, ma per questo campionato in molti casi basta e avanti. Il Napoli non riesce a far altro che affidarsi a qualche velleitaria conclusione dalla distanza di Insigne e Hamsik. Quest’ultimo a una manciata di minuti dal fischio di inizio aveva a vuto l’occasione per dare un’altra direzione alla partita, ma ha mancato il pallone. Nella ripresa la Juventus si chiude ancora di più in difesa e aspetta il Napoli che riesce a creare qualche occasione favorevole per tentare do trovare il pareggio, mai però con trame ben organizzate. Insigne sfiora la marcatura ma è la Juve ad andare vicinissima al raddoppio nell’unica circostanza in cui esce dalla propria metà campo: il tiro a botta sicura di Matuidi viene respinto miracolosamente da Reina. Il Napoli a questo punto della partita sembra perdere le energie ed è probabilmente anche un po’ scoraggiato dalla evidente incapacità a trovare il bandolo della matassa in attacco. Sarri manda in campo Ounas al posto di Insigne infortunato con la speranza di migliorare la fantasia dell’attacco, ma la musica non cambia. E così la Juventus si prende una vittoria che la riporta a un punto dalla capolista che a questo punto potrebbe essere superata dall’Inter che domani sfida il Chievo è in casa. Ma il campionato è ancora lungo.

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