Nessuna polemica con Liberi e uguali, dopo la decisione di non allearsi con il Pd alle elezioni regionali in Lombardia. «Siamo qui per parlare delle nostre proposte per la Lombardia e l’Italia con proposte in positivo senza polemica nei confronti di nessuno, nessuno e nessuno», ha detto questa mattina il segretario del Pd Matteo Renzi, intervenuto a un incontro a Milano dal titolo “Obiettivo governo” con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il candidato Pd alle regionali lombarde Giorgio Gori e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. I Cinque Stelle? «Incompetenza elevata a orgoglio». Berlusconi, Salvini e Meloni? «Il centrodestra, un remake del passato». «Noi con la rottamazione, gli altri vogliono la restaurazione». «È una bella giornata e andrà sempre meglio nelle prossime 49 di campagna elettorale», ha aggiunto.
No alla rassegnazione: in campo con il coltello tra i denti
In generale Renzi ha puntato a lanciare un messaggio positivo: «Guardo i sondaggi e vedo che i commentatori hanno già votato, i talk show anche, ma i cittadini ancora no - ha detto -: dipenderà dalla forza di ciascuno di noi far prevalere le ragioni della speranza contro le ragioni del rancore. Nei sondaggi il Pd aveva 11 punti in più nel 2013 - ha aggiunto -, questa volta potremmo fare l’inverso. Scrolliamoci addosso la rassegnazione e scendiamo in campo con il coltello tra i denti».
Con rottamazione cambiata classe politica
Renzi ha rivendicato l’operazione di rottamazione promossa quando era al Governo. «Non è tempo di rottamazione, è vero caro Carlo - ha detto l’ex presidente del Consiglio, rivolgendosi al ministro dello Sviluppo economico seduto in platea - , ed è bellissima questa idea di costruzione ma tutti noi sappiamo che se non ci fosse stata una fase in cui si è parlato con forza di rottamazione, la classe politica ora sarebbe sempre la stessa e questo palco sarebbe diverso». Pochi minuti prima Calenda aveva infatti affermato: «Siamo stati il governo della costruzione e non della rottamazione».
Serve impegno politico non solo competenze
Il segretario del Pd ha difeso la politica. «Non credete a chi vi dice che è finito il tempo della politica e c’è solo spazio per i tecnici, c’è bisogno dell’impegno politico», ha sottolineato. «Perché senza competenze ti sbatti contro il muro e solo con le competenze non vai da nessuna parte. Bisogna credere nella politica».
M5S incompetenza elevata a orgoglio
Da questa considerazione ha preso forma l’attacco ai Cinque Stelle. «Siamo in un tempo in cui se a uno non torna un bilancio con la penna mette 5 milioni in più - ha ricordato Renzi -. È un tempo bellissimo per la politica ma da qui al 4 marzo c’è da vincere contro i 5 stelle, l’incompetenza elevata a elemento di orgoglio. Poi c’è il centrodestra, un remake del passato. Basta con le polemiche - ha concluso Renzi -: tutti insieme andiamo a dire una cosa semplice, più Italia».
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