L'Interpol ha fatto circolare una lista coi nomi di 50 sospetti foreign fighters dell’Isis, tutti di nazionalità tunisina, che sarebbero arrivati di recente in Italia a bordo di barche e che potrebbero essere in procinto di raggiungere altri Paesi europei. È quanto riporta il Guardian online, secondo cui l'elenco coi nominativi (nome, cognome e data di nascita) sarebbe stato inviato il 29 novembre al ministero dell'Interno, che lo ha successivamente girato alle agenzie anti-terrorismo in Europa.
Ps: nessun riscontro su lista Interpol
Ma dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale arriva a stretto giro la smentita. «Non trova alcun riscontro l’informazione di 50 combattenti stranieri approdati sulle coste italiane appartenenti all’Isis e pronti a compiere attentati» si legge in una nota nella quale di sottolinea che proprio la collaborazione tra Italia e Tunisia ha consentito di individuare «un esiguo numero di persone» segnalate dalle autorità di Tunisi, che in diverse occasioni hanno comunicato all’Italia il probabile ingresso nel nostro paese di appartenenti a presunti gruppi integralisti. Soggetti che sono stati già rimpatriati.
Interpol: 50 fighters Isis in Italia via mare
Secondo un funzionario dell'anti-terrorismo europeo sentito dal Guardian, i sospetti miliziani dello Stato islamico sarebbero giunti in Italia fra luglio e ottobre dell'anno scorso a bordo di barche da pesca o di piccole imbarcazioni che sono state abbandonate sulla spiaggia. Alcuni dei fighters, spiega ancora il giornale britannico, erano stati identificati dalle autorità italiane una volta sbarcati sulle coste siciliane. Quattro di loro erano già noti alle agenzie di intelligence europee e uno di questi può aver già superato il confine italo-francese per raggiungere il dipartimento di Gard, nel sud della Francia.
Il procuratore di Agrigento Salvatore Vella ha spiegato al giornale britannico che le imbarcazioni in arrivo dalla Tuinisia sono «molto diverse dai fatiscenti barconi usati dai trafficanti di esseri umani in partenza dalla Libia» e che i tunisini si muovono su «solide barche, in eccellente stato, guidate da marinai esperti»
Gli «sbarchi fantasma»
Il Guardian segnala come la spiaggia di Torre Salsa ad Agrigento è diventata recentemente uno dei più “gettonati” luoghi di sbarco per i migranti tunisini che cercano di raggiungere l’Europa. La maggioranza parte da Ben Guerdane, una città tunisina al confine con la Libia, dove l’Isis si scontrò nel 2016 con l’esercito tunisino uccidendo 28 persone. I migranti sono spesso stipati in piccoli natanti e sono fatti sbarcare di notte, in 20 o 30 alla volta. I gruppetti spesso spariscono nelle campagne, evitando guardia costiera e controlli di polizia. Le autorità locali li chiamano “sbarchi fantasma” e ritengono che più di 3mila persone sono sbarcate così sulle coste agrigentine da luglio. Di questi solo 400 sarebbero stati identificati dalla polizia.
Oltre 5.500 tunisini identificati in Italia nel 2017
Secondo dati del ministero dell’Interno riportati dal Guardian oltre 5.500 tusinisi sono arrivati e sono stati identificati in Italia nel 2017. E 2.193 sono stati rimpatriati. Mentre le Nazioni Unite stimano che circa 5.500 tunisini si siano recati nei territorio controllati dall’Isis in Siria e Iraq per combattere nelle fila dell’organizzazione terroristica. Ora, dopo il crollo del “califfatto”, i governi occidentali hanno espresso la preoccupazione che gli ex foreign fighters possano cercare di entrare in Europa per compiere attentati.
Sbarcati in Sardegna altri 46 algerini
Prosegue intanto in maniera massiccia l'ondata di arrivi di algerini lungo le coste meridionali della Sardegna. La Guardia di finanza ha intercettato due barchini con a bordo 35 persone a Sant'Antioco. Contemporaneamente altri sbarchi sono avvenuti nella zona di Teulada, dove sono arrivati altri 11 algerini.
Sbarchi in calo nel 2018
Nei primi 30 giorni del 2018 sono stati 3.597 i migranti sbarcati sulle coste italiane, il 15,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Dei nuovi arrivati, 2.925 sono partiti dalla Libia ed anche questo dato è in calo rispetto al 2017, quando erano stati 4.040 (-27,6%). Gli eritrei sono i più numerosi tra i migranti sbarcati quest'anno (581), seguiti appunto dai tunisini (350) e dai pakistani (258). Da sottolineare che il calo dei flussi complessivo era stato molto più marcato nel secondo semestre del 2017 (-51% a luglio, -81,6% ad agosto; -63% a settembre; -78% a ottobre; -58,5% a novembre; -73% a dicembre).
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