Nella sessione invernale del calciomercato, conclusasi nella serata di ieri, le squadre del massimo campionato italiano hanno chiuso 277 operazioni. Dai dati forniti dalla Lega Serie A, si evince che le prime venti squadre professionistiche del nostro Paese hanno ingaggiato solo 52 nuovi giocatori a titolo definitivo. Per oltre l’ottanta per cento delle compravendite, invece, i club hanno utilizzato la formula del trasferimento a titolo temporaneo o del rientro dal prestito. I calciatori che sino a giugno vestiranno una nuova casacca sono 69, mentre i giocatori che sono ritornati alla squadra proprietaria del cartellino sono ben 154.
Secondo i dati presenti sul portale Transfermarkt, a gennaio le compagini di Serie A hanno speso 28,09 milioni di euro (il 70 per cento in meno rispetto ai 94,43 milioni della finestra invernale 2017). Il saldo tra entrate e uscite, passa dai meno 775 mila euro dell'inverno scorso ai +48,91 milioni dell’ultima sessione, grazie a cessioni che hanno generato entrate per 77 milioni di euro.
All’estero, la Premier League non ha badato a spese, con i club del massimo campionato inglese che hanno sborsato ben 475,95 milioni di euro (il 75 per cento in più rispetto ai 271,43 milioni del 2017). In Inghilterra il bilancio acquisti/cessioni si è chiuso con un rosso di 107,95 milioni. In Spagna il mercato di riparazione si è concluso con un saldo negativo di 113,12 milioni di euro, con i club iberici che hanno acquistato nuovi giocatori per un valore di 276,7 milioni.
A spendere più della Serie A troviamo anche la Bundesliga tedesca (72,70 milioni), la Ligue 1 francese (56,8) e a sorpresa anche la Primera División argentina (44,87). In generale i campionati d’oltreoceano vanno a caccia di riscatto, considerando i 28,46 milioni di euro spesi nella Major League Soccer americana, nonchè i 25,48 milioni di euro pagati dai club del massimo campionato brasiliano.
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