Italia

Melegatti, il Tribunale concede l’ok al concordato preventivo

  • Abbonati
  • Accedi
Scongiurato il fallimento

Melegatti, il Tribunale concede l’ok al concordato preventivo

Nella mattinata di oggi il Tribunale di Verona ha deciso che la procedura di concordato aperta per Melegatti può andare avanti.
«Si tratta di una notizia importante e positiva – fanno sapere i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil - Il messaggio significa che, al momento, è scongiurato il fallimento dello storico stabilimento dolciario veronese. Ricordiamo che la procedura partita il 7 novembre 2017 ha come naturale scadenza il 7 marzo 2018. Questo concordato ha una durata di 120 giorni, con la possibilità di proroga di un massimo di ulteriori 60, qualora l'azienda decidesse di presentare un'apposita istanza al Tribunale».

E considerando che il 7 marzo è ormai vicino, «è presumibile pensare che nei prossimi appuntamenti istituzionali si stabilirà di allungare i tempi per chiudere in modo dignitoso la vicenda, nell'interesse di tutte le parti coinvolte» aggiunge il sindacato, con la cautela dovuta ai mesi di incertezza : «È presto per fare eventuali proiezioni. Quello che è certo oggi, è che nuovamente il Tribunale ha offerto a Melegatti un occasione importante da non perdere. Questa opportunità, e il tempo concesso, dovranno essere investiti per risolvere i problemi dell'attuale gestione e per individuare il nuovo acquirente, tra coloro che ne hanno manifestato o manifesteranno la volontà».

Dipendenti ancora in cassa integrazione
Intanto i dipendenti degli stabilimenti di Melegatti e Nuova Marelli restano in cassa integrazione, richiesta dall'azienda fino al 30 aprile, «con l'auspicio di poter riprendere la loro attività lavorativa quanto prima».
E di un ritorno al lavoro in tempo brevi aveva parlato Fabrizio Zanetti di Hausbrandt Trieste 1892, il marchio trevigiano del caffè che si è proposto per acquisire lo storico marchio dolciario veronese e che ieri ha espresso soddisfazione per la scelta del tribunale . Hausbrandt – fa sapere l'azienda – «aveva già fatto pervenire al giudice fallimentare un milione di euro per far ripartire la produzione pasquale, ma era stata fermata per motivi tecnici. Ora però il tribunale ha dato il via all'operazione ben più importante di acquisizione, che metterà in sicurezza i lavoratori attualmente in cassa integrazione».

Hausbrandt: siamo pronti per l’acquisizione
L'azienda trevigiana - con radici triestine – ha annunciato di avere «già pronta la struttura finanziaria per poter procedere con l'acquisizione di Melegatti» e ha confermato il proprio «interesse nel portare avanti l'operazione».
Hausbrandt aveva avanzato al tribunale di Verona la manifestazione di interesse per la casa del pandoro dopo che il fondo maltese Abalone aveva finanziato la mini campagna natalizia – un milionie e mezzo di pandori - e dopo lo stallo che ne era seguito. Obiettivo, rilevarla per risanarla, creando un gruppo “Made in Veneto” dell'alimentare. Il Tribunale aveva quindi invitato Fabrizio Zanetti, presidente di Hausbrandt, a presentare entro il 23 febbraio un piano di rientro del debito di Melegatti, dimostrando la conferma all'intenzione di acquisire l'azienda dolciaria.

© Riproduzione riservata