La nuova stagione di Formula 1 è iniziata nel weekend appena trascorso, con il Rolex Australian Grand Prix. A Melbourne è arrivata la prima vittoria per la Ferrari di Sebastian Vettel, che ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton e la vettura dell'altro ferrarista, Kimi Räikkönen. Il Fia Formula One World Championship proseguirà con il Gulf Air Bahrain Grand Prix (del 6-8 aprile), e terminerà il 25 novembre con l’Etihad Airways Abu Dhabi Grand Prix. Le emozioni della stagione 2018 verranno catturate dai produttori della docu-serie sul Campionato del Mondo di F1, che verrà trasmessa ad inizio 2019 su Netflix.
L’intesa raggiunta tra i proprietari del Circuito e la società che distribuisce film, serie tv e altri contenuti d’intrattenimento via internet, permetterà agli appassionati dei motori di vivere aspetti inediti della stagione automobilistica. Netflix offrirà ai propri abbonati una serie tv di 10 episodi, in cui verranno svelate le immagini catturate dalle telecamere presenti negli abitacoli delle vetture e nei paddock. I tifosi potranno seguire da vicino le gesta e le reazioni dei piloti, ma anche le azioni messe in atto dagli altri addetti ai lavori.
La partnership permetterà a Netflix di operare in esclusiva, su contenuti inerenti le scuderie, i piloti e i proprietari dei team. La nuova strategia comunicativa di Liberty Media punta ad ampliare la platea di persone raggiunte dalle immagini del Circus di F1. Nel 2008 l’audience globale della Formula 1 ammontava a 600 milioni di spettatori. Un dato che è decisamente troppo distante dai 352,3 milioni del 2017. Un calo evidente, su cui ha sicuramente inciso l'avvento delle tv a pagamento.
Gli introiti provenienti dalle pay-tv sono più alti rispetto a quelli che possono garantire le emittenti pubbliche, ma il calo dell'audience ha finito per scontentare gli sponsor. Anche per questo, durante la stagione corrente verrà lanciata in diversi Paesi la nuova F1 TV Pro. La piattaforma over the top (OTT) trasmetterà in dirette le gare di Formula 1, Formula 2, GP3 e Porsche Supercup. Dopo la prima fase di testing, che ha compreso anche il GP di Australia, il servizio (che costerà tra gli 8 e 12 dollari al mese), potrà essere utilizzato in diversi Paesi, tra cui Germania, Francia, Usa, Messico, Belgio, Austria, Ungheria e America Latina.
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