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Cairo a Radio 24: «Mondonico papà granata, spero lo si…

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il presidente del torino a «tutti convocati»

Cairo a Radio 24: «Mondonico papà granata, spero lo si ricordi sui campi»

Urbano Cairo ed Emiliano Mondonico (Ipp)
Urbano Cairo ed Emiliano Mondonico (Ipp)

«C'era un bel rapporto con lui, era una persona molto disponibile, positiva, mi ha sempre dato buoni consigli, sono veramente dispiaciuto». A Tutti convocati su Radio 24 è intervenuto il presidente del Torino Urbano Cairo per un ricordo dell'ex allenatore Granata Emiliano Mondonico, scomparso all'alba di oggi giovedì 29 marzo, dopo una lunga lotta contro un tumore. «Cosa rappresenta Emiliano? - continua il presidente commosso a Radio 24 - Rappresenta quella famosa sedia alzata su rigore non dato ad Amsterdam, rappresenta tante cose che lui ha dimostrato, che ha fatto come allenatore del Toro in occasioni diverse, rappresenta il tremendismo granata, la voglia di non mollare mai, la voglia di superare il proprio limite.

Rappresenta qualcosa di bello, di speciale, di romantico. Poi lui è sempre rimasto molto vicino al popolo granata. Ho ricevuto dei messaggi stamattina da parte di tifosi dispiaciuti che lo ricordavano, in particolare un messaggio mi ha colpito e diceva “Mondonico era una sorta di papà granata”. Rende molto bene l’idea questo messaggio».

Il presidente Cairo si sofferma anche sull’affetto che sua mamma Maria Giulia aveva per Mondonico: «A mia mamma piaceva molto “Il Mondo”, un personaggio del Toro che apprezzava specialmente. Non mi ricordo un aneddoto particolare adesso sinceramente, però quando mi capitava di parlare di lui, di vederlo, poi le raccontavo e lei era molto contenta».

Infine, su possibili iniziative in memoria del tecnico cremonese, il numero uno granata ha aggiunto a Radio 24: «Noi adesso parleremo in Lega perché vorrei ci fosse un minuto di silenzio per ricordare Mondonico prima della nostra partita Cagliari-Torino. Poi spero che lo facciano su tutti i campi, perché effettivamente meriterebbe questa cosa. Ci stiamo lavorando».

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