C’è la consultazione analogica e c’è la consultazione digitale. La prima è quella leghista convocata nelle piazze d’Italia per sabato e domenica prossimi. La seconda è quella annunciata dal M5S, che si svolgerà sulla piattaforma Rousseau non appena il contratto sarà ultimato e che sarà affiancata da un analogo appuntamento sulle piazze reali (per non essere da meno rispetto ai leghisti). A detta dei leader i due “referendum” servono ad ottenere il via libera della base ad un programma frutto della sintesi fra due idee di Italia, quella grillina e quella leghista. Ma un obiettivo è chiaro già prima delle due adunate: quello di “scavallare” la minaccia del voto a luglio. Il prossimo fine settimana infatti si chiuderà la finestra per il voto estivo che al massimo si sarebbe potuto tenere domenica 22 luglio. I sessanta giorni dall’ultima domenica di luglio cadono proprio domenica. Da lunedì qualunque appuntamento elettorale andrà rinviato all’autunno.
I gazebo leghisti
Ma come sarà organizzato il voto nei gazebo leghisti? I tendoni con le bandiere del Carroccio saranno allestiti nelle principali piazze d’Italia, dove potranno votare tutti. Tra i punti principali messi al voto l’abolizione della legge Fornero, nuove regole per l’immigrazione, legittima difesa, flat Tax, riformulazione dei trattati europei. L’ufficio organizzativo federale ha inviato una lettera ai segretari regionali e provinciali per invitarli a prenotare le piazze per il prossimo weekend per «consentire lo svolgimento di una consultazione tra la cittadinanza sul cosiddetto “Contratto di governo”. Ogni gazebo - si legge nella lettera - dovrà dotarsi di un’urna per raccogliere le schede votate».
Consultazione su Rousseau e su piazze
I pentastellati, che per primi hanno annunciato il voto online sul contratto di governo, si richiamano all’iter seguito dall’Spd per il contratto di governo siglato in Germania. È stato lo stesso Davide Casaleggio ad annunciare la consultazione. Così come il modello preso per il contratto di governo «è stato quello tedesco e anche in Germania è stato ratificato dagli iscritti della Spd, noi in modo leggermente diverso, meno costoso, chiederemo agli iscritti di votare direttamente on line» ha detto qualche giorno da il presidente dell’Associazione Rousseau. «Sicuramente - ha aggiunto - il voto degli iscritti è sempre un indirizzo principale da cui il Movimento prende le sue decisioni. Abbiamo sempre visto che il sistema di voto Rousseau è sempre stato determinante». Questa sera Luigi Di Maio ha fatto sapere che nel week end ci sarà anche una consultazione sulle piazze reali. Insomma questa volta il referendum sarà doppio (una reale e uno virtuale). Difficile tuttavia immaginare che il contratto di governo, frutto della mediazione faticosa tra i due partiti, che dovrebbe essere pronto giovedì possa poi essere bocciato dalle due piattaforme referendarie. Più facile pensare che questa sia una grande operazione di marketing politico. E che serva anche per superare il famoso limite che sterilizza il voto a luglio.
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