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Dossier | N. 37 articoliAmministrative, il 24 giugno ballottaggi in 75 comuni

A Brindisi è rottura tra Lega e Fi, il M5S spera nella conquista della città

Le ultime tre giunte (centrodestra, centrosinistra, centro con appoggio dei fittiani) hanno concluso in anticipo la loro esperienza, con l’arrivo del commissario prefettizio. Non sorprende quindi che anche queste elezioni comunali a Brindisi si annunciano movimentate. La competizione tra Lega e Fi ha portato il centrodestra a schierare due candidati contrapposti, mentre il M5S, forte del 52,1% ottenuto in città alle politiche del 4 marzo, vede la conquista della città. Al centrosinistra, che ha ritrovato l’intesa tra Pd e Liberi e Uguale, il ruolo di terzo incomodo.

La Lega e l’egemonia nel centrodestra
La Puglia è tra le regioni dove l’affermazione della Lega a livello nazionale ha avuto ripercussioni maggiori sul territorio. Con il Carroccio che punta a conquistare spazi a scapito di Fi. Il partito di Matteo Salvini (che in città il 4 marzo ha superato il 5%) ha schierato un suo candidato sindaco, l’avvocato Massimo Ciullo, con l’appoggio anche di Fratelli d’Italia, il Movimento nazionale per la sovranità di Gianni Alemanno e i centristi di Noi con l’Italia (in sostanza i seguaci di Raffaele Fitto).

Fi presenta il suo candidato
Ciullo è stato già assessore all’urbanistica dal 2004 al 2012 con la giunta di centrodestra Domenico Mennitti. E c’è chi ha visto nella strategia del Carroccio di appoggiare Ciullo un tentativo simile a quello fatto dalla Lega a livello nazionale con l’elezione del presidente del Senato: presentare un nome vicino a Fi (non concordato) per mettere in difficoltà gli azzurri. Ma a differenza di quanto avvenuto a livello nazionale, Forza Italia ha messo in campo un suo candidato: un altro avvocato, Roberto Cavalera, sostenuto anche dall’Udc.

Il M5S spera nella vittoria
Alla luce di queste divisioni nel centrodestra, chi parte con i favori del pronostico è il Movimento 5 Stelle, che alle politiche ha superato il 50% in città. Da vedere i pentastellati riusciranno a superare le difficoltà a cui vanno sempre incontro durante le consultazioni locali, quando, presentando una sola lista, non riescono a battere il territorio come le coalizioni di centrodestra e centrosinistra, che hanno in campo centinaia di candidati consiglieri comunali. L’aspirante primo cittadino grillino è l’avvocato Gianluca Serra, che ha ottenuto la certificazione da parte dei vertici nazionali, a scapito dell’altra lista concorrente, quella di Fabio Leoci.

Il centrosinistra ritrova l’unità
Il Pd è uscito a pezzi in città dopo le politiche. La coalizione ha ottenuto appena il 12,9% (senza LeU, che ha preso il 2,7%). Per evitare un altro bagno di sangue, si è deciso di mettere da parte i personalismi. Pd e Liberi e Uguali hanno stretto una intesa per mettere in campo Riccardo Rossi, il candidato che nel 2016 si era presentato con la sua lista Brindisi Bene Comune, riuscendo a prendere il 14,1%.

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