«Con l'entrata in vigore del nuovo codice degi appalti, c'e' stato un calo dei bandi», ma «l'importo complessivo degli appalti è andato risalendo di quasi il 10%» e questo «afferma la necessità di mantenere in vita il codice dei contratti». Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenendo alla quarta giornata di incontro con i responsabili di prevenzione della corruzione dell'Anac all'Autorità anticorruzione. Il governatore ha aggiunto che per favorire «la crescita» va rimossa «la distorsione della concorrenza connessa alla corruzione». E che sul fronte dell'anticorruzione l'Italia «è risalita nel ranking internazionale», anche se «la guardia resta alta».
Appalti, gare cresciute di quasi il 10%
Parlando del codice appalti, Visco ha sottolineato che «se ce' un adattamento che e' stato laborioso (al nuovo codice, ndr), dobbiamo garantire anche nel breve tempo che i tempi di risposta siano i piu' bassi possibile e che le procedure siano le piu' semplici possibili. E' importante per tutti, non solo per le imprese». Il governatore ha quindi spiegato che «con l'entrata in vigore del nuovo codice degi appalti, c'e' stato un calo dei bandi» e «ci siamo chiesti se le norme non abbiano scoraggiato le opere oppure se, invece, il calo era dovuto a un periodo di necessario adattamento. Ora abbiamo visto che l'importo complessivo degli appalti e' andato risalendo; con un aumento che si e' chiuso vicino a un 10%».
Per crescita rimuovere distorsione concorrenza
«La distorsione della concorrenza connessa al fenomeno della corruzione come ad altri, inclusa l'evasione fiscale - ha detto Visco - è rilevante per definire con cura la possibilita' di uscita permanente del nostro paese da tassi di crescita deludenti, se non negativi». «E' percio' funzionale - ha aggiunto - rimuovere questa distorsione per la crescita delle imprese e del sistema economico».
“«Per la crescita delle imprese e del sistema economico è funzionale rimuovere la distorsione della concorrenza connessa al fenomeno della corruzione»”
Ignazio Visco, governatore di Bankitalia
Anticorruzione, Italia risale nel ranking internazionale
Il governatore ha quindi sottolineato che «il nostro è considerato un Paese dove la corruzione non ha livelli bassi, anzi piuttosto elevati e vi è una percezione dei livelli di corruzione negativa. Però negli ultimi tempi il ranking è migliorato». «Bisogna lavorare perche' si consolidi questo recupero di fiducia e resti alta la guardia verso un fenomeno cosi' dannoso per gli effetti che ha, quanto difficile da sradicare» ha continuato Visco.
Corruzione, recupero di fiducia anche dall'estero
Secondo Visco il fatto che negli ultimi anni il ranking della percezione sulla corruzione sia migliorato «deriva dalla riduzione del pessimismo» e significa un «recupero di fiducia anche da parte dei cittadini e dall'estero». «La questione della corruzione è uno dei problemi su cui spesso ci siamo confrontati sul piano delle analisi e delle implicazioni che può avere per l'economia» ha detto ancora il governatore, evidenziando che il rapporto tra la Banca d'Italia e l'Anac «non risponde solo ad una cortesia istituzionale: è in realtà ispirato a una collaborazione consolidata su molti fronti».
(Al. Tr.)
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