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Calcio, per i diritti tv della serie A nuova asta entro il 13 giugno

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archiviata mediapro

Calcio, per i diritti tv della serie A nuova asta entro il 13 giugno

Al via la nuova asta sui diritti tv della Serie A 2018-2021 dopo che stamattina l’assemblea della Lega Calcio ha escluso Mediapro a fronte di garanzie «non conformi al bando». Entro le ore 18 di venerdì 8 giugno la Lega pubblicherà sul proprio sito i pacchetti definitivi indicando il relativo prezzo minimo per ciascun pacchetto (ed eventualmente anche un diverso prezzo minimo complessivo), invitando i partecipanti alla trattativa privata a sottoporre le loro offerte. Quest'ultime dovranno essere presentate entro il prossimo 13 giugno, data in cui si riunirà l’assemblea della Lega per decidere sull’assegnazione dei diritti.

Il prezzo complessivo dei pacchetti è stato fissato a 1,1 miliardi di euro (a stagione), leggermente sopra il precedente (1,05 miliardi). Questa mattina il presidente della Lega, Gaetano Miccichè, ha spiegato che in assemblea «sono stati approvati all’unanimità i pacchetti per avviare le trattative private che inizieranno nel pomeriggio».

L’assemblea in mattinata
La Lega Serie A ha dunque archiviato Mediapro e si prepara a commercializzare da subito autonomamente con trattative private i diritti tv del massimo campionato italiano di calcio. Ascoltato il parere negativo degli avvocati sulle garanzie spagnole, i club hanno preso atto che Mediapro non ha provveduto ad adempiere i suoi obblighi presentando la fideiussione entro i sette giorni previsti dalla delibera per la risoluzione del contratto, votata all’unanimità il 28 maggio. A questo punto l'assemblea della Lega ha approvato la struttura dei pacchetti e il prezzo minimo complessivo in base ai quali partiranno le trattative private per i diritti tv del campionato per il triennio 2018/21, che potrebbero entrare nel vivo già nel pomeriggio con i primi incontri con gli operatori della comunicazione e gli intermediari indipendenti interessanti.

«Il contratto con Mediapro da mezzanotte si è di fatto risolto», ha spiegato il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, affermando che l’assemblea ha ritenuto le garanzie degli spagnoli «non conformi con il bando, quindi inaccettabili, sotto diversi punti di vista, formali e quantitativi». I 64 milioni già versati da Mediapro in qualità di caparra, ha confermato Miccichè, sono stati
incamerati e resteranno nelle casse della Lega.

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