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Il 10 giugno al voto anche due Municipi di Roma, test per Raggi

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amministrative 2018

Il 10 giugno al voto anche due Municipi di Roma, test per Raggi

Virginia Raggi (M5S) è sindaca di Roma dal 22 giugno  2016
Virginia Raggi (M5S) è sindaca di Roma dal 22 giugno 2016

Non solo il voto in 760 comuni. Il prossimo 10 giugno si andrà alle urne anche in due municipi (le ex circoscrizioni) di Roma Capitale: il III (Roma Nord), dove sono chiamati a votare più di 171mila elettori, e l’VIII (Roma Sud) che conta su un elettorato di circa 120mila cittadini. Insieme fanno 300mila abitanti, quasi come Catania, la città più popolosa tra quelle al voto domenica. Per la sindaca di Roma Virginia Raggi (M5S) è una prova per testare la tenuta dei 5 stelle in città, a due anni dalla sua elezione e dopo la picchiata registrata dai grillini alle Regionali in città.

M5S in affanno
In entrambi i municipi si torna al voto dopo una crisi delle giunte M5s, conquistate sulla scia della vittoria della sindaca Virginia Razzi. E in entrambi per il centrosinistra correranno outsider e non candidati appoggiati dalla segreteria del Pd, sconfitti alle primarie. Nel 2016 Virginia Raggi è stata eletta sindaca vincendo al ballottaggio con il 67% dei voti (35,3% al primo turno), contro il Pd Roberto Giachetti, fermatosi al 33% (24,9% al primo turno). Alle regionali dello scorso 4 marzo, in città il M5S si è piazzato terzo (26,5%), dietro centrosinistra unito (37,5%) e centrodestra unito (27,8%).

In pista la presidente uscente M5S
A Montesacro Il M5S capitolino punta a riconquistare la presidenza sostenendo la ricandidatura della ex presidente, Roberta Capoccioni, che nel 2016 aveva vinto al ballottaggio con il 63% (ribaltando il risultato del primo turno, dove era arrivata seconda con il 26,8%). Quest’ultima, di origini “lombardiane”, è decaduta lo scorso febbraio dall’incarico dopo essere stata sfiduciata dal consiglio municipale, in seguito alla fuoriuscita di quattro consiglieri dal gruppo a 5 Stelle, passato quindi in minoranza. Il M5S anche qui alle Regionali si è piazzato dietro al centrosinistra e al centrodestra.

Nel centrosinistra la spunta l’ex assessore di Marino
A sfidarla per il centrosinistra sarà Giovanni Caudo, professore di Urbanistica a Roma Tre, l’ex assessore della giunta di Ignazio Marino (quest’ultimo entrato in polemica con il Pd dopo le sue dimissioni forzate). La sua corsa, sostenuta anche da parte di alcuni dem, è partita da un appello di un gruppo di intellettuali, ed è stata ben vista dal governatore Nicola Zingaretti (già critico con l’ex segretario Pd Matteo Renzi), con l’appoggio di Liberi e Uguali. Caudo ha vinto le primarie contro la compagna di partito, Paola Ilari orfiniana, appoggiata dai renziani.

Vicequestore Bova per il centrodestra(quota Lega)
Il centrodestra unito schiera invece il vicequestore Francesco Bova, fino a pochi mesi fa dirigente del commissariato di polizia Fidene-Serpentera. Bova è in quota Lega ma ha l’appoggio anche di Forza Italia e Fratelli d'Italia. Casapound schiera invece Franceco Amato. Tra le richieste più pressanti provenienti dal territorio, il nodo rifiuti con la chiusura del discusso impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) in via Salaria che infesta l'aria con i suoi miasmi.

La crisi M5S nell’VIII municipio
Quello di Motesacro è stato il secondo municipio a 5 Stelle a capitolare dall'inizio dell'era Raggi: il primo caso risale al 2017, con le dimissioni dell'ormai ex minisindaco di Garbatella Paolo Pace eletto nelle file dell'M5s (59% al ballottaggio, dopo il 27% al primo turno) e poi entrato in Fratelli d’Italia. Dopo oltre un anno di commissariamento, anche nel Municipio VIII (un territorio vasto che comprende anche l'Appia antica fino alla recinzione dell'aeroporto di Ciampino) si torna a votare per eleggere presidente e consiglio. Anche qui alle Regionali il movimento di Grillo si è piazzato dietro al centrosinistra e al centrodestra.

Nella roccaforte rossa
Si tratta di una storica roccaforte rossa, per 15 anni governata da minisindaci a sinistra del Pd ed espugnata due anni fa dal M5s sulla scia della vittoria di Virginia Raggi in Campidoglio. Il M5s schiera Enrico Lupardini, perito elettronico ed ex consigliere municipale votato online da 19 attivisti (4 voti di scarto rispetto al rivale ex consigliere Marco Salietti, fermatosi a 15 voti). Nel centrosinistra corre Amedeo Ciaccheri, che ha sconfitto alle primarie con il 59% delle preferenze Enzo Foschi, ex consigliere regionale, vicecoordinatore regionale del PD e candidato ufficiale del partito.

Il centrosinistra vira a sinistra
Ciaccheri ha costruito la sua esperienza politica all’interno del Centro Sociale La Strada. Poi è stato da indipendente nella lista di Sel al Municipio e successivamente, durante l’amministrazione cinquestelle, è stato capogruppo della cosiddetta Coalizione Civica. A sostegno di Ciaccheri due civiche, la lista Super8 e la lista Cittadini per il Municipio 8. A tinte rosa e ricca di giovani la lista del Pd nella quale non compaiono né i “big” del partito, né Enzo Foschi.

Candidato in quota Fi
In quota Forza Italia il candidato della coalizione del centrodestra: Simone Foglio (bancario e vicecoordinatore romano di Forza Italia) guiderà la corsa di FdI, FI e Lega. In lizza per la presidenza a Garbatella anche Massimiliano Pugliese di Casapound. Tra i candidati in corsa alla presidenza del Municipio VIII Rita Chiavoni di Potere al Popolo.

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