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Dossier Comunali 2018: affluenza in calo al 61,2%, in corso lo spoglio

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Dossier | N. 37 articoliAmministrative, il 24 giugno ballottaggi in 75 comuni

Comunali 2018: affluenza in calo al 61,2%, in corso lo spoglio

Chiusi i seggi per le elezioni comunali di ieri: quasi 7 milioni gli elettori chiamati alle urne per l’elezione dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali in 760 comuni. Secondo il Viminale, alle 23 l’affluenza è stata attorno al 61,2%, contro il 67,2% delle precedenti consultazioni. Un trend invertito nelle ultime ore del voto: alle 19 il dato era stato superiore al 44%,in crescita rispetto alle precedenti consultazioni (40,4%).Alle 12 l’affluenza era stata al 19,82%. Alle precedenti elezioni era del 14,48%. Il dato non tiene conto del risultato della Sicilia, gestito direttamente dalla Regione e non dal Viminale.

Bassa l’affluenza nei due municipi di Roma
Al voto per il rinnovo di presidente e consiglio anche due municipi del Comune di Roma, il III e l’VIII, sciolti in anticipo dopo le crisi delle due giunte a guida M5S. Qui l’affluenza è stata molto più bassa della media nazionale: sotto al 30%. Secondo i dati riportati dal comune di Roma si sono recati alle urne il 27,94% nell’ottavo municipio. Più bassa la partecipazione nel terzo municipio, dove ha votato il 26,49% dei cittadini.

Bene l’affluenza in Campania e Puglia, male in Lombardia
Le regioni dove l’affluenza alle comunali è stata più alta sono la Campania e la Puglia (entrambe al 66%, in calo però rispetto al 71% delle precedenti amministrative). Il dato più basso è invece in Lombardia: 55,2%, in diminuzione sul rispetto al precedente 62,75%.

Mappa dell'affluenza per regione

Ad Avellino il dato più alto tra i capoluoghi
I capoluoghi di provincia interessati dalla consultazione sono 20. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 24 giugno. Il voto ha rappresentato il primo test per il governo appena nato, con l’affluenza che è stata una incognita fino alle 23, comunque in calo a tutte le latitudini. È Avellino (71,2% contro il precedente 77%%) il capoluogo al voto con l’affluenza più alta. Bene anche Teramo ( 67% contro il precedente 74%) e Barletta ( 66% contro il precedente 74%). Il dato più basso è a Ancona: 54,6% contro il precedente 58,2%.

In calo anche la Sicilia (resiste Trapani)
In Sicilia ha votato il 58,6% degli aventi diritto. La percentuale è in calo rispetto alle precedenti amministrative in quasi tutti i capoluoghi al voto. A Trapani il dato è in sostanza stabile (59,16%). A Catania si è arrivati al 53,15% (63,34 alle precedenti amministrative), mentre a Messina ci si è fermati al 64,98%, dal 70,22% delle ultime consultazioni. Negli altri capoluoghi, Siracusa ha segnato il 55,27 % (contro il 66,20% di cinque anni fa). A Ragusa infine: 58,18% in confronto al precedente 63,48%.

Ponte di Legno ha già il suo sindaco
Avendo superato il 50% degli elettori che si sono presentati alle urne già alle 19, Ivan Faustinelli è di fatto diventato nuovo sindaco di Ponte di Legno, nel Bresciano, con qualche ora in anticipo: era l’unico candidato in corsa per la carica di primo cittadino.

Denunce nel napoletano
Raffica di denunce a Qualiano (Napoli) dove sono in corso le elezioni amministrative: soldi, da 30 fino a 50 euro, per “conquistare voti”. Nelle palazzine Iacp i carabinieri hanno denunciato diverse persone per associazione a delinquere finalizzata a promettere denaro o utilità varie per conseguire vantaggi elettorali.

Salvini: #iovotolega. Martina: grave spot
È del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il primo invito al voto che arriva in mattinata su Twitter con l'hashtag #oggivotoLega, scatenando le polemiche sull'opportunità di una dichiarazione di voto a seggi aperti. «Buon voto a tutti i cittadini che oggi, fino alle 23, in oltre 700 comuni, hanno la fortuna di poter eleggere il proprio sindaco scrive Salvini -. Se poi arriveranno tanti voti per la Lega - scrive il leader del Carroccio - sarà un bel segnale politico a chi fa cortei al grido di 'Salvini assassino' bruciando le nostre bandiere e una risposta chiara a tutti gli intellettualoni, giornalistoni, chiacchieroni e rosiconi della sinistra secondo i quali in 7 giorni avremmo già dovuto rimediare ai quasi 7 anni di governi del Pd #oggivotoLega».

Pronta la reazione del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina: «È grave che a seggi aperti per le elezioni comunali proprio il ministro dell'Interno si lanci nell'ennesimo spot elettorale per il suo partito. In nessun paese moderno ciò sarebbe consentito».«Abbiamo due vicepremier che anziachè governare nell'interesse di tutti fanno propaganda fregandosene delle regole», aggiunge Martina.

Dalla capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, arriva invece l'appello a «votare Forza Italia per un centrodestra forte e unito». «Ancora una volta saremo determinanti per la vittoria della coalizione e per conquistare, da Nord a Sud, la stragrande maggioranza delle città», dice Gelmini.

Istruzioni per il voto del 10 giugno alle Comunali 2018 nei comuni sopra i 15mila abitanti

La mappa del voto
Sul totale dei comuni al voto si contano 109 comuni "superiori", cioè con più di 15mila abitanti e 651 "inferiori. Sono 20 i capoluoghi di provincia interessati dalla consultazione elettorale: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Teramo, Terni, Viterbo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani. Al voto anche due consigli circoscrizionali, il III e l'VIII Municipio di Roma Capitale.

Niente liste in 8 comuni, arriva il commissario
I comuni che vanno al rinnovo per motivi diversi dalla scadenza "naturale" sono 141. E sono 8 ( di cui 5 solo in Sardegna) quelli nei quali non è stata presentata alcuna lista e dove quindi arriverà il commissario. Nuovo commissariamento in arrivo anche per il comune di San Luca, alle porte di Reggio Calabria, dove non si elegge un sindaco dal 2013, quando fu sciolto per infiltrazioni mafiose. Gli altri comuni nei quali non è stata presentata nessuna lista sono: Rodero in Lombardia e San Biagio Platani in Sicilia.

Da Nord a Sud, le sfide più importanti
A Treviso testa a testa tra il centrosinistra, che ricandida il sindaco uscente Giovanni Manildo, e la Lega con il centrodestra unito, che lancia Mario Conte. Il Carroccio, con un candidato sostenuto anche da Fi e FdI, punta a superare la metà dei consensi più uno già alla prima tornata. Movimento 5 Stelle grande assente a Vicenza - dove il candidato del centrodestra Francesco Rucco, ex An, proverà a strappare la poltrona di sindaco al Pd e al centrosinistra, dopo 10 anni di guida di Achille Variati - e a Siena, dove non c'è un pentastellato tra i 9 candidati nella corsa per Palazzo Pubblico. Invece a Ivrea, città adottiva di Davide Casaleggio, M5s punta al ballottaggio al pari del candidato di Lega e Forza Italia. Sfide "clou" anche in Sicilia: a Messina torna a candidarsi il sindaco "no ponte" Renato Accorinti,a Catania Enzo Bianco si ripresenta senza simbolo Pd nelle liste. Mentre a Trapani si torna alle urne dopo che lo scorso anno, al ballottaggio, non fu raggiunto il quorum necessario per eleggere l'unico rimasto in corsa dopo il ritiro dell'altro candidato sindaco (Girolamo Fazio), travolto da un'inchiesta di corruzione durante la campagna elettorale.

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