Il vento della Lega soffia forte solo al Centro-Nord. Le elezioni amministrative hanno confermato il radicamento del Carroccio sul territorio soprattutto nel settentrione, così come la difficoltà di sfondare nel Centro-Sud. Qui è Forza Italia che nella coalizione di centrodestra dimostra di svolgere una funzione trainante.
Carroccio in difficoltà sotto Ternie Ancona
Se si dà un’occhiata ai capoluoghi di provincia andati al voto il 10 giugno, l’avanzata della Lega si ferma a Terni, ennesima roccaforte rossa scalata dal centrodestra (che con il 49,2% ha sfiorato la vittoria al primo turno). Qui il Carroccio è primo partito con il 29,1% (il triplo dei voti degli azzurri, fermi al 9,3%) e un’avanzata notevole anche rispetto alle politiche del 4 marzo (18,7%). Ma se si escludono Terni e Ancona (dove la Lega ha ottenuto il 12,3%, triplicando i voti di Forza Italia), la musica cambia se si scende più a Sud. Dove i rapporti di forza si invertono a tutto vantaggio del partito di Berlusconi, più radicato sul territorio e ancora indispensabile al Carroccio per essere competitivo su tutto il territorio nazionale.
Azzurri davanti al Carroccio nel centro-sud
A Teramo Forza Italia è all’8,9% contro il 6% del Carroccio, peraltro in calo rispetto all’11,6% delle politiche. Le cose non cambiano nel Lazio. A Viterbo, ad esempio, nonostante il buon risultato leghista del 12,5%, è Forza Italia primo partito del centrodestra con il 14%. In Campania, ad Avellino gli azzurri con il 5,8% riescono ancora una volta a stare davanti al Carroccio, fermo al 4,1%. E gli azzurri registrano performance migliori anche in Puglia: sia a Brindisi (7,4% contro il 5 per centro del Carroccio) che a Barletta (6,2% contro 4,6%).
In Sicilia il divario maggiore tra Forza Italia e Lega
Ma è la Sicilia la regione dove è più evidente la sproporzione tra i due partiti. A parte il caso di Ragusa, dove il Carroccio non ha neppure presentato la lista, le percentuali della Lega sono da prefisso telefonico a fronte di performance di tutt’altro tenore del partito di Berlusconi: 1,7% a Catania (contro l’11% di Forza Italia), 1,3% a Siracusa (dove gli azzurri sono al 9,5%), 1,8% a Trapani (mentre il partito di Berlusconi è al 5,7%). Il Carroccio registra il risultato migliore a Messina con il 2,5%, ma è comunque doppiato da Fi al 5,1%. Alle politiche del 4 marzo nelle stesse città il Carroccio era riuscito ad attestarsi su percentuali migliori, attorno al 5%.
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