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Migranti, scontro con Malta sulla Lifeline. Telefonata di Conte al…

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tensioni con le ong e con parigi

Migranti, scontro con Malta sulla Lifeline. Telefonata di Conte al leader libico Sarraj

Quello dei migranti resta un fronte caldissimo, con tensione alle stelle tra l’Italia e i partner europei. A cominciare da Malta. La Valletta, attraverso il portavoce del governo ha ribadito di non aver «coordinato le operazioni di soccorso, né siamo l’autorità competente a farlo». La replica dell’isola dopo le accuse del governo italiano per non voler accogliere la nave Lifeline che si troverebbe in stand-by nelle acque maltesi con 239 migranti a bordo. In serata il ministro delle Infrastrutture Toninelli è tornato all’attacco definendo «Malta disumana» e «specchio dell’atteggiamento dell’Europa». La controreplica della Valletta è che «secondo il Comando Generale del corpo delle capitanerie di porto di Roma (che coordina i soccorsi nella zona, ndr), le ricerche e il soccorso della nave sono avvenuti tra la Libia e l'isola di Lampedusa. Inizialmente le operazioni sono state gestite dal Coordinamento italiano, con le autorità della Libia che si sono assunte la responsabilità dei salvataggi».

Telefonata Conte-Sarraj
Novità, intanto, sul fronte della sponda Sud del Mediterraneo, con la telefontata tra il premier libico Fayez Al Sarraj e il premieri italiano Giuseppe Conte. Secondo quanto spiegato in un post su Facebook sulla pagina dell’ufficio stampa di Sarraj, il dialogo ha riguardato «gli ultimi sviluppi della situazione politica in Libia, le relazioni bilaterali e i mezzi per sviluppare la cooperazione fra i due paesi amici», tra l'altro nella lotta all'emigrazione clandestina. «Il primo ministro italiano ha ribadito il sostegno del proprio Paese al governo di accordo nazionale e al percorso di intesa in Libia», aggiunge la nota di Tripoli. Dal canto suo il premier libico «ha sottolineato le relazioni privilegiate fra i due Paesi notando gli sforzi che l'Italia profonde affinché la Libia superi la crisi attuale». «Nella telefonata le due parti hanno esaminato un serie di dossier di interesse comune e il tema dell'immigrazione clandestina». Conte e Serraj «si sono trovati d'accordo sull'importanza di trovare soluzioni globali al problema che tengano in considerazione le sue dimensioni di sicurezza, economiche e umanitarie», conclude la nota.

Nuovo attacco verbale di Salvini alla Francia
«Noi lezioni di generosità dalla Francia non le prendiamo. E quindi mi auguro che i prossimi venti barconi andranno in Francia, sicuramente li accoglieranno a caviale e champagne». Nel corso della giornata il vicepremier e ministro dell’Interno da Siena Matteo Salvini tiene alto il tiro sui migranti parlando dal palco da piazza Salimbeni a Siena per la chiusura della campagna elettorale. Ad agitare le acque la vicenda della nave della Ong Lifeline intervenuta in soccorso di circa 300 migranti a bordo di un gommone a largo delle coste libiche, dando il via a nuove polemiche tra Italia, Francia e Malta. Ha 239 migranti a bordo e si trova vicino alle coste maltesi.

Malta: noi non competenti su Lifeline
La Capitaneria di porto italiana ha chiesto ufficialmente a Malta di far attraccare la Lifeline. La Valletta però «non ha coordinato le operazioni di soccorso, né siamo l'autorità competente a farlo», fa sapere un portavoce del governo maltese - citato dal Times of Malta - rispondendo alla richiesta italiana. Della partita anche la Spagna (già meta della nave Aquarius, domenica scorsa), il cui ministero degli Esteri si è messo in contatto con gli altri paesi coinvolti per una gestione quanto più condivisa della questione migratoria

Nuovo attacco a Macron: è un signorino che eccede in champagne
Da Massa Carrara Salvini lancia un nuovo attacco a Macron: il presidente della Repubblica francese è «un signorino educato che eccede in champagne. Lui a Ventimiglia schiera la polizia non rompa le scatole all'Italia. Ci dia il numero di telefono della sua capitaneria di porto e i prossimi 10 barconi vanno a Marsiglia».

«Malta faccia il suo dovere»
«C'è la gara dei buoni tra maltesi, francesi tedeschi, spagnoli. Qui c'è un ong tedesca, con finta bandiera olandese in acque prima libiche e poi maltesi, qualcuno faccia il buono davvero perché l'Italia sta facendo la buona da anni investendo miliardi di euro. La nave è in acque maltesi, Malta faccia il suo dovere».

Nave illegale ha raccolto migranti in acque maltesi: li accolgano
Per Salvini «C'è una nave illegale, con una bandiera illegale, con un equipaggio che mi dà del fascista, con finanziatori che vorremmo conoscere e che ha raccolto esseri umani e che è in acque maltesi. Noi per sicurezza dell'equipaggio e dei soccorsi chiediamo umanamente, e politicamente, che Malta apra finalmente uno dei suoi porti, blocchi la nave e blocchi l'equipaggio. La nave non dovrà più toccare acque nel Mediterraneo».

Toninelli: pronti a sequestrare Lifeline se non va a Malta
In piena sintonia con le parole di Salvini, il ministro pentastellato delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, cui spetta la competenza sugli accessi alle strutture portuali, rincara la dose degli attacchi alle Ong confemando l’intenzione di procedere al sequestro della Lifeline «se non andasse verso il porto di Malta». «Come cittadino italiano, come ministro infrastrutture e trasporti e come cittadino europeo - conclude Toninelli - sarei sconvolto dalla disumanità di Malta nel caso in cui non accogliesse» la nave, sottolineando che «Malta rappresenta adesso il porto più vicino e sicuro».

Avramopoulos, sono contrario a una Guantanamo bay per i migranti
«L'Europa unita può andare avanti. Sulla migrazione un approccio nazionale non può essere un'opzione e non potrà mai avere successo», ha scritto il commissario europeo Dimitris Avramopoulos su Twitter. «Sono contrario ad una Guantanamo bay per i migranti. Questo va contro i valori europei - aggiunge in un altro tweet - Questo non è ciò che stiamo discutendo o quello che abbiamo proposto. Domenica i leader europei si riuniranno per proporre soluzioni europee prima del Consiglio europei».

Le Maire, ritrovare spirito Ue, alcuni lo dimenticano
In campo anche il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire: «Siamo in un momento in cui bisogna ritrovare lo spirito europeo, che non è un irrigidimento sugli interessi nazionali ma la capacità di tenere conto degli interessi di ogni nazione per costruire un'Europa più forte, più solidale ed efficace». Il ministro delle finanze francese ha detto che è «urgente ritrovare questo spirito europeo, ho la sensazione a volte nelle riunioni che alcuni lo dimentichino, ma dobbiamo ritrovarlo perché sarà questo che permetterà di garantire ai nostri figli un avvenire migliore».

Ft, l'Italia blocca il piano Merkel sui migranti
«L'Italia blocca la richiesta della Merkel sull'immigrazione»: è il titolo di un articolo a pagina 3 del Financial Times firmato da Michael Peel e Alex Barker da Bruxelles e James Politi da Roma, dove nell'occhiello si spiega che «Roma si rifiuta di riprendere i rifugiati che sono sbarcati nei suoi porti facendo precipitare la speranza di un'intesa sui confini con l'Ue». L'articolo riferisce del dibattito ad alta tensione che sta attraversando l'Europa - ed anche del dibattito interno in Germania - sulla crisi dei migranti in vista del mini vertice di domenica preparatorio per il Consiglio europeo di fine giugno, sottolineando che le possibilità di un accordo sostanziale in Europa «sembrano ridotte, soprattutto in considerazione della stridente opposizione di Matteo Salvini a molte delle iniziative che avrebbero aiutato Merkel a Berlino».

Compattezza del governo
Parlando della telefonata tra il premier Conte e Angela Merkel, Salvini ha detto: «Sono contento della compattezza dei cinque stelle e del Governo e del fatto che il Presidente del Consiglio si faccia finalmente rispettare a differenza dei suoi predecessori che in situazioni come questa sarebbero andati probabilmente a Bruxelles, a Parigi, a Berlino con la coda tra le gambe dicendo signorsì, signor padrone continuiamo a pagare e a riempirci di immigrati. Invece il presidente Conte dimostra orgoglio, dignità e buon senso a nome di tutto il popolo italiano».

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