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Vertice Ue, non solo migranti: dai conti pubblici al lavoro, tutte…

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le raccomandazioni di bruxelles

Vertice Ue, non solo migranti: dai conti pubblici al lavoro, tutte le richieste all’Italia

Non solo migranti. Tra i punti in discussione del vertice europeo di oggi e domani c’è all’ordine del giorno anche un altro punto fondamentale: l’approvazione delle raccomandazioni specifiche per paese diffuse dalla Commissione Ue lo scorso 23 maggio.

Un documento che contiene le misure che ogni paese dovrebbe adottare nei successivi 12 mesi per rilanciare la crescita l’occupazione e la competitività. Per l’Italia le indicazioni sono stringenti soprattutto sul fronte dei conti pubblici, con la richiesta di un aggiustamento strutturale dello 0,6% nel 2019.

Conti pubblici: aggiustamento strutturale dello 0,6%
La Commissione Ue chiede all’Italia che «il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non superi lo 0,1% nel 2019, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6% del Pil». Il che equivarrebbe alla necessità di trovare quasi 10 miliardi, a fronte della volontà del governo italiano, invece, di utilizzare spazi di deficit.

Accelerare il taglio del debito
C’è poi il fronte debito pubblico, da sempre sotto la lente delle autorità europee. La Commissione chiede di «utilizzare entrate straordinarie per accelerare la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL.

Meno tasse sul lavoro e ridurre le pensioni
Per accelerare la crescita, Bruxelles richiede di «spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati. Intensificare gli sforzi per ridurre l’economia sommersa, in particolare potenziando i pagamenti elettronici obbligatori mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti. Ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia nella spesa pubblica al fine di creare margini per l’altra spesa sociale».

Giustizia rapida e più concorrenza
Altro fronte presente nelle raccomandazioni, quello della giustizia. Per la Commissione, l’Italia deve «ridurre la durata dei processi civili e penali». Altro capitolo: «Affrontare le restrizioni alla concorrenza, in particolare nel settore dei servizi, anche mediante una nuova legge annuale sulla concorrenza».

Risanare il sistema bancario
Per Bruxelles, sul fronte banche, l’Italia deve «mantenere il ritmo della riduzione dell’elevato stock di crediti deteriorati e sostenere ulteriori misure di ristrutturazione e risanamento dei bilanci delle banche, anche per gli istituti di piccole e medie dimensioni».

Riformare le politiche attive
C’è infine il capitolo lavoro: «Accelerare l’attuazione della riforma delle politiche attive del lavoro per garantire parità di accesso a servizi di assistenza nella ricerca di lavoro e alla formazione. Incoraggiare lapartecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una strategia globale, razionalizzando le politiche di sostegno alle famiglie ed estendendo la copertura delle strutture di assistenza all’infanzia.

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