Incredibile ribaltone nel mondo del ciclismo: Chris Froome è stato assolto dalle accuse di doping. Nel settembre del 2017, nelle urine gli fu trovato un valore doppio di salbutamolo rispetto a quanto previsto dalla Wada, ed è la motivazione principale per la quale gli organizzatori del Tour de France, che scatterà il prossimo 7 luglio, avevano escluso l'inglese del Team Sky, vincitore per 4 volte della corsa francese (compreso il successo dello scorso anno). A questo punto, però, dopo la caduta delle accuse, è praticamente partecipazione di Froome. Il 7 settembre 2017, dopo un esame delle urine, era stato trovato un valore di 2000 nanogrammi/millimetro di salbutamolo, un valore doppio rispetto alla soglia consentita ed imposta dalla Wada (agenzia mondiale antidoping). Il tribunale antidoping dell'Uci,la federazione mondiale di ciclismo, ha però fatto riferimento alla stessa Wada, che ha ammesso che sulla base delle perizie scientifiche Froome non può essere sanzionato, in quanto non ha violato alcuna norma antidoping. Una decisione arrivata dopo quella degli organizzatori del Tour di escludere il britannico del Team Sky. Domani è prevista l'udienza davanti alla Camera arbitrale dello sport francese, ma quanto accaduto oggi all'Uci dovrebbe essere confermato, tanto che l'udienza stessa potrebbe anche essere cancellata. Una serie di eventi che sanno di doppia vittoria per Chris Froome: innanzitutto, è a questo punto confermata la sua vittoria del Giro d'Italia 2018, e con essa la Tripla Corona. In secondo luogo, potrà correre al Tour de France 2018, con la partenza prevista per sabato 7 luglio dalla Vandea, andando a caccia del successo numero 5 alla Grande Boucle.
-
-
Csm, Mattarella: emerso un quadro sconcertante. Si volta pagina
-
Conte: situazione difficile, confido di evitare la procedura Ue
-
Fare Surf a Milano: aperta la prima Wave pool d'Italia
-
Il passaggio dei migranti dalle nave madre al barchino: il video
-
Bollette, tutto quello che c’è da sapere per difendersi dalle trappole