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Kurz e Salvini vicini sulla protezione dei confini Ue, distanti sulla…

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L’INTERVENTO AL PARLAMENTO EUROPEO

Kurz e Salvini vicini sulla protezione dei confini Ue, distanti sulla riforma di Dublino

Il cancelliere Sebastian Kurz ha illustrato al parlamento europeo le linee strategiche della presidenza austriaca. (Ap)
Il cancelliere Sebastian Kurz ha illustrato al parlamento europeo le linee strategiche della presidenza austriaca. (Ap)

Non c’è solo l’ipotesi di una chiusura del Brennero a seguito dell’accordo all’interno del governo tedesco sui migranti secondari. C’è anche un punto di dialogo tra Austria e Italia: durante il semestre di presidenza dell’Unione dell’Austria, ha chiarito il cancelliere Sebastian Kurz questa mattina nel suo intervento davanti ai parlamentari europei, la protezione dei confini esterni dell’Unione è al primo punto. La tutela dell’Europa si svilupperà sul piano della sicurezza e della lotta all’immigrazione clandestina, della prosperità economica, della competitività attraverso la digitalizzazione e della stabilità nelle politiche di vicinato coi paesi dei Balcani e dell’Europa sudorientale.

Il progetto dell’internazionale sovranista
Nell’ottica della formazione di una “internazionale sovranista” in vista delle elezioni europee del maggio 2019, che dovrebbe coinvolgere lo stesso Kurz, Matteo Salvini, il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer, e forse anche Geert Wilders, leader del Pvv olandese, l’intervento del cancelliere austriaco a Strasburgo aiuta a individuare i punti su cui si potrebbe sviluppare la collaborazione tra il vicepremier italiano e il presidente di turno dell’Unione.

Per Kurz e Salvini la priorità è consolidare le frontiere esterne
Uno di questi, il più rilevante, è il consolidamento delle frontiere esterne con l’obiettivo di arginare le spinte migratorie. «Come presidenza austriaca - ha spiegato Kurz - ci siamo proposti tre obiettivi: il primo è la sicurezza e la lotta contro l’immigrazione illegale, il secondo è preservare il nostro benessere in Europa e il terzo è l’attività nel nostro vicinato. Il primo punto - ha aggiunto - è legato alla protezione dei confini esterni». Una posizione che si avvicina molto a quella del responsabile del Viminale. «Con il semestre di presidenza europea guidato dagli austriaci penso che sarà tutto più facile - ha confidato Salvini nei giorni scorsi -: gli austriaci affrontano in maniera concreta e pragmatica il tema sicurezza, protezione e immigrazione. Su questi temi sono in quasi totale sintonia con loro».

“Come presidenza austriaca ci siamo proposti tre obiettivi: il primo è la sicurezza e la lotta contro l’immigrazione illegale, il secondo è preservare il nostro benessere in Europa e il terzo è l’attività nel nostro vicinato. Il primo punto è legato alla protezione dei confini esterni ”

Sebastian Kurz , cancelliere dell’Austria 

La distanza tra Roma e Vienna sulla modifica delle regole del diritto d’asilo
Nell’intervento di questa mattina in plenaria Kurz ha parlato anche della riforma del regolamento di Dublino sul diritto d’asilo. Il fatto che al Consiglio europeo del 28 giugno si sia posto l’accento su questo tema è «molto importante», ha confidato. Ma su questo punto le posizioni di Vienna si distanziano in parte da quelle di Roma. Le regole attuali, entrate in vigore nel gennaio del 2014, stabiliscono infatti che il paese competente per l’esame della domanda di asilo è quello di primo ingresso nel territorio Ue. L’Italia ha chiesto di superare questa logica, sulla base del principio che “chi sbarca in Italia sbarca nell’Unione europea”.

Kurz contro la richiesta di asilo nei centri di accoglienza
Al di là delle parole di Kurz sull’importanza che ricopre la riforma del regolamento di Dublino, in passato il cancelliere austriaco ha chiarito la posizione del suo paese. E lo ha fato in due modi. La prima delineando soluzioni che possono essere in linea con quelle di Salvini. L’idea che i migranti possano chiedere asilo nei centri di accoglienza, ha osservato Kurz, è sbagliata. «Questo è un fattore di attrazione assurdo - ha sottolineato -. Sarebbe più furbo prendere le persone direttamente nelle zone di conflitto per togliere lo stimolo ad affontare pericolosi percorsi in mare».

Austria e Italia lontane sui porti di sbarco
La distanza con Salvini è nel passaggio successivo. Nel caso in cui queste persone decidessero comunque di tentare la traversata via mare per raggiungere l’Europa, l’Austria - con il gruppo di Visegrad e la Danimarca - è comunque contraria a una compartecipazione tra i partner europei sul piano dei porti di sbarco.

Tajani: fare tutto il possibile per sbloccare riforma sistema d’asilo
Oggi il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha invitato Kurz «a fare tutto il possibile per sbloccare la riforma del sistema di asilo, sulla base della proposta del Parlamento europeo. Non possiamo permetterci ulteriori rinvii o aspettare coloro che, in passato, si sono opposti a qualsiasi passo in avanti. Il Trattato - ha continuato - è chiaro: se necessario, la decisione può essere presa a maggioranza qualificata. Sono fiducioso che il Cancelliere Kurz rispetterà il motto della presidenza: un’Europa che protegge. Un’Europa in grado di fornire un’azione efficace e concreta, e non delle semplici parole». La partita è solo alle battute iniziali. Un altro round il 12 luglio, quando a Innsbruck è in agenda il vertice dei ministri dell’Interno Ue. Il giorno prima Salvini incontrerà il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer, il bavarese che sul nodo migranti ha messo a repentaglio la tenuta della Grande coalizione.

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