L’inferno sul raccordo autostradale di Borgo Panigale ha causato un morto e il ferimento di 145 persone. Il bilancio dei feriti dell’incidente avvenuto ieri a Bologna, sullo snodo autostradale che collega la A1 e la A14, all’altezza di Borgo Panigale, è aumentato di ora in ora. I dati resi noti dall’Azienda Usl di Bologna segnalano anche quattro feriti gravi, ricoverati ai centri grandi ustionati di Cesena e Parma, ma non in pericolo di vita. All’Ospedale Maggiore di Bologna sono ricoverate 18 persone, tutti in condizioni meno gravi. Nell'incidente è morta sul colpo una persona, l'autista dell'autocisterna che ha causato il terribile incidente tamponando il tir che lo precedeva e provocando la prima esplosione. La vittima si chiamava Andrea Anzolin, aveva 42 anni, abitava a Noventa Vicentina e lavorava per un'impresa veneta di commercio e distribuzione di carburante. Era considerato un autista esperto e guidava da molti anni mezzi che trasportano materiale infiammabile.
Da 3 a 5 mesi per ricostruire ponte
Prime stime sulla ricostruzione del ponte autostradale parzialmente crollato nell’incidente: ci vorranno da tre a cinque mesi.
La stima dei tempi per il ripristino definitivo dell'infrastruttura è stata fatta nel corso di un incontro in Prefettura,
a Bologna.
Conte: bisogna sempre vigilare sugli standard di sicurezza
«Bisogna sempre vigilare sugli standard di sicurezza, questo vale per il trasporto su strada, ferroviario, a tutti i livelli»,
ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, visitando i feriti all’ospedale Maggiore di Bologna. «Adesso dobbiamo
capire quello che è successo - ha aggiunto - anche per prevenire tragedie del genere». Conte non ha escluso correzioni alle
norme relative ai trasporti eccezionali previste dal Codice della strada.
La ricostruzione dell’incidente
Sulle strade delle vacanze ieri è stata tragedia. Alle 13,50 del 6 agosto un'autocisterna che trasportava Gpl ha colpito
come un proiettile un tir fermo in coda sul raccordo autostradale fra la A1 e la A14. Il camion centrato dall’autocisterna
si piega come se fosse di cartone e tampona a sua volta i mezzi pesanti che lo precedono. C’è anche una bisarca carica di
auto. È subito l’inferno: divampa l’incendio, poi la cisterna carica di Gpl si surriscalda ed esplode con un boato spaventoso.
Il boato è impressionante. Alcue auto vengono spostate dall’onda d’urto. Si alza un fungo di fiamme e fumo. Una esplosione
che è una vera e propria mina per il ponte dell'autostrada che corre parallela alla tangenziale. Collassa subito sulla strada
sottostante trascinando la carcassa della cisterna che resta appesa nel vuoto fra le due carreggiate. Come un relitto dell’inferno
di fuoco che avvolge le carreggiate.
L’incendio a Borgo Panigale
L’esplosione coinvolge a catena anche alcune strade di Borgo Panigale: la scossa fa tremare e scoppiare i vetri delle case.
La colonna di fiamme e fumo nero è visibile in tutta la città. Ma non solo. A Borgo Panigale, tra la via Emilia e via Caduti
di Amola, prendono fuoco ed esplodono a catena decine di auto parcheggiate in due concessionarie auto di Fiat e Peugeot.
Sembra la scena di un film d’azione, ma è solo la cruda realtà. Sull’autostrada resta un cratere profondo, ci sono detriti
dappertutto, lamiere contorte e bruciate, vetri ovunque. Le esplosioni hanno anche coinvolto anche la vicina caserma dei
carabinieri di Borgo Panigale con il ferimento di undici carabinieri. Le strade intorno sembrano un palcoscenico di guerra.
Alla fine le auto incendiate delle concessionarie sembra siano coperte di neve: è la schiuma per spegnere le fiamme spruzzata
dai Vigili del fuoco, accorsi in forze per domare gli incendi. Dal cielo anche l’elicottero ha gettato acqua sulle fiamme.
L’inchiesta della Procura di Bologna
Intanto la procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti. Si cercheranno di capire quali
siano state le cause dell'incidente, se una fatale distrazione, o un malore o un colpo di sonno.
Toninelli: verificheremo il rispetto delle norme sulle merci pericolose
Come ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un'informativa al Senato e come appare chiaramente dalle
immagini, il camion sembra non aver frenato. «Secondo le prime ricostruzioni - ha detto il ministro Toninelli - l'incidente
è stato causato dal conducente della ditta del mezzo che trasportava gpl. Il carico ha preso fuoco e ha dato il via a una
serie di esplosioni a catena». Dalle immagini registrate dalle telecamere di Autostrade per l'Italia, «il camion sembrerebbe
non aver frenato - ha detto il ministro - nonostante la coda segnalata, finendo su un mezzo fermo che trasportava fusti di
solvente». Toninelli ha anche ricordato che in Italia «esistono già norme specifiche abbastanza aggiornate riguardanti il
trasporto su strada di merci pericolose, anche profilate in base alla tipologia di materiale. Verificherò comunque se a Bologna
le regole siano state rispettate».
Allo studio sistemi di interazione tra veicoli e infrastrutture
Toninelli ha anche dichiarato che il ministero sta dando un forte input alla sperimentazione su strada delle soluzioni di
Smart Road e di guida connessa e automatica. «E sta introducendo, tra l'altro, sistemi di interazione tra veicoli e infrastrutture
capaci di trasferire informazioni e servizi di interesse per la sicurezza e l'efficienza della guida e del traffico nonché
sistemi per l'interazione e la collaborazione tra veicoli».
La viabilità
La Polizia stradale ha segnalato la riapertura di alcuni assi stradali. Il raccordo autostradale di Casalecchio, tra Bologna
Casalecchio e il bivio con la A14 Bologna-Taranto è stato riaperto in entrambe le direzioni di marcia, tramite uno scambio
di carreggiata con doppio senso di circolazione nella carreggiata non interessata dall´incidente di ieri. Aperta anche la
tangenziale di Bologna tra gli svincoli 3 “Ramo Verde” e 2 “Borgo Panigale” verso la A1 Milano-Napoli, mentre resta chiusa
in direzione della A14.
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