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Ecco il pacchetto Sud: più investimenti e incentivi per chi assume e…

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il cantiere della manovra

Ecco il pacchetto Sud: più investimenti e incentivi per chi assume e fa impresa

Spinta agli investimenti, pubblici e privati e stabilizzazione del bonus al 100% per i contratti stabili per le imprese che assumono a tempo indeterminato nel Mezzogiorno. Sono alcune delle misure allo studio del Governo, in particolare del ministro per il Sud Barbara Lezzi, per inserire nella manovra un “pacchetto Sud” che potrebbe includere anche un ampliamento della platea dell’incentivo per i giovani imprenditori «Resto al Sud» alzando l'età di chi può farne richiesta (ad oggi gli under 35) e prevedendo nuove platee che potranno accedervi.

Nel menù della legge di bilancio su cui il Governo ha aperto i cantieri non ci sono solo i primi passi su flat tax, reddito di cittadinanza e la revisione della legge Fornero sulle pensioni. Spuntano infatti una serie di misure per il Mezzogiorno: allo studio il potenziamento del credito d’imposta sugli investimenti privati (agevolazioni dal 10% previsto per le grandi imprese fino al 45% per le piccole nell’acquisto die beni strumentali) e l’attuazione della clausola 34% degli investimenti pubblici da destinare al Sud (oggi non supererebbe il 29%), con la possibilità di estenderla anche agli investimenti di Ferrovie e Anas. Altro capitolo quello della decontribuzione, che al Sud è stata potenziata anche per il 2018 con un incentivo al 100% (con tetto a 8.060 euro) per le assunzioni stabili non solo di giovani, ma anche di over 35 disoccupati da almeno 6 mesi. Il potenziamento però scade a fine anno e l'intenzione sarebbe appunto quella di renderlo un bonus «permanente».

Tra le misure allo studio ci sarebbe anche l’ipotesi di estendere l’incentivo «Resto al Sud» - l’agevolazione rivolta agli under 35 del Meridione per aprire un’impresa - anche ai professionisti, innalzando inoltre l'età di chi può fare richiesta: l’idea sarebbe di portarla almeno ai 40anni. L’incentivo, destinato a neo-imprenditori tra i 18 e i 35 anni, residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, consiste in un finanziamento fino a 50mila euro (il 35% a fondo perduto e il 65% con un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni) per avviare nuove attività imprenditoriali. Dal suo avvio a gennaio, stando agli ultimi dati di Invitalia (che gestisce le domande) che risalgono al 1 agosto sono state già presentate oltre 10mila domande e 958 già approvate. I fondi disponibili - stanziati dal precedente Governo - sono 1,25 miliardi che arrivano dal Fondo sviluppo e coesione.

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