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Dossier | N. 63 articoliGenova, tutto sul crollo del ponte Morandi

Le scuse di Autostrade, che prepara 500 milioni per Genova. Di Maio: «Elemosina». Salvini: «Minimo sindacale»

Mezzo miliardo. Questo preventiva di spendere Autostrade per l'Italia tra ricostruzione del viadotto crollato e delle case danneggiate, aiuti alle famiglie di vittime e sfollati e interventi su strade cittadine e trasporti pubblici per alleviare l'emergenza-traffico causata dalla tragedia del Ponte Morandi. Al mezzo miliardo si dovranno aggiungere i risarcimenti, quando saranno accertate le responsabilità del crollo. Questo però non basta ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che hanno parlato rispettivamente di «elemosina» e di «minimo sindacale».

GUARDA IL VIDEO / Atlantia: «Ci sembrava indelicato parlare di soldi»

La risposta di Di Maio e Salvini è arrivata già pochi minuti dopo la conferenza stampa con cui Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci - rispettivamente presidente e amministratore delegato sia di Aspi sia della capogruppo Atlantia - si sono presentati alla città di Genova per chiedere scusa. Non per il crollo del viadotto (sarebbe un'ammissione di responsabilità), ma solo per la lontananza mostrata nei giorni dell'emergenza.

Annunciati anche gli interventi che la società ha previsto per Genova: oltre agli aiuti immediati alle famiglie, la sistemazione di alcuni snodi della viabilità urbana vicino alla zona del crollo - anche con l'accelerazione sui cantieri del collegamento tra lungomare Canepa e aeroporto e la realizzazione «a tempo di record» di una nuova strada - e la ricostruzione sia delle case che andranno demolite, sia del viadotto.

Al momento è esclusa ogni possibilità di dimissioni dell'ad: Castellucci ha dichiarato che la sua priorità è lavorare per superare l'emergenza e Cerchiai gli ha ribadito la fiducia a titolo sia personale sia di presidente di Aspi e Atlantia. Piuttosto, Aspi si è attrezzata per la lunga guerra legale appena iniziata con il Governo: Atlantia ha inserito Paola Severino nel team dei legali di supporto, che già comprende tra gli altri l'avvocato Francesco Gianni, da sempre al fianco del gruppo. Per quanto all'inizio della conferenza stampa Aspi avesse precisato che intendeva solo parlare della situazione di Genova ed evitare di parlare sia dei rapporti con il Governo sia delle responsabilità della tragedia, Castellucci ha risposto ad alcune domande in tema, ribadendo che alla società non risultavano esserci motivi di preoccupazione per il viadotto poi crollato e che si faranno un'idea solo dopo che potranno esaminare le macerie.
A un certo punto, ha evocato tra le possibili cause anche il vento e la pioggia, attribuendo questa ipotesi a «esperti quotati».

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