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Di Maio: Salvini vada avanti ma rispettiamo il lavoro dei…

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vicepremier: rispettiamo lavoro pm

Di Maio: Salvini vada avanti ma rispettiamo il lavoro dei pm. Cei: no politica su pelle dei poveri

Il giorno dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti, arriva il commento dell’altro vicepremier del governo giallo-verde, Luigi Di Maio. Il ministro Salvini vada avanti - è il senso di un post pubblicato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico - perché non ha violato il codice etico del contratto e dei Cinque stelle. Il Governo si assume la responsabilità politica delle scelte fatte sul caso della nave Diciotti ma, sottolinea Di Maio, prendendo le distanze dai toni duri usati dal segretario della Lega nei confronti dei pm di Agrigento che hanno deciso la sua iscrizione nel registro degli indagati, ci deve essere pieno rispetto per l’azione della magistratura per cui non si si devono attaccare i pm che indagano.

Intanto, i vescovi della Cei ammoniscono il governo: «Non si può fare politica sulla pelle dei poveri». E spiegano di aver deciso di accogliere parte dei migranti della Diciotti per sbloccare «una situazione di stallo diventata insostenibile per tutti».

Il leader leghista fa sapere di aver ricevuto da ieri sera «quasi centomila tweet #nessunotocchiSalvini!». «Grazie, siete incredibili! - scrive -. Io non mollo, ve lo garantisco». E poi, in un altro tweet: «Qualche mese fa il procuratore di Agrigento (quello che mi sta indagando) diceva: “Il rischio di terroristi a bordo dei barconi è alto”. Ha cambiato idea? Per me il problema rimane lo stesso anche oggi».

Salvini: mercoledì atti indagine a Palermo
I giudici di Agrigento
dovrebbero trasmettere mercoledì il fascicolo d’inchiesta alla procura di Palermo, che poi dovrà”girare” gli atti al competente Tribunale dei ministri. La trasmissione dovrà avvenire entro 15 giorni dalla ricezione della carte dalla Procura di Agrigento. L'organo collegiale ad hoc, composto dai gip Fabio Pilato e Filippo Serio e dal giudice del tribunale fallimentare Giuseppe Sidoti, estratti a sorte come prevede la legge, ha 90 giorni di tempo, compiute le indagini preliminari e sentito il pubblico ministero, per decidere se archiviare o trasmette gli atti alla Procura perché quest'ultima chieda l'autorizzazione a procedere al Senato visto che Salvini è un senatore.

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Autunno caldo e legge di bilancio
Ma Di Maio parla anche di altro, in particolare della ripresa dell’attività parlamentare e della legge di bilancio. «L’autunno sarà caldissimo, se l’estate è stata così non potete immaginare cosa sarà l'autunno, con i poteri forti che ci stanno facendo la guerra in questo momento». Il governo, assicura, intende fare «una legge di bilancio coraggiosa che mette al centro i cittadini, ma se in Europa ci hanno trattato così sul'immigrazione mi immagino cosa faranno sui conti».

«Governo compatto»
Il vicepremier pentastellato vuole mettere a tacere le voci di una spaccatura dentro l’esecutivo per la vicenda migranti che si è chiusa ieri, dopo uno stallo durato giorni, con la disponibilità di Albania Irlanda e della Chiesa ad accoglire i profughi. «In questi giorni - rimarca Di Maio - non è mancata la compattezza del Governo. Devo ringraziare il ministro degli Esteri Moavero e il premier Conte perché abbiamo fatto un gioco di squadra che sarà molto importante per le altre emergenze. Siamo stati compatti sulla linea da tenere, anche perché bisognava contrattare con altri Paesi. Il Governo è stato ed è compatto sulle decisioni prese». Nessun riferimento, però, al leader della Lega.

Salvini e il rispetto del «codice etico» del contratto di governo
«Il ministro Salvini è indagato e credo che - scrive il capo politico del Movimento 5 Stelle - sia un atto dovuto in quanto ministro dell'Interno, in quanto titolare delle decisioni in quella materia. Come ci si comporta in questi casi? C’è il codice etico dei ministri nel nostro contratto e secondo il codice etico dei ministri e del Movimento 5 Stelle il ministro deve continuare a fare il ministro. È nostro dovere attuare il programma elettorale ma è anche diritto-dovere della magistratura portare avanti i procedimenti giudiziari. Quindi pieno rispetto per la magistratura e non facciamo ripiombare questo Paese negli scontri tra procure, pm e politica». Di Maio ha poi escluso l’adozione del “No Way” australiano, il sistema per arginare gli sbarchi caldeggiato da Salvini: «Che il 'no way' australiano non sia nel contratto di governo è chiarissimo sin dal primo giorno, poi so che il suo obiettivo è quello», ha detto il vicepremier M5S.

«Non attaccare i pm»
Di Maio aggiunge: «Noi ci assumiamo le nostre responsabilità come governo coscienti del fatto che abbiamo fatto l’interesse nazionale e ci difenderemo per le decisioni che abbiamo preso ma non per questo adesso dobbiamo cominciare ad attaccare i pm che portano avanti il loro lavoro. Non possiamo applaudire a quei pm che arrestano un mafioso e poi a uno stesso pm che porta avanti un’inchiesta diciamo che non va bene. Noi abbiamo sempre detto che le istituzioni vanno rispettate».


«Delusi dall’Europa, ma pronti a ravvederci se dà segnali di aiuto»
C’è poi il capitolo Europa. «L’Unione europea mi ha molto deluso - dice Di Maio - Quello che hanno fatto in questi giorni è stato veramente ignobile. Trarremo le conseguenze: metteremo il veto sul bilancio del prossimo Consiglio europeo. Non gli daremo più i soldi. Se ne sono fregati. Siamo al lavoro sul veto ma ora ci
guardiamo tutti i provvedimenti europei di questi mesi e tutto quello che non ci conviene lo blocchiamo. E il Ceta il prima possibile deve arrivare in aula perché dobbiamo bocciarne la ratifica». «Se l'Unione europea ci desse dei segnali di aiuto» non solo sui migranti, ma «anche sulla lotta alla povertà e alla disoccupazione, con il reddito di cittadinanza, con la possibilità di eliminare la legge Fornero, noi potremmo ravvederci», ha poi aggiunto.

Di Maio: nazionalizzazione delle autostrade
Il capo politico del Movimento 5 Stelle parla anche della tragedia di Genova: «Il ponte Morandi - dice Di Maio - non lo può ricostruire autostrade, al massimo ci mette i soldi, ma lo deve fare un'azienda di stato così possiamo controllare la qualità della ricostruzione. Inoltre stiamo per desecretare i contratti di autostrade e togliergli le concessioni. Siamo poi convinti della nazionalizzazione delle autostrade. Al governo nessuno vuole ridare ai Benetton le autostrade italiane».

La Cei: situazione di stallo insostenibile per tutti
«Non si può far politica sulla pelle dei poveri» ha ammonito Ivan Maffeis, il portavoce della Conferenza epsicopale italiana (Cei), che ha deciso di ospitare e accogliere cento dei migranti bloccati in questi giorni a bordo nella nave Diciotti. «Il rischio di strumentalizzare i poveri anche laddove giustamente si chiede una risposta corale e condivisa rimane veramente alto. - Il governo ha usato queste persone per forzare l’Europa ad una risposta, che si è rivelata alquanto parziale, alquanto debole». Spiegando l’offerta di accogliere i profughi, Maffeis ha spiegato che i vescovi hanno deciso «di entrare in una situazione di stallo che era ormai diventata insostenibile per tutti. Vedere queste persone su una nave italiana attraccata sulle nostre coste e impossibilitate a scendere era una situazione intollerabile anche dal punto di vista umanitario».

Renzi: doppia morale di Di Maio, vergogna civile
Intanto sui social network viene rilanciato un tweet del 2016 in cui Luigi Di Maio chiedeva le dimissioni di Angelino Alfano che era stato indagato per abuso d’ufficio. Di MAio replica su Facebook: «Mica c'è bisogno di una indagine per far dimettere Alfano! Alfano si deve dimettere in quanto tale, ne aveva fatte già abbastanza. Adesso è un privato cittadino e non voglio infierire». Matteo Renzi va all’attacco: «Non chiediamo a Di Maio di far dimettere #Salvini “in 5 minuti”. No! Noi diciamo solo a Di Maio che la sua #DoppiaMorale è una vergogna civile. E che manganellare via web gli avversari quando fa comodo non è politica, ma barbarie. Parlavano di onestà, dovrebbero scoprire la civiltà».

La solidarietà di Berlusconi
L’ex premier e alleato (almeno a livello locale) Silvio Berlusoni esprime «vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria, non potrà che avere un esito a Lui favorevole. Ancora una volta l'autorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire».

Migranti non in Albania contro la loro volontà
L’Asgi, associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, precisa che i naufraghi della Diciotti non potranno in alcun modo essere trasferiti in Albania - paese che non è parte dell'Unione Europea e il suo sistema normativo in materia di protezione internazionale non è conforme al Sistema Comune Europeo di Asilo - contro la loro volontà: nessuna norma nazionale o internazionale lo consente e pertanto eventuali trasferimenti in questo paese potranno avvenire solo per effetto della libera scelta del richiedente.

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