«È stato presentato il piano di demolizione preliminare. Per avere la tempistica esatta andremo a chiedere il permesso alla procura perché l'area è sequestrata. Il piano di demolizione sarà più breve del previsto, si pensa a 30 giorni di esecuzione». Lo ha detto il commissario per l’emergenza Giovanni Toti dopo l’incontro nella sede della Regione Liguria con l'ad di Atlantia e Autostrade Giovanni Castellucci che ha presentato il piano per la demolizione dei monconi del ponte Morandi. «Il moncone Est sarà demolito in modo più rapido con mezzi meccanici ed esplosivi, come idea. Mentre il moncone ovest sarà smontato pezzo pezzo. In un mese potrebbe essere operativo il piano esecutivo» ha aggiunto Toti, che ha ribadito come l'obiettivo è iniziare la demolizione entro settembre, al massimo entro inizio ottobre. Intanto, l’autorità per l’energia Arera ha sospeso il pagamento delle bollette per le famiglie sfollate dopo il crollo del ponte.
GUARDA IL VIDEO - Ecco come sarà il nuovo Ponte di Genova ideato da Renzo Piano
Toti: lettera a Conte per legge ad hoc
Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci hanno scritto inoltre una lettera al premier Giuseppe Conte e al sottosegretario alla
presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti per «suggerire un provvedimento di legge ad hoc che
non deve essere per forza una legge speciale per Genova, ma può essere messo nel prossimo Milleproroghe per andare oltre il
primo decreto di emergenza che fissò i primi fondi per gli indennizzi e quindi per avere nuovi fondi»
Demolizione e ricostruzione sovrapposte
Castellucci, invece, ha spiegato che sono state presentate «una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto
Polcevera sull'A10 che saranno in parte sovrapposte, confermando sostanzialmente i tempi già annunciati». E ha parlato di
«riunione molto costruttiva, come tutte le precedenti, che segna un passo in avanti importante e concreto per aiutare Genova
ad affrontare le sue emergenze». Lo ha detto aggiungendo che su richiesta del Presidente della Regione, «abbiamo condiviso
un'estensione della gratuità dei pedaggi nell'area genovese, ulteriore rispetto a quella che era stata inizialmente decisa»
Autostrade paga i mutui, iniziati i rimborsi
Autostrade per l’Italia, inoltre, dopo i contributi versati per le primissime necessità alle famiglie costrette a lasciare
la propria abitazione per il crollo del viadotto Polcevera e i primi interventi a favore di commercianti, artigiani e imprenditori
che svolgono la propria attività nella Zona Rossa, ha iniziato i rimborsi delle rate dei mutui a favore dei cittadini genovesi residenti nella Zona Rossa. Lo fa sapere la società, precisando che al momento circa 30 famiglie si sono rivolte per questo motivo ai due Punti di contatto.
Regione prevede indennizzi mensili a sfollati
È stata approvato oggi dalla Giunta regionale il disegno di legge sugli indennizzi per tutte le persone che hanno perso la
casa, perché non potranno rientrare nella propria abitazione, a seguito del crollo di ponte Morandi. L'obiettivo è di gestire
nel modo più efficace possibile e più veloce le eventuali demolizioni degli immobili in zona rossa e risolvere i problemi
delle persone che a causa del crollo del ponte dall'oggi al domani hanno perso tutto. Non si conosce ancora il numero esatto
delle abitazioni che andranno abbattute con la demolizione del ponte ma al momento sono 286 i nuclei familiari sfollati per
oltre 500 persone.
Cdp e Regione: quattro tavoli tecnici, da case a infrastrutture
Intanto sono quattro i fronti sui quali Cdp e Regione Liguria hanno attivato altrettanti tavoli tecnici per affrontare sia misure immediate sia di pianificazione dopo il crollo del Ponte Morandi: il ripristino delle infrastrutture per la mobilità, gli interventi a favore delle imprese e delle famiglie, la soluzione
immobiliare per chi è rimasto senza casa e la moratoria per i mutui già in essere con gli enti locali.
Bucci: meno zona rossa per lavoro ditte
«L'accordo che abbiamo con Cassa depositi e prestiti e con le aziende che partecipano è quello di costruire un protocollo
dove occuparci della ricostruzione del ponte e del futuro di Genova. Parliamo del Pums, il piano urbano di mobilità sostenibile»
ha spigato il sindaco di Genova Marco Bucci, che ha firmato un'ordinanza per 'correggere' la zona rossa e permettere ad alcune imprese di riprendere il lavoro. «Abbiamo una commissione tecnica che è un interlocutore con il quale possiamo confrontarci per arrivare all'obiettivo -
ha detto Bucci - Vogliamo far riprendere il lavoro e consentire agli sfollati di rientrare, almeno qualche ora, nelle case
per riprendere le proprie cose. Non ho la strada tracciata ma ci stiamo lavorando».
Bollette sospese per sfollati
Appena insediato, il nuovo collegio dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha risposto alla richiesta
del governatore Toti e ha varato un provvedimento di urgenza per la sospensione del pagamento dei servizi nei settori di competenza
dell'Autorità (acqua, luce, gas e rifiuti) delle famiglie residenti negli edifici coinvolti nel crollo del ponte Morandi a
Genova. La sospensione dei termini di pagamento, spiega Arera, si applicherà per la durata del periodo di emergenza a tutte
le fatturazioni e gli avvisi di pagamento con scadenza successiva al 14 agosto 2018 relativamente ai consumi e ai costi di
disattivazione, riguardanti circa 300 utenze.
La Finanza sequestra i documenti Anas prima della concessione
Sono proseguite anche oggi le acquisizioni di documenti e materiale informatico e cellulari negli uffici del ministero delle
Infrastrutture da parte della Guardia di finanza che indaga sul crollo del ponte a Genova, con gli inquirenti hanno acquisito
gli atti e le comunicazioni di quando Anas vigilava sulle autostrade.
Intanto sono partite le analisi sui telefonini sequestrati nel primo blitz della Gdf negli uffici di Autostrade e del Provveditorato
delle opere pubbliche di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. In particolare gli inquirenti stanno concentrando l'attenzione
su sms e chat scambiate dal 14 agosto, dalle quali trasparirebbe «una certa preoccupazione per quanto accaduto», spiegano
fonti investigative. Tra il materiale acquisito anche altre quattro lettere che
Autostrade ha inviato al ministero dei Trasporti per sollecitare l'iter di approvazione del progetto esecutivo di rinforzo
del ponte, oltre a quella del 28 febbraio scorso in cui il direttore della manutenzione, Michele Donferri Mitelli, sollecitava
la Direzione generale per la vigilanza del Mit e il Provveditorato
approvare in fretta il progetto esecutivo di rinforzo del ponte per garantire «l'incremento di sicurezza necessario sul viadotto
Polcevera».
© Riproduzione riservata