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Dal crollo del Morandi al decreto per la ricostruzione, tutte le tappe giorno per giorno

Ore 11.56 di martedì 14 agosto 2018, la vigilia di Ferragosto: tre mesi fa a Genova crollava all’improvviso, nel corso di un fortissimo nubifragio, il ponte Morandi, il viadotto dell'autostrada A10 che attraversa il torrente Polcevera tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano collegando la città al porto. Subito drammatico il bilancio delle vittime di quello che il sindaco Marco Bucci chiamerà «il nostro 11 settembre»: 35 morti, tra cui bambini, numero fatalmente destinato a salire nelle ore e nei giorni successivi, moltissimi feriti gravi e decine di dispersi. Alla fine i morti sono stati 43.

Ma il crollo del ponte Morandi è da quel giorno anche un grande caso politico giudiziario, con l’inchiesta della magistratura di Genova e il governo intenzionato a revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia, società del Gruppo Atlantia, controllato dalla famiglia Benetton.

ECCO GIORNO PER GIORNO TUTTA LA CRONISTORIA DELLA TRAGEDIA E DELLE POLEMICHE SUCCESSIVE

13 NOVEMBRE - MAGGIORANZA BATTUTA SUL CONDONO A ISCHIA GRAZIE A VOTO “DISSIDENTI” M5S

La maggioranza M5S-Lega è stata bocciata in commissione al Senato su un emendamento all'articolo 25 del decreto Genova presentato dalla senatrice di Forza Italia Urania Papatheu dche disciplina le pratiche di condono a Ischia. La modifica è stata approvata con 23 voti contro 22 no e l'astensione della senatrice M5s Paola Nugnes. Gregorio De Falco ha votato sì. Esulta il Pd: «Il governo per la prima volta va sotto sua una delle sue maggiori schifezze», scrive su twitter il senatore Dem Andrea Marcucci. Il rischio per la maggioranza è che, a meno di voto di fiducia su un nuovo maxiemendamento, il decreto debba tornare alla Camera per il via libera definitivo.

Sfollati Genova: a tre mesi dopo decreto lacunoso

«La nostra emergenza abitativa si può considerare conclusa ma su tutto il resto c'è una quasi totale incertezza, non solo su demolizione e ricostruzione, ma anche sul decreto Genova che continua ad avere delle lacune preoccupanti». Così Franco Ravera, presidente del comitato degli sfollati di ponte Morandi, a tre mesi dal crollo del viadotto esprimendo il punto di vista di chi ha dovuto lasciare le proprie case. «A tre mesi dal crollo il decreto non è ancora legge - continua - e noi temiamo che ci siano aspetti che potranno ricadere pesantemente sulla figura del sindaco-commissario. Stiamo preparando una memoria da consegnare ai parlamentari con i quali abbiamo avuto contatti su alcuni punti poco chiari».

12 NOVEMBRE – COMMISSARIO BUCCI: DEMOLIZIONE DAL 15 DICEMBRE

«Il mio piano prevede che dal 15 dicembre potranno partire i lavori di demolizione. Noi abbiamo un progetto che prevede la partenza delle lettere d'invito, l'elaborazione dei dati e la scelta del progetto entro la fine di novembre. I lavori partiranno non appena il ponte sarà dissequestrato. Appena avremo scelto il progetto lo manderemo immediatamente al procuratore e al gip per includere le loro osservazioni nel progetto e partire. Siamo d'accordo con il procuratore che lavoreremo in questo modo», ha detto il sindaco e commissario per la ricostruzione di ponte Morandi, Marco Bucci. Buci ha poi confermato che la migliore delle ipotesi per la demolizione e ricostruzione del ponte Morandi prevede un tempo di 12 mesi: «Quindi un nuovo ponte per la città entro la prima metà del 2019. Questi sono i progetti che ho visto io, al massimo 15 mesi, non di più».

8 NOVEMBRE – A GENOVA SOLO 30% AZIENDE HA PRESENTATO DENUNCIA DANNI

La percentuale delle aziende interessate dal crollo di ponte Morandi, nella vasta area individuata dalla Camera di Commercio di Genova e che si estende dalla Valpolcevera fino ai confini del territorio regionale, che hanno presentato il modello Ae per la segnalazione dei danni alle attività economica si aggira attorno al 30% del totale. «Pensavamo sarebbe stato maggiore», ha affermato il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia, intervenuto durante una commissione consiliare in Comune sulla situazione delle imprese del territorio dopo il disastro del 14 agosto. Caviglia ha spiegato che la “zona arancione” intesa dalla Camera di Commercio, ma anche da tutte le altre istituzioni economiche (dalle associazioni di categoria ai sindacati) è molto più ampia rispetto al perimetro dei quartieri interferiti dal collasso.

7 NOVEMBRE - DANNI A IMPRESE PARI A OLTRE 422 MLN EURO

I danni subiti da imprese e professionisti causati dal crollo di Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto scorso ammontano a oltre 422 mln di euro. Lo comunica la Camera di Commercio, che ha terminato la ricognizione, alla quale sono arrivate 2058 segnalazioni di danni. Questa la prima fotografia che emerge dalla ricognizione dei danni diretti e indiretti subiti da imprese e professionisti genovesi.

Dl Genova senza coperture, dubbi ufficio Bilancio Senato

Partito lunedì 5 novembre dalla casella delle commissioni del Senato, dopo l'ok alla Camera, il decreto Genova trova un ostacolo e rischia un giro di stop. Di mezzo ci sono le coperture finanziarie per i provvedimenti previsti nel decretone, che alla città tagliata in due dal ponte crollato, riserva in realtà 16 articoli su 45. Per il Servizio del bilancio di Palazzo Madama, i fondi non sono sempre certi o specificati. A volte emergono lacune, altre incongruenze. Servono ritocchi e chiarimenti. L'ufficio lo scrive nella sua relazione, ripetendo in parte dubbi e rilievi evidenziati dai tecnici di Montecitorio. Nella maggioranza però c'è ottimismo e si punta a martedì, 13 novembre, per chiudere la partita in commissione e approdare in Aula.

6 NOVEMBRE - REGIONE LIGURIA: SI PONTE MORANDI MAI UN ALLARME DA MIT E ASPI
«Nessuno specifico allarme circa la sicurezza statica del ponte Morandi è mai arrivato agli uffici di Regione Liguria o del Comune di Genova dal Ministero delle Infrastrutture, competente per i controlli sulle concessioni governative, o da Società Autostrade che è concessionaria e responsabile”. Lo ribadisce la Regione Liguria oggi pomeriggio in una nota dopo la puntata di Report andata in onda su Rai 3 il 5 novembre. «Stupisce come mai la trasmissione Report non abbia sottolineato che a fare l'interrogazione del 2017 in Consiglio regionale sulla sicurezza del ponte sia stata proprio Raffaella Paita, ex assessore regionale ligure alle Infrastrutture, che, oltre a ben sapere l'assenza di competenze in materia dell'Ente, avrebbe potuto interrogare l'allora ministro alle infrastrutture del suo stesso partito Graziano Delrio - continua la nota -. La ricostruzione che emerge dal servizio andato in onda ieri sera appare perciò tendenziosa e non attinente alla realtà. Le concessioni autostradali hanno quali soggetti unici interessati il Governo (concedente) e la società concessionaria. Nessun ruolo viene svolto dagli enti locali territoriali».

1 NOVEMBRE - Dl GENOVA: CAMERA APPROVA TESTO, VA AL SENATO

La Camera ha approvato il decreto Genova, che va ora in Senato per la seconda lettura. I sì sono stati 284 (Lega, M5s, Fdi), i no 67 (Pd,Leu), 41 gli astenuti
(Fi).

30 OTTOBRE - COMMISSARIO BUCCI: GARA RICOSTRUZIONE PUNTO CRITICO

I punti più critici del mio piano per ricostruire il ponte sono trovare un meccanismo di assegnazione blindato, soggetto il meno possibile a ricorsi per avere i lavori operativi al 100%. Il secondo punto chiave è: chi paga? Chiederò a Aspi di pagare entro 30 giorni il nuovo ponte in anticipo e se questo non dovesse succedere allora possiamo andare a chiedere il prestito alle banche, una strada che non vorrei usare. Confido di ottenere il pagamento di Aspi in 30 giorni». Lo afferma il sindaco-commissario Marco Bucci, stamani a Genova.

24 OTTOBRE – GDF: BOZZE CON RELAZIONI TECNICHE SU CROLLO PONTE AMMORBIDITE

Bozze delle relazioni dei tecnici di Spea modificate, ammorbidite con termini meno preoccupanti. Lo hanno scoperto i militari della Guardia di finanza, agli ordini del colonnello Ivan Bixio, che indagano sul crollo del ponte Morandi. Alcune bozze erano state cambiate dopo le riunioni con il coordinatore Maurizio Ceneri, mentre altre sarebbero state modificate senza dire nulla dallo stesso dirigente. È emerso nel corso degli interrogatori dei tre ingegneri sentiti ieri e da quanto chiesto oggi a Ceneri, interrogato per tutto il giorno.

23 OTTOBRE – MATTARELLA: ABBIAMO UN DEBITO CON GENOVA, RICOSTRUIRE

«L'assurda, inaccettabile tragedia del Ponte Morandi di Genova - con il suo prezzo tremendo di vite umane, di sofferenza, di privazioni e di disagi - ha mostrato ancora una volta la solidarietà dei genovesi e quanto sia stata intensa la vicinanza degli italiani. Questo è il nostro Paese. Con la sua cultura, le sue diversità, i suoi limiti, i suoi slanci straordinari. Il debito che abbiamo verso Genova è di sostenerla, di aiutarla a ricostruire rapidamente». Lo ha detto all'Anci, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

22 OTTOBRE - COMMISSARIO BUCCI: TIRARLO GIÙ PRIMA DI NATALE

«Bisogna cominciare a lavorare sul ponte per tirarlo giù prima di Natale. Se cominciamo prima di Natale a demolirlo abbiamo veramente delle grosse possibilità di avere un nuovo ponte a Natale 2019». Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci oggi a
Genova.

20 OTTOBRE – INCHIESTA PONTE, TROVATO REPERTO “CHIAVE”: DENTRO CAVI CORROSI

Tra i reperti catalogati dai periti della procura e i consulenti ne è stato trovato uno che potrebbe essere la prova chiave delle indagini sul crollo del ponte Morandi. Si tratta, come scrivono l'edizione locale di Repubblica e il Secolo XIX, del reperto numero 132 che mostrerebbe un avanzato stato di corrosione dei cavi di acciaio dentro lo strallo di cemento armato. Corrosione, secondo i militari della Guardia di Finanza, dovuta a manutenzioni carenti. Il reperto verrà inviato in Svizzera per analisi più approfondite. Per gli inquirenti, infatti, il collasso del viadotto è stato causato dalla rottura degli stralli (i tiranti alla sommità della struttura) ammalorati da anni e per i quali era stato approvato il progetto di retrofitting, il rinforzo appunto delle pile 9 e 10. I lavori sarebbero dovuti partire tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2019. Nel piano di intervento però non era stata prevista la chiusura del ponte.

18 OTTOBRE – COMMISSARIO BUCCI: NUOVO PONTE ENTRO NATALE 2019

«Le cose stanno andando nella direzione giusta, credo che saranno rispettati i tempi di cui abbiamo parlato e che daremo un nuovo ponte a Genova entro Natale 2019». Così Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario straordinario alla ricostruzione, durante il sopralluogo in via Porro nel primo giorno delle operazioni di recupero degli effetti personali da parte degli sfollati. «Le cose stanno andando nella direzione giusta, anche per quanto riguarda gli emendamenti al decreto Genova in tema di rimborsi» ha aggiunto. Intanto la commissione tecnica, riunitasi sopra il viadotto, ha dato il via libera alle operazioni per il rientro temporaneo degli sfollati di ponte Morandi. «È stato uno stop precauzionale - spiega il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino -. Il vento non influisce sui sensori, il ponte non si sta muovendo. In giornata saranno effettuati tutti gli accessi previsti».

17 OTTOBRE - CROLLO PONTE: IN MIRINO MAGISTRATI ALTRI 40 NOMI

Depositata in procura la lista di persone che si occuparono a vario titolo del viadotto nel periodo compreso tra il 1992 e il 2012. L'elenco, stilato dagli uomini del primo gruppo della Guardia di finanza agli ordini del colonnello Ivan Bixio, è composta da una quarantina di nomi tra dirigenti e tecnici di Autostrade, Spea e Anas (alcuni sono adesso al ministero delle Infrastrutture). Da questa lista i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno potrebbero individuare ulteriori indagati da iscrivere nelle prossime settimane. Gli investigatori sono risaliti nel tempo per un motivo ben preciso. Nel 1992, infatti, venne eseguito il lavoro di manutenzione sulla pila 11, rinforzando gli stralli di quella parte del viadotto. E a quell'epoca, i poteri di vigilanza spettavano ad Anas a cui, dal 2013, è subentrata la Direzione generale del ministero delle Infrastrutture. Gli investigatori stanno cercando di capire se quando venne progettato il rinforzo della pila 11, si fosse già a conoscenza dello stato di ammaloramento delle pile 9 (quella crollata) e della 10 e perché non si intervenne all'epoca. Il progetto di retrofitting su quelle pile, infatti, venne deciso nel 2015, quando Aspi commissionò uno studio prima al Cesi e poi al Politecnico di Milano. Il progetto venne approvato definitivamente lo scorso giugno, ma i lavori sarebbero partiti solo molto dopo, e non erano previste limitazioni al traffico sul viadotto.

16 OTTOBRE - BUCCI, AUTOSTRADE? TUTTE LE PORTE APERTE

«Lascio sempre tutte le porte aperte, non ne chiudo mai una, alla fine cercheremo di fare la scelta migliore». Così il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione, Marco Bucci, replica al presidente di Confindustria Genova, Giovanni Mondini, sull'esclusione di Autostrade dalla ricostruzione del ponte Morandi prevista dal Decreto Genova. Quando al rischio di ricorsi da parte della società, il sindaco e commissario per la ricostruzione sostiene che «trasparenza e onestà sono le migliori armi».

Dl Genova, Conte: stop gare ma con cautele antimafia

«Evitare un bando di gara» per la ricostruzione del ponte Morandi «non significa evitare l'adozione di tutte le opportune cautele al fine di impedire infiltrazioni della criminalità organizzata o episodi di corruzione». Lo afferma il premier Giuseppe Conte in una nota. «Il sindaco Bucci, Commissario alla ricostruzione, concorderà direttamente con il presidente dell'Anac Cantone l'adozione di tutti gli opportuni accorgimenti per procedere in modo celere, trasparente e nel rispetto della legalità», aggiunge il premier.

15 OTTOBRE - PROGETTO ASPI, NUOVO VIADOTTO IN 9 MESI

Autostrade per l'Italia ha inviato oggi al sindaco di Genova e commissario straordinario Marco Bucci il progetto di ricostruzione del ponte Morandi. Composto da 40 elaborati tecnici e strutturali, accompagnati da una relazione generale, prevede l'opzione più breve, di soli 9 mesi per la ricostruzione a partire dall'ok al progetto, considerando anche l'adozione di penali sulle tempistiche. Secondo quanto appreso, nella mail la società ricorda la disponibilità a sviluppare nel dettaglio anche le altre opzioni.

12 OTTOBRE - DL GENOVA: EMENDAMENTO, SOLO ASPI FUORI DA LAVORI

Solo Autostrade per l'Italia esclusa dai lavori. Lo prevede l'emendamento del governo al dl Genova. Il testo, che prima escludeva tutti gli operatori che avessero partecipazioni in società concessionarie di strade a pedaggio, è stato rivisto. L'emendamento prevede che «il commissario straordinario affida la realizzazione delle attività concernenti il ripristino del sistema viario, nonché quelle propedeutiche e connesse, ad uno o più operatori economici diversi dal concessionario» o «da società o soggetti da quest'ultimo controllati». La disposizione, si legge nell'emendamento, punta a «evitare un ulteriore indebito vantaggio competitivo nel sistema delle concessioni autostradali», ma è legata anche al fatto che «non può escludersi che detto concessionario sia responsabile, in relazione all'evento», cioè al crollo di ponte Morandi, «di grave inadempimento al rapporto concessorio».

10 OTTOBRE - SFOLLATI GENOVA: SÌ A AUTOSTRADE PER RICOSTRUIRE PONTE

«Per noi coinvolgere Autostrade nella ricostruzione sarebbe stato meglio». Lo ha detto il portavoce del Comitato sfollati di via Porro Franco Ravera, ospite di Non Stop News, la trasmissione di informazione quotidiana su Rtl 102.5. Tra l'altro, Ravera ha detto di credere che «ci sia uno scontro ideologico a Roma che si ripercuote su Genova». Per quanto riguarda il decreto, dentro «non ci sono le misure chieste da Genova, dal sindaco. Per gli sfollati non ci sono sicurezze. Rischiamo di star fuori casa per anni».

Cantone: c'è lacuna nel decreto legge Genova, mafia può infiltrarsi

Nel decreto Genova è prevista «la deroga a tutte le norme extrapenali comporta anche la deroga al Codice antimafia e alla relativa disciplina sulle interdittive». Lo ha rilevato il presidente dell'Anac Raffaele Cantone in audizione alla Camera, segnalando una «lacuna» del testo del provvedimento. «Non ritengo - ha detto Cantone - di dover sottolineare i rischi insiti in tale omissione, soprattutto perché vi sono molte attività connesse alla ricostruzione (dal movimento terra allo smaltimento dei rifiuti, ad esempio) in cui le imprese mafiose detengono purtroppo un indiscutibile know how». Secondo Palazzo Chigi però nel decreto non vi sarebbe alcuna deroga alle norme penali. La deroga alle norme interne, diverse da quelle penali - fa sapere il Governo - serve per ricostruire rapidamente il ponte con il chiaro obiettivo di evitare passaggi procedimentali e burocratici che appesantirebbero l'iter per la ricostruzione».

8 OTTOBRE - CASTELLUCCI (ASPI): SE FACESSIMO NOI IN 9-16 MESI

Se la ricostruzione del ponte di Genova venisse affidato ad Autostrade per l'Italia, cosa che però al momento è esclusa dal decreto al vaglio del Parlamento, la società «ha studiato diverse possibili soluzioni», che prevedono, per “quella con i tempi più accelerati, circa 9 mesi per la demolizione e la ricostruzione e per il cosiddetto “progetto Piano” «circa 15-16 mesi». A dirlo è l'Ad di Aspi, Giovanni Castellucci, aggiungendo che «non sono promesse, ma impegni sui quali noi riteniamo di poterci impegnare contrattualmente».

4 OTTOBRE – SINDACO DI GENOVA BUCCI NOMINATO SUPERCOMMISSARIO: PER PONTE 12, 14 O 16 MESI

Dopo una telefonata questa mattina tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti Palazzo Chigi ha comunicato, come previsto dal Decreto Genova, l'intenzione di procedere alla nomina del sindaco Marco Bucci come commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi. La Regione ha già risposto con parere favorevole. «Sarà fatto un lavoro di qualità e con il minor tempo possibile, questo è un impegno che prendo verso i genovesi», ha spiegato quindi il neo commissario Bucci anticipando le previsioni dei tempi di ricostruzione che saranno di «12, 15, 16 mesi».

2 OTTOBRE – IN BILICO CANDIDATURA GEMME A SUPERCOMMISSARIO

La candidatura di Claudio Gemme a commissario per il ponte di Genova è appesa ad un filo e, in alcuni settori della maggioranza, viene data ormai per superata. A frenarla, si ragiona negli stessi ambienti, ci sarebbero i pareri negativi dei 5 stelle su un ipotetico conflitto di interessi per la figura del manager di Fincantieri. Si starebbe quindi cercando un nuovo profilo, anche tra i ruoli istituzionali. E tra questi figurerebbe anche quello del sindaco di Genova Marco Bucci.

1 OTTOBRE – DIRIGENTE MIT ULTIMO INDAGATO PER CROLLO PONTE

L'ultimo indagato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Genova per il crollo del Morandi è un dirigente del ministero delle Infrastrutture. La nuova iscrizione nel registro degli indagati è nata dopo l'interrogatorio del funzionario della Divisione 1 Bruno Santoro, avvenuto sabato. Sale così a 21 il numero delle persone indagate, tra ministero delle Infrastrutture, Autostrade, Spea e Provveditorato, oltre a due società, Aspi e Spea.

30 SETTEMBRE – TONINELLI: RAFFORZEREMO MISURE DL GENOVA IN PARLAMENTO

«Nel decreto in vigore ci sono soprattutto tante misure concrete per la città, per i suoi abitanti, per le imprese e per il porto. Misure che rafforzeremo ulteriormente in Parlamento». Così su Facebook, a proposito del Decreto Genova, il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. «È dal 14 agosto che sto lavorando duro - aggiunge - e senza sosta per ridare a Genova e ai Genovesi la dignità che meritano. E soprattutto un ponte solido il più presto possibile».

Dl Genova in Gazzetta Ufficiale, norme sono in vigore

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ed è entrato in vigore il 29 settembre, il decreto legge 109, meglio noto come Dl Genova. Sono 46 gli articoli, suddivisi in cinque capi. Stabiliscono disposizioni urgenti per la città di Genova, dopo il crollo del ponte Morandi, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.

29 SETTEMBRE - IPOTESI GEMME COMMISSARIO: MIE DIMISSIONI SU TAVOLO FINCANTIERI

«Le mie dimissioni» dal management di Fincantieri «sono già sul tavolo. Così quando arriverà la nomina saranno immediatamente esecutive». A dirlo è Claudio Andrea Gemme, probabile futuro commissario per la ricostruzione, alla tv ligure Primocanale, rispondendo alla domanda se non temesse, in caso di nomina, un conflitto di interessi. «La prima cosa è fare una buona squadra - ha detto ancora -, un team di persone che andranno selezionate adeguatamente».

27 SETTEMBRE – DECRETO GENOVA AL QUIRINALE, SOLDI RICOSTRUZIONE DA STATO SE ASPI RITARDA

Nel caso in cui Autostrade non pagasse o ritardasse le spese di ricostruzione del ponte sarà lo Stato ad anticiparle, attingendo al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale. Lo prevede il decreto legge Genova finalmente arrivato al Quirinale. «Per assicurare il celere avvio delle attività del Commissario, in caso di mancato o ritardato versamento da parte del Concessionario, a garanzia dell'immediata attivazione del meccanismo di anticipazione, è autorizzata la spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2019», si legge nel provvedimento. Nel testo confermato che alle imprese danneggiate, nonché ai professionisti, artigiani e commercianti con sede o unità locale nella zona del crollo «è riconosciuta a domanda una somma fino al 100%» del decremento del fatturato «e nel limite massimo di 200 milaeuro».

26 SETTEMBRE - SFOLLATI, VOGLIAMO RISPOSTE E CHIAREZZA

«Quella del ponte Morandi è una ferita che va sanata. Noi sfollati siamo la carne viva intorno alla ferita, la parte più dolorante. Poi c'è una zona che piano piano si sta allargando. Se il destino è quello di affondare Genova, il Governo ci sta riuscendo». Così Franco Ravera, presidente del Comitato degli sfollati di via Porro, che lancia la proposta di protestare sotto la casa di Beppe Grillo a Sant'Ilario. «Chiediamo il rispetto dei tempi - spiega Ravera - tempi che lo stesso ministro Danilo Toninelli ci ha dato alcuni giorni fa quando lo abbiamo incontrato qui. E io oggi vedo che non ci sono risposte». La rabbia degli sfollati è dovuta alle lungaggini per il rientro nelle case a prendere le loro cose ma anche per l'incertezza sul futuro della zona. «Noi vogliano voltare pagina. Vogliamo iniziare il nuovo anno con una prospettiva e ricominciare la nostra vita. Vorremmo chiarezza, vorremmo sapere di che morte morire. Prima le proviamo tutte, ma se c'è da fare la guerra, faremo la guerra».

25 SETTEMBRE - BUCCI, PROGETTO C'È, CON OK VIA IN 7 GIORNI

«Il progetto è pronto, quello di Renzo Piano, già ingegnerizzato. Ci sono ditte, come la Fagioli, tra le migliori al mondo, pronte. Se ci danno l'ok possiamo partire in 7-10 giorni. Se a ottobre non vedremo delle gru lavorare sul Morandi allora c'è un problema grave». Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, a un convegno della Cgil a Rivarolo nell'area del Morandi.

Commissione Mit; Aspi non fece valutazione sicurezza

La valutazione di sicurezza del viadotto Polcevera richiesta ad Autostrade per l'Italia «non esiste, non essendo stata eseguita la valutazione di sicurezza del viadotto Polcevera». È quanto scrive la Commissione ispettiva del Mit nella relazione sul crollo del ponte di Genova. La commissione «ha ribadito la propria richiesta» il 31 agosto e «ha appreso che, contrariamente a quanto affermato nella comunicazione del 23 giugno 2017 della Società alla struttura di vigilanza, tale documento non esiste». «Si ritiene più verosimile che la causa prima» del crollo del ponte Morandi a Genova «non debba ricercarsi tanto nella rottura di uno o più stralli, quanto in quella di uno dei restanti elementi strutturali (travi di bordo degli impalcati tampone o impalcati a cassone) la cui sopravvivenza era condizionata dall'avanzato stato di corrosione presente negli elementi strutturali», si legge ancora in un altro passaggio della relazione della Commissione ispettiva del Mit. La prima delle ipotesi per le cause del crollo avanzate dalla Commissione “scagiona” lo strallo e parla del crollo «verosimilmente» della porzione dell'impalcato cassone (ovvero l'insieme delle strutture di sostegno orizzontale del piano stradale del ponte). La seconda ipotesi attribuisce l'origine del crollo al collasso di una delle sezioni dell'impalcato cassone tra lo strallo e il puntone dei cavalletti. Terza ipotesi, avanzata in base a «considerazioni analitiche e non supportata da riprese video» in possesso alla Commissione: il crollo si originerebbe dallo strallo del sistema bilanciato a causa della riduzione di sezione per corrosione dello strallo stesso.

24 SETTEMBRE – SFOLLATI A MATTARELLA: FARE PRESTO E BENE

«Il presidente della Repubblica ha espresso vicinanza a Genova ribadendo che, per quello che potrà fare, cercherà di aiutare noi e l'intera città». Lo riferisce il presidente del comitato degli sfollati del ponte Morandi, Franco Ravera, che al Salone Nautico di Genova ha avuto un breve colloquio col presidente Sergio Mattarella. Il presidente ha avuto un breve faccia a faccia con un gruppo di sfollati. «Gli abbiamo espresso la necessità di fare presto e bene il Decreto Genova - spiega Ravera - Abbiamo forti attese su di lui per far rialzare l'intera città». Il Presidente della Repubblica è arrivato a Genova per una visita al Salone Nautico, dove è stato accompagnato da una motovedetta della Guardia di Finanza. Ad accoglierlo, col presidente di Ucina Confindustria Nautica Carla Demaria, i bambini di alcune scuole della zona rossa istituita dopo il crollo del ponte Morandi.

Di Maio: sono sicuro, ponte non lo farà Autostrade

«Il supercommissario alla ricostruzione avrà i poteri per costruire subito il ponte. Credo che la comunità intenzionale apprezzi che non lo facciamo ricostruire a chi lo ha fatto crollare. Sono assolutamente sicuro che non lo ricostruirà Autostrade». Così il vicepremier Luigi Di Maio, al termine dell'incontro all'Ilva di Genova. «Non metterà neanche una pietra - ha aggiunto - ma metterà i soldi».

23 SETTEMBRE – TOTI: NESSUNA CERTEZZA NUMERI DECRETO GENOVA

«Ancora non abbiamo una certezza sui numeri del Decreto Genova». Lo dichiara il presidente della Regione Liguria e commissario per l'emergenza del ponte Morandi, Giovanni Toti, intervistato da Fabio Fazio stasera su Rai 1 alla prima puntata di “Che tempo che fa”. «Dopo una decina di giorni che aspetto il decreto verrebbe da dire che già vederlo scritto mi renderebbe soddisfatto - commenta - era partito molto male, perché non c'era stato alcun confronto con le istituzioni locali, abbiamo recuperato su alcuni punti. Speriamo di vederlo in settimana».

22 SETTEMBRE - DIMESSI CONIUGI UCRAINI, STANNO TORNANDO A CASA

Il giovane neo papà Ardini con permesso medico torna in famiglia
La Direzione sanitaria dell'ospedale San Martino di Genova ha reso noto che alle 9 del 22 settembre sono stati dimessi in via definitiva dal reparto di Riabilitazione e rieducazione funzionale Eugeniu Babin e Natasha Yelina, i due coniugi sopravvissuti dopo essere caduti con la propria auto nel baratro lasciato dal crollo del ponte Morandi. La coppia sta facendo rientro nella loro casa di Santa Maria Capua Vetere con un mezzo messo a disposizione dal Policlinico. L'ultimo ricoverato, il giovane camionista e neo papà Gianluca Ardini, potrà trascorrere il suo primo fine settimana a casa grazie a un permesso medico, per poi tornare nel reparto di riabilitazione e rieducazione Funzionale.

Pd: a 38 giorni né decreto né commissari

«Sono passati 38 giorni dal crollo del Ponte Morandi e mancano ancora il testo del “Decreto Genova” e il commissario alla ricostruzione: cioè tutti gli strumenti necessari a far ripartire la città». Questa la denuncia dei gruppi Pd in Consiglio regionale e comunale. «Il 14 settembre, a un mese dalla tragedia, il premier Conte aveva promesso ai genovesi che in 10 giorni al massimo il decreto e il Commissario sarebbero arrivati. - ricordano - Ma la stessa tempistica - altri dieci giorni - è stata annunciata dal ministro Toninelli, a quasi una settimana dalla promessa di Conte. Il tempo passa, Genova è stremata da questo balletto indecoroso».

21 SETTEMBRE - FINCANTIERI NON HA QUALIFICA PER RICOSTRUIRE PONTE

Né Fincantieri né Italferr, le due società pubbliche cui il Governo vorrebbe far ricostruire il ponte di Genova andato in pezzi il 14 agosto, hanno le capacità tecniche per realizzare un'infrastruttura di questo tipo. Non hanno cioè le “Attestazioni Soa”, strumento previsto dal nostro codice appalti per certificare la capacità di realizzare opere pubbliche (nelle diverse tipologie e importi), nello specifico non hanno la categoria OG3 «strade, ferrovie, ponti e viadotti».
Lo rivela «Edilizia e Territorio», quotidiano digitale del Gruppo 24 Ore. Italferr è un colosso della progettazione (numero uno in Italia per fatturato), ma non fa lavori. E Fincantieri Infrastructure è specializzata in “carpenteria metallica”, cioè produce e installa grandi strutture metalliche per capannoni e ponti, ma non realizza infrastrutture come capogruppo.

20 SETTEMBRE - AUTOSTRADE AVRA’ 30 GIORNI PER PAGARE PONTE

Autostrade dovrà mettere a disposizione i soldi per ricostruire il ponte Morandi di Genova entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario. Per il sostegno alle imprese danneggiate dal crollo, viene inoltre istituita la Zona franca urbana, con conseguente esenzione da imposte e contributi e la previsione di risarcimenti del 100 per cento a imprese, professionisti, artigiani e commercianti che hanno subito un decremento del fatturato. Sono alcuni dei contenuti di una bozza del “decreto Genova” (anticipata giovedì 20 settembre dal Sole 24 Ore) pronto per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale attesa per venerdì 21 settembre, o al massimo sabato 22. A seguire, scatteranno i 10 giorni previsti dal provvedimento per la scelta del commissario straordinario che verrà individuato dal Governo d'intesa con gli enti locali. Le ultime ore prima del “si stampi” sono dedicate alla bollinatura degli articoli (49), mentre non si è escluso un ulteriore passaggio in Consiglio dei ministri. Conte cauto su nome del commissario e tempi.

19 SETTEMBRE - ASPI HA PROGETTI DI DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE

Autostrade avrebbe pronti due progetti, uno più lungo e uno più rapido, di demolizione e ricostruzione del viadotto Polcevera. Autostrade consegnerà i
piani giovedì pomeriggio in Regione al commissario per l'emergenza e governatore Giovanni Toti

Rixi: viadotto lo ricostruirà lo Stato
«Il ponte lo ricostruirà lo Stato attraverso un'associazione temporanea di imprese e si assumerà la responsabilità delle scelte su chi andrà a lavorare sul
viadotto». Lo ha detto Edoardo Rixi, viceministro per le Infrastrutture e i Trasporti, a margine dell'inaugurazione della strada 'La Superba', la nuova viabilità nel ponente cittadino dentro le aree Ilva dedicata ai tir, resasi necessaria dopo il crollo di ponte Morandi

18 SETTEMBRE - TOTI: TRA 10 GIORNI IL COMMISSARIO

«Le domande strutturali per quanto riguarda il cantiere del ponte ce le porremo nel momento in cui avremo un interlocutore che verrà scelto di concerto dal premier Conte insieme agli enti locali». Così il commissario all'emergenza e governatore della Liguria Giovanni Toti al termine del vertice a palazzo Chigi sulla ricostruzione del viadotto Morandi a Genova. «Entro stasera - ha spiegato Toti ipotizzando i tempi per la messa a punto del provvedimento varato giovedì dal Governo - il decreto per Genova sarà sostanzialmente limato e verrà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale. A seguire, probabilmente «nel giro di una decina di giorni», quindi non prima della prossima settimana «avremo il commissario alla ricostruzione. Ma è una mia previsione. Potrebbe volerci un giorno in più o un giorno in meno», ha concluso il governatore.

17 SETTEMBRE - PERQUISIZIONI A POLITECNICO MILANO E CESI

Sono state effettuate perquisizioni da parte della Guardia di finanza di Genova negli uffici del Politecnico di Milano e del Cesi, la società che fece lo studio sullo stato del ponte Morandi nel 2016. Gli uomini delle Giamme Gialle hanno acquisito materiale cartaceo e informatico, ma anche le memorie dei telefonini e dei computer. Il blitz della guardia di finanza al politecnico e al Cesi è legato anche lo scambio di mail la notte tra il 14 e il 15 agosto tra il funzionario di Autostrade Enrico Valeri e la responsabile marketing Chiara Murano.

16 SETTEMBRE - SU BLOG GRILLO SPUNTA PROPGETTO NUOVO PONTE

Non il semplice rifacimento del Ponte Morandi, ma un «sistema di riqualificazione dell'area, di messa in sicurezza immediata senza demolire, con estrema flessibilità strutturale e dispositiva, oggi e nel futuro, mediante una 'macchina dell'abitare' che produce energia». È questa la filosofia di un progetto dell'architetto Stefano Giavazzi, pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo.
L'idea è di realizzare la struttura attraverso un modulo reticolare prefabbricato in acciaio, un cubo pre-assemblato che ingabbi la struttura esistente che non dovrebbe essere demolita, spiega il progettista in un video. Un'ipotesi definita nel blog «a dir poco geniale».

15 SETTEMBRE - DA GDF A PM UNA BLACK LIST CON 60 NOMI

Una 'black list' di 60 nomi su cui potrebbero ricadere responsabilità penali per il crollo del Ponte Morandi che ha causato la morte di 43 persone. È quanto
hanno predisposto gli uomini del primo gruppo della guardia di finanza, integrando un primo elenco di 25 persone, in una informativa inviata nelle ultime ore ai pm che indagano sul collasso del viadotto. Ai magistrati spetta ora il compito di un eventuale aggiornamento del registro degli indagati, nel quale
inizialmente sono state iscritte 20 persone.

14 SETTEMBRE - GENOVA UN MESE DOPO, LA CITTA’ SI FERMA

Un mese dopo il crollo del ponte Morandi Genova si è fermaTA per rendere omaggio alle 43 persone morte nel disastro. Alle 11,36 con il cielo lacerato dalle
sirene delle navi e dai rintocchi delle campane, i genovesi sono scesi in silenzio: i negozi hanno abbassato le saracinesche, taxi e bus hanno spento i motori, la gente in strada si è fermata in raccoglimento.

13 SETTEMBRE - DECRETO PER GENOVA, APPROVATO SALVO INTESE

Aiuti alle imprese e ai cittadini coinvolti dal crollo del Ponte Morandi di Genova, l'istituzione di una zona franca urbana e tagli alle imposte. Sono queste le
direttrici principali del decreto “emergenze” approvato in cdm, “savo intese”, che riguarda anche Ischia e le altre zone terremotate del centro Italia.
Per quanto riguarda gli interventi specifici sulla città di Genova, il dl «emergenze» prevede «un contributo di sostegno per tutti i soggetti coinvolti dalle ordinanze di sgombero o che hanno subito danni materiali. Alle imprese danneggiate dal crollo si riconosce un contributo finalizzato alla mitigazione
dei pregiudizi sofferti, impregiudicati i diritti risarcitori nei confronti di eventuali responsabili». Il dl introduce inoltre misure di facilitazione fiscale per
le imprese, l'istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto e il retroporto, nonché misure immediate per favorire la viabilità e i collegamenti in entrata e in uscita da Genova, implementando il
trasporto pubblico locale. Il decreto istituisce poi la figura del Commissario straordinario per consentire di procedere alla celere ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, nonché per
attuare ogni misura idonea a superare le conseguenze degli eventi dannosi.

12 SETTEMBRE - DECRETO DOMANI, LAVORI A FINCANTIERI CON ITALFERR

Il governo tira dritto sull'affidamento a Fincantieri per la costruzione del nuovo ponte a Genova. Per i lavori l'azienda sarà affiancata «molto probabilmente» da Italferr. Il decreto andrà in Consiglio dei ministri già «domani», spiega il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Aiuti ai privati per la ricostruzione degli immobili sgomberati, sconti fiscali, sostegno alle piccole e micro imprese, al trasporto pubblico locale a alle attività del porto. Sono alcune delle misure per fronteggiare l'emergenza di Genova dopo il crollo del ponte Morandi, contenute nella prima bozza del decreto “urgenze”, al momento in 16 articoli. Con il decreto arriverà, come annunciato da Toninelli, anche una nuova Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), operativa dal 1° dicembre, che assorbirà le funzioni
della vecchia agenzia per la sicurezza delle ferrovie. Tra le misure per Genova è in arrivo la nomina di un nuovo commissario straordinario per la ricostruzione, che dovrà definire gli interventi urgenti per l'affidamento dei lavori di ricostruzione del Ponte Morandi avvalendosi «dei poteri di sostituzione e di deroga».

11 SETTEMBRE - IN CDM VENERDÌ IL DECRETO SU GENOVA

Nel decreto affidamento diretto dei lavori a Fincantieri
Arriverà in cdm venerdì il 'decretone' per Genova. Lo ha annunciato il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli in audizione alla commissione Ambiente della Camera, precisando conterrà «un aiuto alle famiglie in tema di mutui e un aiuto alle imprese con agevolazioni fiscali». Nel decreto non ci sarà solo la parte su Genova, ma anche interventi sulla manutenzione e una parte relativa ai sensori, ha spiegato il ministro.

Toninelli non ha fatto cenno all'ipotesi di inserire nel decreto legge una norma per l'immediata revoca della concessione ad Autostade per l'Italia, per legge, ipotesi che era stata avanzata nei giorni scorsi dal ministero delle Infrastrutture nelle riunioni tecniche di preparazione al decreto legge. L'affidamento diretto dei lavori a Fincantieri, spiegato dal ministro Toninelli, potrebbe invece essere fatto, pur con norme speciali nel decreto legge, senza revocare immediatamente la concessione, e mandando invece avanti la procedura di revoca secondo le modalità (lunghe) previste dalla convenzione con Aspi, che passano per un accertamento tecnico delle responsabilità del “grave inadempimento”.

8 SETTEMBRE - INGEGNERE SANTORO LASCIA COMMISSIONE MINISTERIALE

Santoro si dimette da commissione Mit
«L'ingegner Bruno Santoro ha rassegnato spontaneamente le proprie dimissioni dalla Commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che opera per individuare le cause del crollo del Ponte Morandi». Lo si legge in una nota del ministero che, ringraziandolo per la sensibilità e la professionalità
dimostrate, precisa che appena dal 23 marzo scorso Santoro è dirigente della Divisione 1 (Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali». Il nome di Santoro è finito nella lista degli indagati della Procura di Genova per omicidio colposo, disastro colposo e omicidio stradale per due consulenze a sua firma effettuate negli anni scorsi per Autostrade. Santoro è il terzo componente che lascia la commissione ispettiva: prima di lui si sono già dimessi a fine agosto altri due indagati: il professore Antonio Brencich e il presidente Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche per il Piemonte, Liguria e Val d'Aosta.

Botta e risposta Toti - Di Maio
Non si placano polemiche e veleni politici sulla ricostruzione del ponte Morandi. In particolare tra il ministro Luigi Di Maio e il commissario Giovanni Toti. «Autostrade avrà un'altra brutta sorpresa nei prossimi giorni. Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare. Per quanto ci riguarda, lo deve fare un'azienda di Stato come Fincantieri», ha detto il vicepremier da Bari. «Più che brutte sorprese per Autostrade, Di Maio dia buone notizie ai genovesi. Credo che farebbe meglio il suo lavoro», ha replicato il governatore della Liguria. «Le professionalità che stiamo mettendo insieme sono le migliori. Siamo tutti d'accordo di far costruire il ponte a un'azienda pubblica e se il governo vuole
favorirci - ha concluso - fa un decreto Genova» per poter derogare al Codice degli appalti e quindi tagliare i tempi.

7 SETTEMBRE - PIANO PRESENTA LA SUA IDEA DI PONTE E CASTELLUCCI ROMPE IL PLASTICO

Piano: il ponte durerà mille anni e sarà d’acciaio
«Questo ponte dovrà durare mille anni e dovrà essere d'acciaio». Lo ha detto l'archistar Renzo Piano presentando il suo progetto di ponte nell’incontro in regione con il Governatore ligure e commissario per l'emergenza di ponte Morandi Giovanni Toti. «I muri devono crollare, i ponti mai. Questo ponte deve infiammare il nostro immaginario». L'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci - indagato nell’inchiesta sul crollo del ponte del 14 agosto - si è reso protagonista di un piccolo incidente durante le manovre per la “foto opportunity”, seguita alla presentazione del nuovo ponte sul Polcevera disegnato da Renzo Piano. Prendendo in mano uno dei plastici dell'opera, Castellucci lo ha fatto cadere mandandolo in mille pezzi.

Aspi: consorzio imprese con Fincantieri
«Sarà probabile un consorzio d'imprese con Fincantieri». Lo ha detto l'ad di Aspi (Autostrade per l'Italia) e Atlantia Giovanni Castellucci durante la presentazione del progetto del nuovo ponte di Renzo Piano a Genova. «Massima concentrazione sui tempi» per la demolizione e ricostruzione. «Il tempo che passerà prima che sia ricostruito e' il vero costo» ha aggiunto Castellucci.

Toti: entro ottobre 2019 nuovo viadotto sul Polcevera
«Entro ottobre 2019, novembre al massimo, Genova avrà un nuovo ponte sul torrente Polcevera». Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti alla presentazione del progetto del
nuovo viadotto dell'architetto di Renzo Piano.

GUARDA IL VIDEO - Crollo di Genova: Castellucci rompe il plastico del nuovo ponte di Renzo Piano

6 SETTEMBRE - CROLLO GENOVA: 20 PERSONE INDAGATE E UNA SOCIETÀ

Crollo Genova, 20 indagati. Ecco le accuse
La procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati venti persone e una società (Autostrade) per responsabilità dell'ente. Le accuse sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Le due società rispondono di omicidio colposo plurimo aggravato dal mancato rispetto della normativa anti infortunistica.

5 SETTEMBRE - TONINELLI: NEL DECRETO GENOVA OBBLIGO COLLAUDO

Toninelli: obbligo di collaudo
«Nel decreto Genova metteremo una norma che è allucinante non sia mai stata fatta: l'obbligo del collaudo». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a In Onda, spiegando che il concessionario dovrà obbligatoriamente verificare se un ponte o un'opera è stabile: «se non lo è, lo chiudo», ha specificato, dopo aver ribadito che «nei prossimi giorni» il governo approverà un decreto, il Decreto Genova, «che riguarderà i mutui delle famiglie, che evidentemente non possono più pagarli, e le imprese, con agevolazioni fiscali»

«Entro novembre tutti avranno casa»
«Entro novembre avranno tutti un'abitazione. Abbiamo smosso tutti i livelli istituzionali». Lo ha assicurato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, intervistato su La7 a In Onda, rivolgendosi alle famiglie degli sfollati dalle abitazioni sotto il ponte Morandi di Genova.

«Minacce? da Aiscat diffida»
Da Aiscat (l'Associazione delle Società Concessionarie Autostradali) “arrivò una diffida» che una pubblicazione degli atti delle concessioni poteva configurare “il reato di aggiotaggio» ha affermato ancora il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli a 'In Onda' in merito alle 'minacce' interne e esterne denunciate dal ministro nel suo intervento in Parlamento ieri.

4 SETTEMBRE - GDF CONSEGNA LISTA DI CHI SAPEVA DEL PERICOLO

Arriva la lista di chi sapeva
La Guardia di finanza consegna alla procura che indaga sui fatti del ponte Morandi un elenco di una trentina persone che potrebbero avere avuto responsabilità per il crollo del viadotto. Sono 13 nomi di coloro che si sono occupati del progetto di ristrutturazione del viadotto dal 2015, ma potrebbero diventare 25 se i magistrati decidessero di andare indietro nel tempo. Intanto i periti dei pm hanno consegnato una prima relazione sulle probabili cause del crollo attribuendole a un «cedimento strutturale all'antenna del pilone 9, il punto in cui i tiranti si congiungono all'estremità del sostegno».

L’ira degli sfollati: «Rispetto, rispetto». Di Maio: hanno ragione
«Rispetto, rispetto, veniamo prima noi delle imprese e della viabilità». Protesta a Genova in Consiglio regionale da parte di un gruppo di sfollati del ponte Morandi, che chiedono garanzie sul loro futuro: «Vogliamo la casa», dicono. Il sindaco Bucci assicura, la soluzione casa arriverà entro settembre. Intanto, il commissario per l'emergenza, il governatore Toti, annuncia che entro cinque giorni Autostrade presenterà il piano definitivo per la demolizione della struttura mentre Regione e Comune chiedono una legge speciale per snellire le procedure.

Ok a risoluzione M5S-Lega: ricostruzione entro un anno
La ricostruzione del viadotto Morandi avverrà «entro un anno» secondo quanto previsto dalla risoluzione M5s-Lega approvata dalla Camera con 296 sì, 129 no e 98 astenuti. Il testo impegna il governo al controllo su ricostruzione e manutenzione autostradale, ma anche a garantire «entro il prossimo 30 novembre» una sistemazione per gli sfollati e interventi per le aziende.

Toninelli: concessionari dovranno reinvestire in manutenzione
«Non sarà Autostrade per l'Italia a ricostruire il Ponte Morandi a Genova, il governo è compatto. La ricostruzione sarà affidata a un soggetto pubblico, ma a pagare i costi sarà la società concessionaria Aspi». Lo ha ribadito il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, nelle comunicazioni alla Camera sul crollo del viadotto. E ha spiegato che «d’ora in avanti tutti i concessionari, pubblici o privati che siano, saranno vincolati a reinvestire gran parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione».

3 SETTEMBRE - TOTI: SÌ A LEGGE SPECIALE, MA FAREMO ANCHE SENZA

«Tutti i provvedimenti urgenti che il Governo volesse varare sarebbero di aiuto, ma credo si possa fare anche in legislazione ordinaria». A margine della conferenza stampa per la presentazione del 58° Salone Nautico di Genova, ospitata nella sede del Sole 24 Ore a Milano, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dice la sua sulla necessità di norme speciali per accelerare i tempi di abbattimento e ricostruzione del ponte Morandi. «È evidente - spiega - che le imprese hanno bisogno, il ponte ha una contrattualistica di appalti difficile da mettere a regime. Se ci fossero deroghe alla legge sugli appalti e se la zona rossa diventasse zona economica speciale sarebbe un bene», conclude poi, ribadendo che «provvedimenti per accelerare i tempi sarebbero d'aiuto, ma ce la caveremo anche senza».

Rixi: provvedimenti speciali per Genova prima della Finanziaria
A stretto giro, alle parole di Toti seguono le rassicurazioni del sottosegretario del ministero delle Infrastrutture Edoardo Rixi, che annuncia l’arrivo di provvedimenti speciali per Genova prima della Finanziaria, probabilmente entro metà settembre. «Più che a una legge speciale - spiega - si potrebbe pensare di inserire gia' in una legge attuale una norma esclusiva per Genova, per fare in modo che ci siano meno tempi morti».

31 AGOSTO - PROCURA: UN NUOVO VIDEO RIPRENDE IL CROLLO
Il video inedito da una telecamera fissa di un’azienda

C'è un video di una telecamera fissa di una azienda, con sede in corso Perrone che riprende chiaramente il momento del crollo di ponte Morandi dello scorso 14 agosto. Il video è in mano agli investigatori e non è stato diffuso. «Le immagini - ha spiegato il procuratore Francesco Cozzi - non le possiamo divulgare per motivi investigativi. Se i vari testimoni oculari che stiamo sentendo le vedessero rischierebbero di raccontarci una versione inquinata di come sono andate esattamente le cose. E così ci permette anche di escludere mitomani che possano inventarsi le cose». La procura di Genova, dove mancano da mesi in organico 5 sostituti procuratori, ha chiesto al ministero almeno altri due magistrati dopo il crollo del ponte Morandi.

Cda di Autostrade: obblighi rispettati

Il cda di Autostrade per l'Italia, riunito oggi per un aggiornamento sulla vicenda del crollo di Genova, ha tra l'altro «preso atto degli elementi di confutazione alla lettera del Ministero delle Infrastrutture datata 16 agosto 2018 predisposti dalle strutture tecniche della società ed ha confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della Società». La lettera di riscontro e i relativi allegati saranno inviati al Ministero nel termine assegnato, precisa la società. Il cda e il collegio sindacale, inoltre, «hanno rinnovato il proprio cordoglio per le vittime, il dolore per i feriti e la vicinanza all'intera comunità genovese ed alle Istituzioni». Autostrade spiega anche che durante il cda è stato fatto un aggiornamento in merito all'avanzamento delle iniziative condivise nell'adunanza del 21 agosto, «in particolare, gli aiuti alle famiglie colpite che hanno interessato più di 200 nuclei familiari, le iniziative di ripristino della viabilità cittadina, le ulteriori iniziative di agevolazione del pedaggio e l'avanzamento del progetto di demolizione e ricostruzione del ponte».

Giorgetti: obiettivo stop alle concessioni
«Primo obiettivo è la revoca della concessione alla società Autostrade, poi discuteremo politicamente come procedere» sulla gestione della rete autostradale», ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca).

30 AGOSTO - AUTOSTRADE AVVIA IL RIMBORSO DELLE RATE DEI MUTUI
Dopo i primi contribuiti versati per le prime necessità, ora i rimborsi delle rate dei mutui

Autostrade per l'Italia, dopo i contributi versati per le primissime necessità alle famiglie costrette a lasciare la propria abitazione per il crollo del viadotto Polcevera e i primi interventi a favore di commercianti, artigiani e imprenditori che svolgono la propria attività nella Zona Rossa, ha iniziato i rimborsi delle rate dei mutui a favore dei cittadini genovesi residenti nella Zona Rossa. Lo fa sapere la società, precisando che al momento circa 30 famiglie si sono rivolte per questo motivo ai due Punti di contatto.

29 AGOSTO - I REPERTI DEL PONTE SARANNO CUSTODITI IN UN DEPOSITO AMIU
I reperti in un deposito Amiu vicino alla zona del disastro
I reperti del ponte Morandi catalogati dai consulenti della procura verranno custoditi in un deposito Amiu nelle vicinanze del luogo del disastro. Lo conferma il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi al termine del nuovo
sopralluogo a cui ha partecipato anche il procuratore generale Valeria Fazio. «Sono stati selezionati e catalogati i singoli reperti - ha spiegato Cozzi - e verranno poi sistemati in questo hangar, come è stato fatto per la tragedia di Ustica». Per quanto riguarda la ripresa delle attività della zona, il capo dei pm ha sottolineato che «le aree interessate e per cui non c'è un rischio per l'incolumità verranno sgomberate il prima possibile. Per esempio la ferrovia: abbiamo visto che è in una area non a rischio di eventuali futuri crolli per cui appena
verranno rimosse le macerie potrà riprendere a funzionare».

29 AGOSTO - MUTUI SOSPESI PER LE CASE COLPITE DAL CROLLO DEL PONTE

Abi: sospensione dei mutui dopo il crollo di ponte Morandi
Via libera alla sospensione del rimborso dei mutui collegati al crollo del ponte di Genova, fino al perdurare dello stato di emergenza. Lo comunica in una nota il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini aggiungendo che “la decisione è stata assunta sia in via autonoma da alcune banche sia in termini più generali attraverso una apposita ordinanza della Protezione civile del 20 agosto, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 22 agosto”. L'ordinanza dà attuazione all'accordo stipulato da Abi, dalle Associazioni dei consumatori e dalla Protezione civile nel 2015 proprio per contribuire far fronte tempestivamente ad eventi calamitosi. Le banche possono valutare l'adozione di ulteriori misure per venire incontro alle esigenze dei cittadini colpiti dal drammatico evento, conclude la nota.

Intesa Sanpaolo pronta a cancellare i mutui delle case inagibili

Intesa Sanpaolo è «pronta a cancellare i mutui nella zona rossa colpita dal crollo del ponte Morandi e a supportare con altri interventi le famiglie e le imprese della zona rossa». Nel dettaglio, l'istituto ha deciso di procedere con la remissione unilaterale dei mutui prima casa a favore di tutti coloro che si trovano a pagare un finanziamento per un immobile sito nella “zona rossa” che verrà dichiarato inagibile e non più abitabile o abbattuto. È stato stanziato un plafond ad hoc di 4,5 milioni di euro a cui si aggiunge l'attivazione della moratoria dei finanziamenti, che prevede la sospensione di 12 mesi gratuita e volontaria dei finanziamenti a privati e imprese. Il gruppo, inoltre, ha inoltre messo a disposizione di famiglie e imprese un plafond di 50 milioni di euro di finanziamenti dedicati alla ricostruzione e al ripristino delle strutture danneggiate.

Deutsche bank: mutui sospesi per 12 mesi a case colpite da crollo ponte Genova
Deutsche Bank ha deciso di fornire un proprio contributo per aiutare le persone colpite dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova. Concretamente, si legge nel comunicato, «i clienti della Banca (individui e famiglie) avranno a disposizione, oltre alla possibilità di richiedere una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui, una cassetta di sicurezza a titolo gratuito per un anno presso uno degli Sportelli di Genova».

29 AGOSTO - SEQUESTRO DI DOCUMENTI DI PONTE MORANDI
Gdf a Mit, provveditorato alle opere pubbliche e Spea
La Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro emesso dalla procura di Genova che riguarda tutta la documentazione relativa al ponte Morandi. Le Fiamme gialle sono nelle sedi del ministero delle Infrastrutture e nel suo ufficio ispettivo territoriale di Genova, nella sede del Provveditorato delle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d'Aosta, e della Spea Engineering spa. I sequestri sono avvenuti a Roma, Milano, Firenze e Genova.

28 AGOSTO - RENZO PIANO DONA UNA «IDEA DI PONTE»

Il progetto dell’archistar presentato a Toti
L’archistar Renzo Piano ha donato alla città di Genova una «idea di ponte» che si è concretizzata in un primo plastico portato in Regione Liguria. Piano ha sottolineato che si tratta di «un lavoro a titolo gratuito, in continuità con quello che il suo studio ha fatto per Genova, a partire dalle Colombiadi», spiegando che si tratta di un gesto fatto «come senatore, quindi in spirito di riappacificazione». Intantoil ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli ha ufficializzato la pubblicazione online di tutte le concessioni autostradali. «Finalmente sono pienamente pubblici, sul sito del mio ministero, tutti i documenti che riguardano le convenzioni da cui scaturiscono le concessioni ai grandi gestori di circa 6mila chilometri di autostrade. Via via li stiamo mettendo in rete in queste ore», ha detto.

Dal vicepremier con deleghe alle Attività produttive e al Lavoro Luigi Di Maio, intanto, arriva una dichiarazione di guerra nei confronti dei precedenti esecutivi: «Chi ha fatto la concessione regalo ad Autostrade e chi non l’ha annullata ha causato un danno alle casse dello Stato sarà denunciato alla Corte dei conti per danno erariale: siamo già al lavoro per questo», scrive Di Maio in un post sul blog del Movimento 5 Stelle.

27 AGOSTO - AUTOSTRADE PUBBLICA LA CONVENZIONE

Dopo le polemiche Autostrade pubblica testo e allegati della convenzione
La società Autostrade per l’Italia pubblica on line, rendendo «pubblico e accessibile a tutti i cittadini», il testo della convenzione in essere con il ministero delle Infrastrutture e trasporti, con tutti gli allegati. La pubblicazione, si legge in una nota della società, «per rispondere alle polemiche e alle strumentalizzazioni che dominano il dibattito pubblico sul tema». E sottolinea come «nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti relativi alle concessioni autostradali».

23 AGOSTO - FERRAZZA E BRENCICH LASCIANO LA COMMISSIONE

Ferrazza e Brencich lasciano la commissione ispettiva del Mit sul crollo di Genova
Terremoto nella commissione ispettiva del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che ha il compito di far luce sulle cause del crollo del ponte Morandi di Genova. Una nota del ministero, diffusa in serata, annuncia che «il Professor Antonio Brencich ha rassegnato oggi ufficialmente le sue dimissioni da componente della commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Ministero lo ringrazia per il lavoro fin qui svolto e per il gesto che mostra grande professionalità e sensibilità istituzionale». Inoltre, «il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, allo stesso tempo ha dato mandato per la revoca dall'incarico di presidente della stessa commissione per l'architetto Roberto Ferrazza, secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda».


22 AGOSTO - LA RICHIESTA DI ABBATTERE IL MONCONE

Moncone pericolante, abbattimento in vista
Pericolo di crollo per il moncone est del ponte Morandi, che deve essere abbattuto o messo in sicurezza al più presto. A chiederlo è la struttura commissariale per l'emergenza in base a una relazione tecnica trasmessa dalla commissione ispettiva del Mit guidata dall'architetto Roberto Ferrazza. La Guardia di finanza acquisisce materiale utile all'inchiesta della Procura.

21 AGOSTO - LA NAZIONALIZZAZIONE DI AUTOSTRADE

L’ipotesi di ricorrere alla Cassa despositi e prestiti
A Roma si riunisce il Cda di Autostrade per l'Italia per una informativa sulla vicenda del crollo del ponte. Confermato lo stanziamento di mezzo miliardo di euro per le famiglie delle vittime e la disponibilità a ricostruire un ponte d'acciaio in 8 mesi. Conte il giorno dopo replica in una intervista parlando di «somma modesta che andrebbe quintuplicata» e ribadisce la revoca della concessione. Alcuni esponenti del governo ipotizza il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti in sostituzione di Aspi, ipotesi che non ha trova l'appoggio del Tesoro.

20 AGOSTO: CASE AGLI SFOLLATI

Assistenza agli sfollati in tempi record
Nell'emergenza, una buona notizia riguarda l'assistenza agli sfollati: a nemmeno una settimana dal crollo del viadotto i primi 11 nuclei familiari ricevono le chiavi di immobili sostitutivi dal presidente della Liguria Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Marco Bucci. Toti assicura che «ci sarà una casa per tutti» entro 8 settimane.

Procura: possibili «concause». Gli scricchiolii dal moncone
Dopo la segnalazione di una serie di preoccupanti scricchiolii provenienti dalla struttura rimasta in piedi, la procura di Genova è pronta ad abbattere il moncone del ponte Morandi sotto sequestro, che si trova sopra alcuni edifici evacuati. La Procura prosegue nelle indagini sulle cause del crollo. L'ipotesi più accreditata dagli inquirenti è che siano state una serie di concause a provocare il crollo. Si valuta anche l'idea che a determinare il collasso sia stato il peso del carro ponte attaccato all'impalcata per i lavori di risanamento (“retrofitting”) in programma ma non ancora partiti, ma la ditta nega: «Non era ancora stato installato». Tra le ipotesi anche il peso del carro ponte attaccato all'impalcata ma la ditta nega: «Non era ancora stato installato». Il viadotto si sarebbe prima storto e poi è caduto, secondo gli ispettori del Mit.

M5S contro FI e Pd: sistema insano coi Benetton
Non si placano le polemiche sulle responsabilità politiche per la tragedia. «Negli anni i governi di centrodestra e centrosinistra hanno costruito un sistema insano di favori alle concessionarie, contribuendo in maniera determinante ad arricchirle a discapito della manutenzione delle nostre infrastrutture», accusa il Movimento 5 stelle, che si scaglia contro FI e Pd che hanno «deciso di schierarsi con i Benetton». Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini assicura che «non faremo i regali che qualcuno ha fatto in passato», e ipotizza la possibilità di nazionalizzare Autostrade. Ma il suo fedelissimo e sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti frena: «Non sono molto persuaso che la gestione dello Stato sia di maggiore efficienza».

19 AGOSTO: L’ACCUSA DEL PROCURATORE

Procuratore Cozzi: lo Stato ha abdicato al controllo
La Procura di Genova, guidata da Francesco Cozzi, apre un'inchiesta a poche ore dal crollo. A caldo, durante un sopralluogo a Ferragosto, il Procuratore capo si dice convinto del fatto «non è stata una fatalità, ma un errore umano» a provocare la tragedia. La Procura procede per omicidio colposo plurimo aggravato, attentato colposo alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo derivante da crollo. Ma gli inquirenti devono verificare anche l'iter amministrativo del progetto di Autostrade per la manutenzione del viadotto e il lavoro della Commissione del Provveditorato alle opere pubbliche, cosa che potrebbe portare a un nuovo filone d'inchiesta. Il 19 agosto Cozzi spiega di avere «qualche difficoltà ad accettare l'idea che il tema della sicurezza pubblica stradale sia rimesso nelle mani dei privati. Oggi lo Stato è espropriato dei suoi poteri, ha abdicato al ruolo di garante della sicurezza».

18 AGOSTO: IL BILANCIO DEI MORTI

Le vittime sono 43. Ritrovati gli ultimi dispersi
Il 18 agosto, a quattro giorni dal crollo, il ritrovamento degli ultimi dispersi. Si tratta della famiglia Cecala: il padre Cristian, la moglie Dawna, la piccola Crystal, di 9 anni. Recuperato anche il corpo di Mirko Vicini, dipendente dell'azienda ambientale di Genova. Finisce così la prima fase degli interventi di soccorso. Il bilancio è di 43 vittime. I feriti ancora ricoverati sono 9, due dei quali ancora in condizioni critiche.

Due funerali: di Stato e privati. Fischi e applausi per i politici
In un padiglione della Fiera di Genova gremito di cittadini si svolgono i funerali di Stato per 19 vittime del crollo, per altre 20 i familiari scelgono le esequie private, in molti casi in aperta polemica con le istituzioni accusate di aver di fatto permesso la tragedia. Presenti le alte cariche dello Stato, il premier Conte e alcuni ministri: urla e fischi accolgono l'arrivo di alcuni politici dem, mentre applausi salutano l'arrivo di Salvini e Di Maio. Mattarella parlato di «tragedia inaccettabile», e il presidente della Camera Fico chiede «scusa a nome dello Stato». Accorata omelia dell'arcivescovo di Genova, cardinale Bagnasco, che parla di «squarcio nel cuore di Genova. «La ferita è profonda», ma «la città non si arrende». Applausi anche alla lettura del nome delle vittime e nel momento in cui Bagnasco loda i Vigili del fuoco.

Genova, Mattarella: "Accertamento rigoroso delle responsabilità"

Le scuse di Autostrade per l'Italia
«Mi scuso profondamente». Così l'ad di Autostrade per l'Italia Castellucci nella prima conferenza stampa di Aspi (controllata da Atlantia, società della galassia della famiglia Benetton) dopo la tragedia. Poi si impegna a «ripristinare in otto mesi la viabilità e ricostruire il ponte Polcevera in acciaio». Per questo «sarà stanziato un fondo da 500 milioni di euro per dare indennizzi a tutti coloro che saranno costretti a lasciare le case». Ma il vice premier Di Maio respinge l'offerta al mittente: «Sia ben chiaro: lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto». No anche dal vice premier Salvini pollice verso: «Autostrade ha chiesto scusa e che metterà dei soldi, meglio tardi che mai», ma «è solo il minimo sindacale».

Crollo ponte, Autostrade chiede scusa

Il cordoglio della famiglia Benetton
Nel giorno dei funerali di Stato, dopo le polemiche immediatamente successive alla tragedia, la famiglia Benetton firma una nota con cui ribadisce il suo cordoglio. «In questo giorno di lutto, il nostro pensiero è rivolto a ogni persona che abbia conosciuto e amato coloro che oggi non ci sono più in seguito alla tragedia di Genova». «Con rispetto - prosegue la lettera - vogliamo esprimere il nostro profondo dolore e manifestare la nostra concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto». Il capitale di Autostrade per l'Italia è detenuto al 100% dalla holding Atlantia, il cui principale azionista è un’altra holding finanziaria, Edizione, controllata con il 30% dalla famiglia Benetton.

Di Maio: ad Autostrade per l'Italia mai più la gestione
Si comincia a delineare in maniera più chiara la strategia del governo per il dossier Genova e concessioni. Il vicepremier Di Maio assicura che la società Autostrade non gestirà «mai più» i «nostri ponti e le nostre strade». Una nuova riunione del Consiglio dei ministri assegna alla Regione Liguria e al Comune di Genova altri 28,5 milioni oltre i 5 già stanziati per superare le prime emergenze.


17 AGOSTO: LA REVOCA DELLA CONCESSIONE

Il premier Conte avvia la procedura contro Autostrade per l'Italia
Il premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli annunciano l'avvio della procedura di revoca della concessione ad Autostrade. Nella lettera formalizzata due giorni dopo il Mit contesta alla società «la grave sciagura» del crollo del ponte di Genova e il «gravissimo inadempimento» degli «obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e custodia, in oggettiva considerazione del collasso dell'infrastruttura, delle vittime accertate e degli ingenti danni riportati ai beni anche di soggetti terzi, senza considerare l'interruzione del sistema di viabilità e quindi la compromissione della funzionalità delle infrastrutture concesse».

Toninelli: «Revocheremo la concessione ad Autostrade»


16 AGOSTO: L’INCHIESTA

Il Mit istituisce commissione ispettiva
Una nota del Mit annuncia l'istituzione di una Commissione ispettiva per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo del ponte Morandi. Tra gli obiettivi anche la contestazione di eventuali inadempienze del concessionario. Tempi stretti per la relazione sull'attività svolta: 30 giorni. Tra i 6 componenti della commissione Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche per il Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, Ivo Vanzi, del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e Antonio Brencich, dell'Università degli studi di Genova.


15 AGOSTO: LE RICERCHE NELLA NOTTE

Oltre mille persone intorno al ponte. Gli sfollati della “zona rossa”
Le operazioni di ricerca e soccorso proseguono per tutta la notte. In poche ore le unità al lavoro sul posto diventano oltre mille - in sette diversi cantieri operativi – tra Vigili del fuoco, forze di polizia, volontari, personale sanitario. Il bilancio delle vittime, in costante aggiornamento, arriva a 38 persone recuperate senza vita e 15 feriti. Si affronta anche il problema dell'assistenza ai familiari delle persone coinvolte e degli sfollati. Sono oltre 600 gli abitanti degli edifici circostanti l'area del crollo dichiarata “zona rossa” e quindi inagibile per timori di nuovi crolli.

Il ponte e il suo costruttore
Il ponte che resterà per sempre impressa nelle memoria collettiva degli italiani è una struttura lunga 1.182 metri, con un'altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato di 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri. Il viadotto - intitolato al suo progettista, l'ingegnere Riccardo Morandi, ma noto a Genova anche come “Ponte di Brooklyn” - venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso e cemento armato ordinario. L’inagurazione, dopo 4 anni di lavori, porta la data del 4 settembre 1967 alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Dalla sua costruzione, il ponte ha sempre fatto discutere. Negli anni è stato oggetto di manutenzioni profonde.

Conte decreta lo stato di emergenza
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che istituisce lo stato d'emergenza nazionale della durata di 12 mesi per il crollo del Ponte Morandi.

14 AGOSTO: IL CROLLO DEL PONTE

Una scena apocalittica

A impressionare, in quel 14 agosto 2018 in cui il ponte Morandi crolla, sono le dimensioni e le modalità del disastro: il fragore dei piloni che collassano, le nuvole di detriti, i superstiti salvi per pochissimo. A colpire sono soprattutto le tante vite spezzate di decine di genovesi e turisti, famiglie e lavoratori, travolti dal crollo mentre viaggiavano sul “Morandi”: oltre una trentina di veicoli coinvolti e diversi mezzi pesanti, tutti precipitati per 90 metri sul greto del Polcevera, travolti da metri cubi di cemento armato. E poi le urla e le immagini sui telefonini dei testimoni, le persone in fuga e le auto abbandonate sui tronconi del ponte rimasti in piedi. E quel camion dei supermercati Basko fermo a pochi metri dal baratro, rimasto per ore a fari e motore acceso a testimonianza del fato.

Le immagini del momento del crollo del Ponte Morandi

I primi soccorsi
Superata la prima incredulità degli operatori del 112 e del 118, l'allarme immediato dei moltissimi testimoni fa scattare la macchina dei soccorsi, con la mobilitazione di oltre 400 vigili del fuoco, con l'assistenza di Forze dell'ordine, medici, volontari della Protezione civile, e il dispiegamento di elicotteri che fanno la spola con gli ospedali. 15 feriti in ospedale, di cui 12 in codice rosso.

Toninelli: «Revocheremo la concessione ad Autostrade»

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