Italia

Dossier Decreto Genova approvato «salvo intese»: manca il nome del…

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 63 articoliGenova, tutto sul crollo del ponte Morandi

Decreto Genova approvato «salvo intese»: manca il nome del commissario

Non il semplice «esame preliminare», come preannunciato nell’ordine del giorno diffuso nel pomeriggio, ma via libera “salvo intese” per il decreto legge “urgenze” (o “Genova”) piatto forte del Consiglio dei ministri riunitosi a palazzo Chigi. Sul Dl “Disposizioni urgenti in materia emergenziale” - che la formula utilizzata rende modificabile nei prossimi giorni prima di sottoporlo al Parlamento - si conferma la distanza tra M5S e Lega su uno degli aspetti più rilevanti: il nome e i poteri del commissario per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova. La nomina avverrà con un Dpcm e sarà fatta «successivamente», ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa.

VAI AL DOSSIER / Speciale Genova e ponte Morandi

Misure di sostegno per famiglie e Pmi genovesi
Il decreto prevede anche un «contributo forfettario per i beni mobili registrati, distrutti o comunque danneggiati» e un contributo di sostegno per i privati le cui abitazioni siano state dichiarate inagibili. Ancora, alle Pmi danneggiate «si riconosce un contributo di sostegno una tantum, tenendo conto del fatturato e del numero dei lavoratori. Il contributo è esteso anche ad artigiani, professionisti e commercianti che abbiano sede o unità nelle zone danneggiate e si aggiunge a quanto dovuto in termini di risarcimento e indennizzo già rivendicato». Conte ha poi spiegato che sono state introdotte «misure di facilitazione fiscale per le imprese genovesi e per la piena ripresa dei traffici portuali, con l'istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto e il retroporto, nonché altre misure per favorire la viabilità e i collegamenti in entrata e uscita dalla città».

A Genova incontro Conte-Toti
Al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha rimproverato il Governo di mancanza di galateo istituzionale per non aver invitato le istituzioni locali al Cdm («facciano tutto quello che credono, però non lo facciano sulla pelle di Genova, che ha bisogno di correre», a “Porta a Porta”) Conte ha replicato: «Il galateo di questo Governo prevede standard molto elevati di condotta, a tal punto che ha deliberato di approvare questo decreto salvo intese proprio perché domani sarò a Genova, incontrerò il presiedente Toti il sindaco Bucci e presenterò il frutto di questo intenso lavoro dell'attività di governo per condividerlo con loro. Se ci saranno suggerimenti siamo disposti ad accoglierlo».

Crollo Morandi: ecco nodi e contenuti del decreto Genova

In arrivo Agenzia per le Infrastrutture
Tra le misure del Dl urgenze, l’istituzione presso il Mit di un’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali che impiegherà 250 ingegneri. «Andranno in tutta Italia per controllare lo stato di salute di tutte le infrastrutture, come un vero e proprio organo di ispezione e vigilanza. Potranno obbligare e sanzionare il concessionario a fare interventi di messa in sicurezza», ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Tra compiti della nuova Agenzia ci sarà quindi il monitoraggio costante delle infrastrutture: «Passiamo dalla logica dell’emergenza con le lacrime agli occhi alla logica della prevenzione», ha commentato Toninelli. Con il decreto arriva anche l'obbligo di applicare «semplici sensori» che consentiranno «il monitoraggio costante, sette giorni su sette, h24 delle nostre infrastrutture».

Approvato anche Ddl “Concretezza” con norme anti assenteismo
«Abbiamo adottato un Ddl sulla concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo», ammuncia poi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte al termine della riunione, aggiornando i giornalisti su un altro provvedimento di cui era previsto il semplice esame preliminare. Un ddl che nasce «dall'esigenza di un'effettiva semplificazione della Pa», ha spiegato il ministro della Pa, Giulia Bongiorno. «Per fare da tutor alle amministrazioni si crea un nucleo concretezza che ha la caratteristica di andare presso le pubbliche amministrazioni per aiutarle, dando vari suggerimenti», ha spiegato Bongiorno. L’obiettivo è quello di «aiutarle» ma in caso di inerzia «ci saranno azioni correttive e della responsabilità dirigenziale in caso di non ottemperanza con la pubblicazione delle amministrazioni che restano inadempienti».

Di Maio: in Dl anche Cig per cessazione
Nel provvedimento, oltre al capitolo Genova, ci sono anche risposte ai terremotati di Ischia. Ma non solo: il vicepremier Luigi Di Maio ha sottolineato alla vigilia della riunione che accanto alle «norme per far ricostruire a Genova il ponte ad un'azienda di Stato», ci sarà la Cassa integrazione per cessazione che si chiamerà norma Bekaert: «Servirà - ha detto Di Maio - ad aiutare gli operai di quella fabbrica toscana che ha delocalizzato tutto in Romania e ha lasciato decine di famiglie in mezzo alla strada». E, come ha annunciato il premier Conte ci saranno anche «misure per l'edilizia scolastica».

GUARDA IL VIDEO - Ponte Morandi: dal crollo al decreto Genova, la vicenda giorno per giorno

La lunga telefonata Conte-Toti
Nella notte c’è stata una lunga telefonata di chiarimento
tra il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier ha spiegato al governatore i principali contenuti del provvedimento che arriva nel pomeriggio in Cdm. Toti ha fatto alcune osservazioni che sono state ascoltate dal premier. «Ancora non c'è una bozza definita, ci sono cose che possono essere convincenti ma tante altre che non lo sono, a cominciare dal coinvolgimento delle istituzioni locali nella sua stesura, cosa che è stata fatta in termini tecnici ma mai politici» ha sottolineato Toti a margine dei lavori della Conferenza delle Regioni di oggi. Riteniamo inoltre che molte materie siano di competenza degli enti locali e che occorra prevedere il meccanismo delle intese e del concerto per decidere insieme».

Toti: chiesto di aver voce su commissario
«Il Governo vuole mettere un commissario per la ricostruzione del ponte Morandi. Non sappiamo ancora chi sarà ma abbiamo chiesto di poter scegliere quale figura sarà. Non vogliamo monopolizzare la Regione, ma abbiamo
diritto da liguri e da genovesi di avere voce in capitolo» ha detto il presidente della Regione Liguria e commissario per l'emergenza Giovanni Toti oggi pomeriggio in diretta FB. E ha aggiunto: «Dagli amici della Lega e dal
presidente del Consiglio ci aspettiamo che venga indicato come commissario per la ricostruzione del ponte Morandi il nome di una persona capace, che sappia affiancare le istituzioni, che non appaia come qualcuno che viene da fuori». E ancora: «Non si fa campagna elettorale sul ponte di Genova, non sulla pelle dei genovesi. Vogliamo che il ponte venga ricostruito nel più breve tempo possibile e nel modo migliore con il bellissimo progetto donato dall'architetto
Piano»

Nominati tre periti per incidente probatorio
Il gip di Genova intanto ha nominato tre periti per l’incidente probatorio del 25 settembre. Si tratta del professor Gianpaolo Rosati del Politecnico di Milano, il professor Massimo Losa dell'università di Pisa e il professore Bernhard Elsener, dell'ateneo di Zurigo. I tre docenti sono esperti di tecniche delle costruzioni e durata dei materiali. L’incidente probatorio di fine settembre servirà soltanto a consentire le operazioni di rimozione e catalogazione dei detriti e per l'abbattimento dei monconi del viadotto. In un secondo tempo verrà fissato un altro incidente probatorio per stabilire le cause del crollo. Il gip Nadia Nutini ha mandato l'avviso ai 20 indagati e alle 145 parti civili.

Autostrade è aperta a Fincantieri
Nel frattempo il presidente di Atlantia e di Autostrade, Fabio Cerchiai, apre alla collaborazione con Fincantieri. «Secondo la convenzione - ha detto Cerchiai in un’intervista a Gazzettino e Messaggero - Autostrade ha l’obbligo e il diritto di provvedere nel tempo più breve possibile alla ricostruzione del ponte. Così come il ministero dei Trasporti ha l’obbligo di documentare le eventuali violazioni del concessionario, cosa che fino ad oggi non ha fatto». Cerchiai ha aggiunto che «saremmo felici di sedere attorno a un tavolo e condividere ciò che può rendere più facile risolvere i problemi di Genova».

Quanto alla concessione, afferma: «Circolano molte ipotesi sui contenuti di quel decreto e il governo ha tutto il diritto di assumere decisioni. Sempre naturalmente che ciò avvenga nel rispetto dei diritti e dei doveri sanciti nel contratto di concessione e delle norme vigenti». «Si tratta di materia complessa, non a caso a Cernobbio il premier Conte ha precisato che le eventuali decisioni sull'argomento non dovranno esporre il governo a rischi rilevanti», Cerchiai ha poi ribadito di essere «aperto a qualsiasi collaborazione», inclusa quella con Financantieri: «È benvenuta, ma cambiare per decreto regole sulle quali i grandi investitori internazionali fanno affidamento per i loro investimenti, aprirebbe un capitolo pericoloso sul piano della credibilità del Paese».

Castellucci: ponte con Piano-Fincantieri in minor tempo
«Pensiamo di poter dare molto a Genova, in particolare un ponte ricostruito secondo il progetto di Renzo Piano insieme a Fincantieri nei più brevi tempi
possibili». Lo ha detto l’a.d. di Atlantia e Autostrade Giovanni Castellucci a Porta a Porta. Poi ha risposto così al conduttore che chiedeva se Fincantieri e Italferr possono fare meglio di Autostrade nella ricostruzione del ponte di Genova: «I ponti li sanno fare tutti, noi pensiamo di avere una capacità esecutiva veloce, come dimostrato con l'esplosione della cisterna di gpl a Genova. Questi - ha precisato Castellucci - non sono ponti di complessità tecnica particolarmente elevata».

© Riproduzione riservata