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a genova protesta degli sfollati

Crollo ponte, la commissaria Bulc offre l’aiuto Ue. Toninelli: è l’Europa che ci piace

«Sono qui per onorare la memoria delle vittime, per un tributo alle famiglie che hanno sofferto per questa grande tragedia e per offrire l’aiuto dell’Europa». Con l’obiettivo di «agire e ridare operatività al territorio». Lo ha detto la Commissaria europea, Violeta Bulc, oggi a Genova con il ministro per le infrastrutture, Danilo Toninelli, per discutere del dossier sul crollo del ponte Morandi. Toninelli non nasconde la sua soddisfazione: «Questa è l’Europa che ci piace, che ascolta le necessità e i bisogni del territorio».

Intanto, a pochi giorni dalla nomina del sindaco Marco Bucci a commissario per la ricostruzione, sfollati e commercianti della Valpolcevera - la zona colpita dal crollo del viadotto Morandi che il 14 agosto ha ucciso 43 persone - hanno manifestato a Genova per chiedere la riapertura delle strade, il potenziamento dei servizi sanitari e la difesa del lavoro.

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Toninelli: ricostruire presto e bene
«Apprezziamo la vicinanza della Ue - ha aggiunto il ministro Toninelli- e sono contento che la Commissaria Bulc abbia approvato l'agenzia per la sicurezza delle Infrastrutture voluta da questo Governo», grazie alla quale si potrà «tornare a controllare le proprie infrastrutture e sanzionare quelli che non le tengono e le manutengono correttamente in sicurezza e di poter intervenire». Toninelli ha «illustrato alla commissaria Ue i contenuti del decreto Genova» e ha spiegato che l’impegno del governo è «ricostruire bene e velocemente il ponte». Per questo «stiamo lavorando - dice - per accedere ai fondi Ue».

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Il corteo: pronti a bloccare la città
Al corteo di protesta hanno partecipato anche i commercianti della zona, che si dicono «pronti a tornare in piazza e bloccare la città se non avremo risposte entro 30 giorni» soprattutto per quel che riguarda la riapertura di via 30 giugno, lungo la sponda del torrente Polcevera, decisiva per la logistica della zona. Una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Bucci e dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, mentre un gruppo di sfollati ha incontrato il ministro Toninelli.

Toti: riapertura strade uno dei primi impegni
«Tra un paio di giorni completeremo anche la seconda fase dei monitoraggi con i sensori installati sui monconi di ponte Morandi - ha detto Toti al termine dell’incontro con i manifestanti- auspichiamo che arrivino notizie positive sia per la riapertura delle strade sia per quanto riguarda il rientro degli sfollati nelle loro case». E sulla riapertura delle strade il governatore ha assicurato: «È uno dei nostri primo impegni».

La commissaria Bulc: ridare operatività al territorio
Tra le misure più urgenti indicate dalla Bulc c’è il «ripristino dei collegamenti regionali, terminale importantissimo dell’Unione europea». «L’Europa è qui con voi. Dobbiamo agire per dare piena operatività al territorio», ha detto la commissaria, spiegando di essere a Genova «anche per discutere con il governo e le autorità locali della possibilità di rispondere ai bisogni della popolazione e offrire un panoramica dei mezzi e degli strumenti che l’Unione europea può dare». «Spetterà alle autorità italiane stabilire le responsabilità del disastro» ha aggiunto Bulc, ma «intanto all’Ue sono arrivati segnali importanti come la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione e l’Agenzia nazionale per la sicurezza infrastrutture che sarà operativa da gennaio».

Bucci: ottime rassicurazioni da commissaria
Dalla commissaria Ue Bulc «ho ricevuto ottime rassicurazioni, sono molto colpito dalla sua efficienza e dal suo modo di interagire», ha dichiarato il sindaco e commissario per la ricostruzione Bucci. «Lavoreremo parecchio nei giorni prossimi insieme, ci ha garantito una certa flessibilità nelle procedure e questo è molto importante per noi. C’è l’atteggiamento giusto e la voglia di fare il ponte Morandi in fretta», ha aggiunto Bucci.

I manifestanti: «Liberate la Valpocevera»
«Liberate la Valpolcevera» è lo slogan scritto sullo striscione che ha aperto il corteo. I manifestanti hanno sfilato nel centro di Genova con tappe davanti alla Regione e alla prefettura e davanti alla fontana di piazza De Ferrari, nel cuore della città, hanno esposto un grande striscione con disegnato un muro, per mostrare ai genovesi cosa significa vivere al di là del ponte.

«Basta immobilismo»
Gli abitanti della Valpolcevera chiedono con altri striscioni la riapertura delle strade, il potenziamento dei servizi sanitari e la difesa del lavoro. «Siamo qui per chiedere soprattutto la riapertura delle strade, c’è una comunità di 50 mila abitanti, senza contare quelli dell’entroterra, che non possono più sopportare un certo immobilismo nelle decisioni», ha detto il presidente del comitato degli sfollati del Ponte Morandi, Franco Ravera. «Le istituzioni hanno fatto il possibile, hanno attivato mezzi pubblici, sono state fatte ripartire le linee ferroviarie ma non basta - spiega Ravera - ci vogliono più risorse e assunzioni di personale come autisti e agenti della municipale». «Oggi il tema non siamo noi, ma le problematiche di mezza città, ho visto in piazza molte persone che non abitano in Valpolcevera e questo mi ha fatto piacere», ha concluso il presidente del comitato.

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