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Elezioni: sì della Camera a urne trasparenti. Il 50% degli…

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il testo passa all’esame del senato

Elezioni: sì della Camera a urne trasparenti. Il 50% degli scrutatori saranno sorteggiati fra disoccupati

Urne trasparenti per azzerare il voto di scambio, cabine aperte per vigilare sulla correttezza del voto, possibilità per gli studenti universitari di votare fuorisede. Sono alcune delle linee guida della proposta di legge che ha avuto il via libera dalla Camera dei deputati. Il testo passa ora all’esame del Senato per il placet definitivo. L’obiettivo della proposta di legge - prima firmataria e relatrice la pentastellata Dalila Nesci - è quello di impedire il voto di scambio politico-mafioso e soprattutto l’uso di trucchetti collaudati per riuscire a pilotare il consenso, a partire dall’utilizzo di schede già votate prima dell’apertura dei seggi o dalla presenza di persone decedute negli elenchi dei votanti.

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No solo da Forza Italia
La proposta di legge ha avuto il via libera dell’aula di Montecitorio con il placet della maggioranza e di Leu, l'astensione di Pd e Fdi e il no di FI che contesta le norme sugli scrutatori dei seggi elettorali e l’ampliamento dei soggetti abilitati ad autenticare le firme necessarie per proporre referendum e leggi di iniziativa popolare.

La relatrice Nesci: verso elezioni più trasparenti e sicure
II testo, ha spiegato l’onorevole Dalila Nesci, è frutto di un lavoro iniziato nella scorsa legislatura, «che ci porta verso elezioni più trasparenti e sicure. Dobbiamo fare in modo che i cittadini abbiano più fiducia nella politica, soprattutto nel modo in cui si svolgono le votazioni». Le nuove regole, ha spiegato, « garantiranno un procedimento preparatorio elettorale più aperto e trasparente. Ad esempio, gli scrutatori saranno sorteggiati da un albo anche tra i disoccupati, mentre i presidenti e segretari di seggio non potranno più essere scelti tra i condannati per gravi delitti o tra i parenti dei candidati».

Le novità contro il voto di scambio
Contro il voto di scambio urne trasparenti e nuove cabine per votare: avranno tre lati e quello aperto sarà rivolto verso gli scrutatori. Si potrà così verificare che
l'elettore non tiri fuori dalla tasca una scheda già votata e la sostituisca a quella ricevuta. Per poi consegnare quella ricevuta una volta uscito al mafioso di turno e riattivare il giro. Le urne trasparenti consentiranno di verificare a inizio voto l’assenza di schede già presenti.

Voto fuorisede per gli universitari
Fra le novità gli studenti fuorisede che frequentano l'università non dovranno tornare nel comune di residenza per votare per referendum ed europee.

L’autentica delle firme per referendum e leggi popolari
«Cittadini designati dai promotori della consultazione» potranno autenticare le firme nella raccolta di firme per i referendum e leggi di iniziativa popolare. Dovranno avere i requisiti previsti per svolgere il ruolo di presidente di seggio. Un emendamento estende poi agli avvocati e ai consiglieri regionali la potestà di autenticare firme.

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Stretta su presidenti di seggio e scrutatori
Arriva una stretta su presidente di seggio e scrutatore: non si potranno svolgere questi ruoli se si è parente o affine entro il secondo grado di un candidato. Non si dovrà essere stati condannati, anche in via non definitiva. Tra le categorie di dipendenti pubblici che non potranno essere componenti di seggio ci sarà anche quella di chi lavora al ministero dello Sviluppo economico. Arriva poi il divieto di ricoprire l'incarico per due volte consecutive presso la stessa sezione elettorale per gli scrutatori e per il presidente che dovrà avere un'età compresa tra i 18 e i 70 anni (per gli scrutatori e per il segretario il limite è di 65 anni). Il presidente dovrà avere nel cassetto almeno un diploma. Presidenti e scrutatori saranno sorteggiati da albi ad hoc. Spazio ai disoccupati: per gli scrutatori c’è infatti una riserva di posti - la metà arrotondata per difetto - per chi è in stato di disoccupazione da almeno 30 giorni dal momento del sorteggio degli scrutatori.

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