Parole forti quelle pronunciate dal presidente Giovanni Malagò in merito alla bozza di riforma sportiva del CONI pensata dal Governo (soprattutto il tema scottante è la ripartizione del denaro dal CONI alle Federazioni), giudicato ed etichettato come conflitto di interesse in quanto sono gli stessi presidenti delle Federazioni a votare il n.1 del CONI: "Dalla mattina alla sera, con 4 righe nella finanziaria è stato ucciso il CONI", ha dichiarato Malagò, un affronto senza precedenti negli ultimi anni. "Il documento ufficiale del mio mandato è tutt'altro che fuori luogo. Si è ribadito l'invito, la speranza, il diritto e il dovere di dialogare. Ci si ritrova completamente stravolti e snaturati nelle funzioni demandate dalla legge di punto in bianco, si fa fatica a trovare qualcuno che risponda in maniera tranquilla ed educata, con tutto il rispetto del caso per le varie istituzioni coinvolte", chiosa Malagò, arrabbiato e deluso in quanto "delegettimato" dal Governo in quella che potrebbe essere una riforma che stravolgerebbe l'assetto sportivo attuale in Italia.
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