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LA ROAD MAP

Manovra 2019 all’ultimo giro di boa: il 28 in Aula alla Camera, conversione al fotofinish

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Ottenuto il sì “condizionato” della Commissione Ue, la legge di Bilancio targata M5s-Lega si appresta nelle prossime ore a effettuare l’ultimo giro di boa. La conversione della manovra 2019 arriverà al fotofinish: sfiorerà l’esercizio provvisorio, che potrebbe scattare nel caso in cui il via libera definitivo dovesse sforare il termine ultimo del 31 dicembre. Uno scenario, quest’ultimo, allo stato attuale poco probabile. Rimane il fatto che i tempi per chiudere l’iter del provvedimento sono a questo punto stretti, strettissimi, ai limiti del “tour de force”.

Il 27 il Ddl in Commissione Bilancio alla Camera
Dopo il via libera dell’aula del Senato con il ricorso alla fiducia, il testo approderà per la terza lettura, quella definitiva, alla Camera: domani, 27 dicembre, il Ddl sarà sul tavolo della commissione Bilancio; il giorno dopo sarà in aula a Montecitorio.

Le regole di Montecitorio sul voto sulla questione di fiducia
Anche qui il Governo, come già accaduto in seconda lettura a Palazzo Madama, potrebbe porre la fiducia sul provvedimento. A differenza di quanto accade al Senato, tuttavia, alla Camera tra il momento in cui l’esecutivo pone la questione di fiducia e la sua votazione devono passare almeno 24 ore (salvo che un accordo tra i gruppi parlamentari decida di derogare alla regola e di votare subito).

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Il presidio davanti alla Camera annunciato dal Pd
Considerato che il Pd ha già annunciato che sabato 29 dicembre organizzerà “un presidio per la democrazia” davanti alla Camera, l’ipotesi che le opposizioni acconsentano ad anticipare i tempi del voto appare, allo stato attuale, poco plausibile. È dunque probabile che il voto finale dell’aula arrivi il 29. Dopodiché, il testo dovrà essere promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il disco verde dovrà arrivare a ridosso del brindisi di San Silvestro, per entrare in vigore il 1 gennaio.

A gennaio i due decreti legge su pensioni e reddito cittadinanza
Un eventuale slittamento dei tempi farebbe scattare l’esercizio provvisorio. Il decreto legge sulla previdenza, stando alle indicazioni fornite dal sottosegretario Claudio Durigon, dovrebbe essere approvato tra il 10 e il 12 gennaio. Sempre a gennaio è atteso l’altro decreto sul reddito di cittadinanza. Il 22 gennaio la manovra di bilancio del governo giallo verde tornerà sotto la lente dell’Unione europea, con il primo Eurogruppo-Ecofin dell’anno.

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