Da grigia città industriale a meta elegante del turismo. Merito del Guggenheim Museum, certo, ma anche di iniziative in tutti
i campi. A partire da quello sportivo, con il magnifico stadio San Mames (La Catedral, per il popolo basco) che calamita eventi
di primo livello.
Bilbao continua a produrre esempi di eccellenza. A maggio dello scorso anno 82mila spettatori e un giro d’affari da 32 milioni
di euro grazie alle due finali delle Coppe europee di rugby, disputate per la prima volta fuori dal ristretto ambito costituito
da Francia, Irlanda e Regno Unito.
Già assegnate quattro partite degli Europei di calcio 2020, è in vista una candidatura per ospitare la finale di Europa League nel 2022. E ora un record strabiliante per una partita di calcio femminile: oltre 48mila persone - su una capienza da 53mila posti - hanno assistito la scorsa settimana al match tra Athletic Bilbao e Atletico Madrid, valido per i quarti di finale della Copa de la Reina e vinto 2-0 dalle madrilene.
Il tam tam mediatico e i prezzi popolari (5 euro a testa, ingresso gratuito per i possessori di un abbonamento stagionale) hanno contribuito a questo successo, evidentemente propiziato da convinzione e unità d'intenti, ma anche gli organizzatori sono rimasti stupiti. Si puntava ad arrivare a 20mila spettatori, ma il traguardo è stato “raddoppiato” abbondantemente (e sugli spalti si sono registrate 2mila presenze in più del massimo ottenuto quest'anno dall'Athletic maschile).
Nel 2016, nonostante un campionato appena vinto, la sezione femminile del club fu costretta ad annullare una conferenza stampa perché nessun mezzo d'informazione aveva manifestato il proprio interesse. Adesso de Las Leonas biancorosse si parla in mezzo mondo.
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