«La precisione delle decisioni è più importante della velocità ma intendiamo ridurre ulteriormente i tempi di intervento».
È questo il messaggio di Roberto Rosetti, capo degli arbitri Uefa nel “Var media breafing” organizzato a Roma a margine del
43° congresso ordinario Uefa.
La media delle interruzioni è infatti di 35 secondi per la sola richiesta del Var e di 68 secondi per la review in campo.
«Tempi molto ridotti rispetto a solo un anno fa e soprattutto se si confrontano con gli altri momenti persi nel corso di una
partita”, ha proseguito Rosetti. In effetti, i tempi delle interruzioni presentati dall'Uefa sono di quasi nove minuti per
le punizioni, sette per i falli laterali, sei per le marcature, quattro per i calci d'angolo e tre per le sostituzioni.
«I paesi calcisticamente più importanti fanno ormai parte di questo progetto. Il prossimo anno sarà la volta della Premier League», ha continuato Rosetti. La Uefa adotterà la Var a partire dagli ottavi di finale di Champions League, la finale di Europa League, quella della SuperCoppa europea, per le fasi finali della Nations League e degli Europei under 21.
«Gli arbitri sono contenti dell'utilizzo del Var. L'obiettivo è ridurre gli errori. Il progetto non è perfetto, ne siamo consapevoli, sarebbe utopico pensare che possa eliminare le discussioni nel calcio perché le aspettative sono alte e dall'altra parte dello schermo c'è sempre una persona umana. L'arbitro rimane responsabile delle sue decisioni, è lui il centro del processo decisionale. Non dobbiamo dimenticare che il calcio è uno sport con delle aree grigie sottoposte a interpretazioni», ha proseguito Rosetti.
La tecnologia migliore finora utilizzata è quella in 3D, messa in campo in occasione del campionato del Mondo in Russia. Dalla prossima stagione sarà un Quality Manager dell'Uefa, in contatto con i responsabili degli impianti di gioco, a inviare una infografica per spiegare al pubblico in tribuna prima il motivo della verifica in corso e, successivamente, la decisione presa con una successiva infografica. In pratica anche in Serie A, i tabelloni degli stadi segnaleranno agli spettatori l’utilizzo della VAR e per quale episodio con un'infografica. Nel giro di due anni, però, si potrà andare ben oltre. L’obiettivo è quello di andare in scia al Super Bowl: l’arbitro in vivavoce spiegherà a spettatori (e telespettatori) il motivo della sua decisione, che sia di convalidare o annullare un gol o fischiare o meno un rigore.
Confermata infine l'introduzione della VAR in Champions League a partire dagli ottavi di finale della prossima settimana.
Rosetti ha anche spiegato che «l’obiettivo è eliminare gli errori chiari e lavoriamo per avere uniformità tra i fischietti
dei vari Paesi». Dovranno stare attenti anche i giocatori: chiunque chiederà l'intervento della VAR mimando il gesto del video
verrà ammonito.
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