Il Movimento M5s ha deciso di procedere alla consultazione online, tramite la piattaforma Rousseau, sulla posizione da prendere in merito al voto in Giunta per le Immunità al Senato sull’autorizzazione a procedere contro
Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno è indagato per abuso di potere e sequestro di persona per aver impedito a 177 migranti di scendere dalla nave Diciotti lo scorso agosto. La data del voto non sarebbe stata ancora
fissata, anche se in ambienti parlamentari si parla di lunedì 18 febbraio. I Cinquestelle provano così a uscire dall’imbarazzo di una posizione non ancora definita, nonostante la contrarietà all’immunità parlamentare dichiarata fin dalle origini del Movimento. «L’autorizzazione a procedere contro Salvini non va concessa» dichiara il sottosegretario agli Esteri, il cinquestelle Manlio di Stefano. «Voto in giunta e processo? Sono tranquillissimo,
gli Italiani sanno che ho agito per il loro
bene e la loro sicurezza» ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini. E il leghista Gianmarco Centinaio, ministro dell’Agricoltura,
assicura che il voto on line «non è un rischio per il governo».
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Intanto, gli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, allegati alla memoria del ministro dell’Interno Matteo Salvini, sono arrivati alla procura di Catania, titolare dell’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro. «Non posso rilasciaredichiarazioni sulle iscrizioni,
che si fanno o meno, per ragioni di segretezza» ha detto Zuccaro.
Di Stefano (M5s): Salvini doveva farsi processare
Per il sottosegretario agli Esteri, intervistato su Sky Tg24 da Maria Latella, l’autorizzazione non va concessa «perchè parliamo
di un consiglio ministri che ha agito collegialmente», ma «credo anche che non saremmo dovuti arrivare a questo». Di Stefano
sottolinea che « Salvini avrebbe dovuto rinunciare al voto e farsi processare». E aggiunge: «Voteremo sì all'autorizzazione
se il responso» delle consultazioni online andasse in questo senso.
Centinaio: voto on line non è rischio
«Non temiamo il voto online del M5s sul caso Diciotti e la piattaforma Rousseau non mette a rischio il governo che è stabile
e sta lavorando bene» ha detto il ministro dell’Agricoltura, Gianmarco Centinaio, parlando a Cagliari al tavolo sulla vertenza
latte. «I ministri di questo governo, M5S compresi, dicono che non c'è stato un interesse personale da parte del ministro
dell’Interno - aggiunge - ma una decisione collegiale, allora dovrebbero votare sì per anche per Centinaio, Conte, Di Maio».
La procura di Catania verso apertura fascicolo
La Procura di Catania aprirà un fascicolo sulla trasmissione, dalla presidenza del Senato, degli atti firmati da Conte,
Di Maio e Toninelli. L’apertura del fascicolo è un atto dovuto. Lo scenario giudiziario che si apre, come conseguenza dovuta,
è la possibile iscrizione nel registro degli indagati dei tre esponenti del Governo e la successiva valutazione della magistratura
della loro posizione. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha già chiesto l’archiviazione dell’inchiesta aperta nei confronti del ministro Salvini ritenendo che il ritardato sbarco dei migranti dalla nave era «giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice
penale». Tesi non condivisa dal Tribunale per i ministri che ha chiesto l’autorizzazione a procedere. Lo stesso collegio sarebbe
chiamato a decidere sull’eventuale richiesta della Procura per Conte, Di Maio e Toninelli.
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