Dopo il ritiro della connazionale Lindsey Vonn con la medaglia di bronzo conquistata nella discesa libera dei Mondiali in corso di svolgimento ad Are, in Svezia, è diventata lei la grande stella del circo bianco femminile. Mikaela Shiffrin, a soli 23 anni, ha già vinto due medaglie d'oro olimpiche, due Coppe del Mondo assolute e quattro titoli mondiali, l'ultimo in SuperG proprio sulle nevi svedesi, davanti all'azzurra Sofia Goggia per soli due centesimi.
Secondo Forbes, la giovane statunitense di Val Colorado, ha il potenziale per rimanere al centro della scena e dell’industria sportiva per almeno un altro decennio, arrivando così a guadagnare dai 30 ai 50 milioni di dollari. Tiger Shaw, Ceo dell’Associazione sci e snowboard negli Stati Uniti, già nel 2017 di lei diceva che «è di gran lunga la personalità più interessante che ha iniziato a vincere fin da piccola».
Nella scorsa stagione, solo di montepremi, Mikaela Shiffrin ha guadagnato 618.150 euro. Tra i suoi sponsor, Oakley, Bose, Longines, The Westin Riverfront oltre ai tecnici Atomic, Reusch, Leki, Barilla è quello di più lunga data. La sciatrice è infatti legata al brand italiano, che annovera tra i suoi campioni della neve nomi del calibro di Alberto Tomba e Bode Miller, dal 2012.
«È stato un grande privilegio sostenere Mikaela ed essere stati presenti quando la sua carriera ha spiccato un volo incredibile negli ultimi anni – ha affermato Melissa Tendick, Vice Presidente Marketing, Barilla America – Mikaela è un'ambasciatrice fantastica, dimostra i vantaggi positivi di una buona alimentazione. La nostra speranza è che gli atleti di ogni livello, a partire dai giovani, prendano in considerazione l'idea di introdurre la pasta nelle loro diete come fonte di energia sostenibile».
Uniti dal brand Barilla, Mikaela Shiffrin e Roger Federer si sono incontrati lo scorso mese di settembre, a Chicago, durante l'ultima edizione della Laver Caup proprio per girare uno sport del marchio italiano. «Mi ha consigliato di imparare a prendermi i giusti spazi anche per festeggiare i successi e godermi i momenti migliori insieme alla mia famiglia e ai miei amici – ha confessato la sciatrice – Dopo le Olimpiadi di PyeongChang dello scorso anno ho lavorato con uno psicologo sportivo, mi ha aiutata a schiarirmi la mente e a concentrarmi solo sulle cose che dipendono da me. Tutto il rumore scompare quando gareggio, sono solo io e la montagna. Da allora mi sento meglio. Ho iniziato a bilanciare tutto: l'umore, i programmi di allenamento, le competizioni, gli impegni con i media, gli sponsor e i social network. Lindsey? Ha fatto diventare famoso lo sci negli Stati Uniti. Adesso, è come se mi avesse passato il testimone».
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