Quattro società di Lega Pro sono state punite con penalizzazioni in classifica ed ammende per la mancata presentazione di
una regolare garanzia fideiussoria. Si
tratta di Matera, Cuneo, Pro Piacenza e Lucchese, che dovranno scontare 8 punti di penalizzazione in classifica nella corrente
stagione sportiva e pagare un’ammenda di 35.500 euro.
Per quanto riguarda il Matera - attualmente escluso dal campionato di Lega Pro per non essersi presentato a giocare per 4 volte - la penalizzazione sarà scontata nel caso in cui la società si iscriva ad un campionato organizzato dalla Figc.
Intanto sul caso Cuneo-Pro Piacenza finita 20 a 0 con la squadra di Piacenza che ha mandato in campo sette ragazzini per lo
“sciopero” dei calciatori non pagati da mesi, si è espresso Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio
con delega allo sport: «Una vergogna inaudita quello che è accaduto ieri al Peschiero di Cuneo. L’umiliazione dei sette giovanissimi
della Pro Piacenza è una cosa che non voglio più vedere. Bisogna garantire il rispetto delle norme, sulla carta in
vigore dal prossimo anno, e cioè il divieto della partecipazione ai campionati per i club che non sono in regola. Così non
si può andare avanti. Intendo convocare tutte le parti interessati per trovare una soluzione che tuteli prima di tutto i giovani
e la loro passione per lo sport. Gli interessi e gli egoismi non possono scendere in campo».
«Questo caso si poteva evitare se si fossero rispettati due elementi: esclusione dal campionato del Pro Piacenza, a luglio,
per mancanza della fidejussione. La Lega Pro la chiese; che l'iter per quanto riguarda le violazioni compiute fosse stato
chiaro e definito in tempi certi. L’unica possibilità che avevamo per non compromettere la regolarità del campionato era farli
giocare e intanto verificare il loro comportamento», ha sottolineato il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. «Noi
siamo l'unica lega passata da 90 a 60 società con un’autoriforma, tre campionati fa. E non si è risolto nulla. Quindi dobbiamo
rapidamente ragionare sulla sostenibilità economica di ogni campionato e del calcio italiano
in generale, del sistema globale. Quali regole devono reggere questo progetto di riforma. Se non ragioniamo in termini di
'sistema' possiamo continuare a ridurre senza risolvere il problema. Le tre leghe si devono sedere intorno ad un tavolo con
la Figc per accelerare questo processo».
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