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Multa e mercato bloccato. Il Chelsea e la Federazione inglese nuovamente nel mirino della Fifa per irregolarità nel tesseramento di calciatori minorenni

«La Commissione Disciplinare sanziona il Chelsea con il divieto di registrazione di nuovi giocatori, sia a livello nazionale che internazionale, per i prossimi due completi e consecutivi periodo di tesseramento»: questa la decisione presa dal massimo organo calcistico mondiale in merito al trasferimento di diversi calciatori sotto i 18 anni di età. Almeno venticinque in tutto, a partire da Bertrand Traoré, messo sotto contratto nel 2013 quando aveva già raggiunto la maggiore età, ma per il quale il Chelsea avrebbe pagato 155 mila sterline (pari a circa 200 mila euro) alla famiglia nel 2011.

«In aggiunta - prosegue il comunicato della Fifa - al club è stata comminata una multa di 600 mila franchi svizzeri (circa 530 mila euro) e gli viene concesso un periodo di 90 giorni per regolarizzare la posizione dei giocatori minorenni coinvolti». Dubbi sul riscatto di Higuain che al momento è passato in prestito dalla Juve e dovrebbe essere ingaggiato dal Chelsea a titolo definitivo la prossima estate. Sarà materia per avvocati.

Non solo il Chelsea, però, perché anche la Football Association ha violato i regolamenti in questione secondo il parere della Commissione Disciplinare. Alla Federcalcio inglese è stata inflitta una multa da 510 mila franchi (450 mila euro) con un periodo di sei mesi a disposizione per regolarizzare la propria situazione. Non è la prima volta che il Chelsea viene sanzionato dalla Fifa per questioni del genere. Già nel 2008 il club londinese si vide bloccare il mercato per due sessioni per aver messo sotto contratto il minorenne Gael Kakuta, venendo inoltre multato per aver spinto il giocatore a lasciare i francesi del Lens. La disputa venne risolta dal Tas di Losanna con la revoca della sanzione tramite il pagamento di un conguaglio da tre milioni di euro per la società transalpina.

Altre sanzioni di questo tipo sono state comminati negli anni scorsi in Spagna. il Barcellona fu il primo a subire lo stop nel mercato nel 2014, stangata inflitta per due sessioni di campagna acquisti per aver violato le norme sul tesseramento di minori tra il 2009 e il 2013, con una multa di 370 mila euro e un'ammenda anche per la Rfef. Dieci i giocatori “irregolari” per i catalani, che l'anno precedente aveva ricevuto un richiamo formale da parte della Fifa per aver tesserato sei extracomunitari sotto età (tra cui il coreano Lee Sung Woo, oggi in forza al Verona in Serie B). In realtà, i blaugrana scontarono la pena solo nel 2015, perché inizialmente la Commissione d'appello della Fifa aveva accolto il ricorso del club sospendendo la sanzione, fino al verdetto finale del Tas che il 30 dicembre 2014 ha confermato le due sessioni senza mercato. Per questo motivo, i giocatori acquistati nell'estate 2015 (Aleix Vidal e Arda Turan) fecero il loro esordio solo nel girone di ritorno.

Andò meglio al Real Madrid, sanzionato nel 2016 insieme ai concittadini dell'Atletico per le stesse ragioni con due finestre di mercato senza acquisti. Le merengues, però, hanno ottenuto uno sconto di pena dal Tas che ha ridotto il blocco ad una sola sessione (con multa da 224 mila euro, contro gli oltre 800 mila euro inflitti ai colchoneros).

Il regolamento Fifa, in merito al trasferimento di calciatori minorenni, parla chiaro: il presupposto di partenza è che i trasferimenti internazionali sono consentiti solo dopo il raggiungimento del diciottesimo anno di età, con deroghe legate al trasferimento dei genitori nel Paese della società in questione per motivi non calcistici e se il calciatore viene trasferito all'interno dell'area UE. Nel 2008 è stata inoltre istituita una “sottocommissione” per controllare i documenti necessari al tesseramento dei calciatori, al fine di monitorare i trasferimenti di giocatori minorenni.

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