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Dossier Di Maio e Salvini: alleati al governo, divisi su Twitter e Facebook

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    Dossier | N. 16 articoli 4 marzo 2019, cosa è cambiato a un anno dalle elezioni politiche?

    Di Maio e Salvini: alleati al governo, divisi su Twitter e Facebook

    Un anno dal voto visto attraverso i social? Se ne potrebbe scrivere un libro, o almeno un libello, perchè è evidente che per la politica Twitter e Facebook sono diventate ormai piazze (o vetrine) virtuali dalle quali non si può prescindere. E ben prima di arrivare al governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno fatto della presenza sui social una “cifra” del proprio essere leader, con la dichiarata intenzione di accorciare la distanza con la “base”, ovvero con gli elettori. Lo stesso premier Giuseppe Conte ha aperto profili Twitter, Facebook e Instagram subito dopo aver ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo.

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    Esplorando cosa è accaduto dal 4 marzo 2018 sui profili Twitter e Facebook dei due vicepremier in concomitanza con eventi particolarmente significativi - dal giuramento del governo gialloverde, al crollo del ponte Morandi, al caso Diciotti, alla bocciatura della manovra finanziaria da parte di Bruxelles - la prima cosa che salta agli occhi è il netto vantaggio di Salvini su Di Maio in termini di numeri, soprattutto su Twitter, dove il leghista è leader indiscusso. Basti pensare che a un anno dal voto il ministro dell’Interno ha raccolto quasi 11 milioni di like su Twitter, contro i 550mila del leader Cinquestelle. A dimostrazione che il dibattito politico avviene sempre più attraverso i cinguettii e che - al netto del possibile rischio di profili fake - Twitter rappresenta per gli utenti uno spazio libero nel quale interagire, tenersi informati, protestare.

    I numeri
    Oltre 13,3 milioni di interazioni, quasi 11 milioni di like, 2.39 milioni di retweet: sono i numeri del profilo Twitter di Matteo Salvini dal 4 marzo 2018 a oggi. Di Maio lo segue con affanno, registrando 717mila interazioni, 551mila like e oltre 166mila retweet. Stesso discorso su Facebook, dove in un anno i post di Salvini hanno prodotto 122,3 milioni di interazioni, raccolto 91,1 milioni di reazioni (dal semplice “mi piace” ai diversi emoticon messi a disposizione dalla piattaforma), 15,1 milioni di commenti e 16,1 milioni di condivisioni. Numeri più contenuti, ma sempre importanti, per Di Maio, che colleziona 45,1 milioni di interazioni, 28,9 milioni di reazioni ai post, 5,8 milioni di commenti, 10,33 milioni di condivisioni.

    UN ANNO DI DI MAIO E SALVINI SU FACEBOOK
    I numeri delle interazioni. Dati in milioni. (Fonte: CrowdTangle, https://www.crowdtangle.com/)

    Due strategie di comunicazione
    In generale, le strategie di comunicazione dei due leader sui social sono molto diverse: tanto per fare un esempio, a Ferragosto del 2018, il giorno dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, Salvini postava la sua foto insieme ai pompieri al lavoro tra le macerie e scriveva di «aver scelto di essere a fianco dei vigili del Fuoco per portargli il vostro abbraccio». Mentre Di Maio si concentrava sulla necessità di individuare i responsabili del tragico crollo, puntando il dito contro Autostrade per l’Italia. Diverso anche il modo in cui i due vicepremier usano le piattaforme: Di Maio usa poco Twitter, mentre Salvini “cinguetta” moltissimo, con un frequenza che è decisamente aumentata nell’ultimo anno.

    A giugno il primo sorpasso di Salvini
    Il mese di giugno 2018, con il giuramento del governo gialloverde e la vicenda della nave Seawatch carica di migranti - evento che vede il debutto del famigerato hashtag #chiudiamoiporti - è il momento in cui Salvini sorpassa Di Maio su Facebook. Mentre infatti il vicepremier M5s resta fermo, per così dire, a 5 milioni di interazioni (inteso come il totale di like, condivisioni, commenti sui post), con un trend in continua discesa, il leader del Carroccio schizza oltre i 15 milioni di interazioni, picco che poi si attenua leggermente nel corso dei mesi, ma senza scendere mai praticamente sotto i 10 milioni.

    Facebook: i post più gettonati
    Tra i post di Salvini che hanno riscosso maggior successo c’è il selfie del 21 giugno scorso con nonna Peppina, una dei tanti terremotati che, scrive il leader leghista «potrà finalmente rientrare nella sua casa!» grazie al decreto terremoto varato dal Parlamento. Il provvedimento contiene le misure per le zone del Centro Italia colpite dal sisma del 2016. Record di interazioni anche per il post dell’11 giugno, con il quale il leader della Lega dice “no” all’apertura dei porti italiani per i migranti della nave Seawatch 3 e quello del 25 agosto, nel quale annuncia in diretta «la soluzione per la nave Diciotti». Di Maio, invece, ha fatto il pieno di like e commenti su un video postato il 27 maggio 2018, giorno in cui il possibile accordo sulla nuova maggioranza si blocca sul nome di Paolo Savona, proposto come ministro dell'Economia ma bloccato da Mattarella per le sue posizioni contrarie all'euro. Boom di like anche per la diretta da Piazza del Popolo del 2 marzo 2018, giorno della chiusura della campagna elettorale.


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