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Dossier | N. 47 articoli Climate change

Cambiamento climatico, in Parlamento solo il 4% di proposte di legge «green»

Prima l’allarme del capo dello Stato Sergio Mattarella: «Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello globale». Poi il Global Strike for Future di venerdì 15 marzo: lo sciopero globale degli studenti per il clima, indetto dall’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg, con manifestazioni in 150 Paesi, compresa l’Italia dove sono previsti cortei e sit-in in più di cento città. Il tema dell’ambiente e dei cambiamenti climatici è entrato con forza nel dibattito politico.

Del resto il segretario dem Nicola Zingaretti ha presentato un programma (intitolato “Prima le persone”) con un programma tutto improntato a un «modello di sviluppo sostenibile» con cinque proposte per un “ New Deal verde” per l’Italia. E Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e leader del movimento politico “Italia in comune”, meglio noto come il “partito dei sindaci”, sta lavorando a una lista con i Verdi per le europee, convinto della necessità di «un progetto politico che metta al centro l’ambiente e lo sviluppo sostenibile».

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L’attività legislativa «ambientalista» del Parlamento
Ma se si guarda all’attività parlamentare quanto è “verde” l’attuale legislatura? Obiettivamente molto poco. Solo il 4% dei disegni di legge presentati in Parlamento, infatti, riguarda l’ambiente. Si tratta di 110 ddl su circa 2.800 censiti fino al 7 marzo. Di questi, la maggior parte (30) è targato M5s. A seguire i disegni di legge che vedono, tra Camera e Senato, come primo firmatario un parlamentare Pd (19). Al terzo posto i ddl ambientali sponsorizzati da Forza Italia (16). Mentre sono 12 quelli depositati da Leu. In fondo alla classifica Fratelli d’Italia (7) e Lega (5), che, almeno se si utilizza questo indicatore, sembrano le forze politiche meno sensibili ai temi dell’ambiente.

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Gli argomenti «verdi» trattati
Ma quali sono gli argomenti più gettonati? A parte le misure per «prevenire e ridurre i rifiuti in plastica per la tutela degli ecosistemi terrestri e marini» (M5s), spiccano le «disposizioni per la promozione dell’uso condiviso dei veicoli privati», le «norme per lo sviluppo degli spazi verdi nell’edilizia scolastica» (Pd) e «l’istituzione della giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita (Pd), «l’istituzione dell’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole» (Forza Italia), «il divieto di utilizzazione dell'olio di palma e della soia nel processo chimico per la produzione dei biocarburanti, dei bioliquidi e dei combustibili da biomassa» (Leu), nonché le «disposizioni agevolative per favorire la diffusione di veicoli a basse emissioni inquinanti».


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